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Donna prima strangolata poi fatta a pezzi


E’ stata prima strangolata, probabilmente con un fil di ferro, e poi fatta a pezzi. Lo ha confermato l'autopsia di ieri pomeriggio sul corpo ricomposto di Adele Mazza, la 49enne barbaramente uccisa e mutilata, ritrovata da una passante la sera di Pasquetta in via Franchi, nella periferia sud di Teramo. La morte secondo l'analisi autoptica eseguita dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra nell'obitorio dell'ospedale di Teramo, risalirebbe alla notte tra sabato e domenica, mentre bisogna ancora attendere il responso degli esami tossicologici per accertare se la Mazza avesse assunto droga prima di essere assassinata. Chi ha ucciso la povera donna, secondo il medico legale, avrebbe agito con la lucidità criminale di un killer esperto. Prima l’ha strangolata, poi ha provveduto a tagliarla a pezzi, con un coltello o un machete, disarticolando braccia e gambe. Poi, con molta calma e accuratezza ha sezionato il corpo, tagliando arti e parte del torace in maniera netta. Il cadavere è stato messo in sei buste di plastica, indumenti compresi, disseminate lungo il fossato di via Franchi, vicino la nuova sede della nuova Inail, dov’è stato ritrovato la sera di lunedì da una signora che portava a spasso il cane. Non distante dal corpo, chiuso in un contenitore di plastica, i carabinieri hanno ritrovato un carrello giallo simile a quelli utilizzati nei bar per trasportare cassette di bibite. Un elemento che fa ipotizzare che la donna sia stata uccisa altrove. I Ris hanno prelevato materia organica per eseguire il test del Dna.Fonte: Il Segnale