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Il 17% dei malati di Aids o sieropositivi di tutto il mondo vive in Sudafrica


Il 17% dei malati di Aids o sieropositivi di tutto il mondo vive in Sudafrica, che ha solo lo 0,7% della popolazione mondiale, ha scritto l'agenzia sudafricana Sapa citata da media online. Secondo gli ultimi dati dell'Unaids, l'agenzia dell'Onu contro l'Aids, sono 5,7 milioni (su una popolazione di 48,7 milioni) i sudafricani contagiati dall'Hiv; ogni anno muoiono di Aids in media 350.000 persone (due terzi della mortalità mondiale) e ci sono 1,4 milioni di bambini resi orfani dalla malattia. La campagna prenderà il via il mese prossimo quando il presidente Jacob Zuma e il vicepresidente Kgalema Motlanthe si sottoporranno al test. Zuma, criticato severamente in passato da organizzazioni anti-Aids per suoi comportamenti e dichiarazioni, si è impegnato l'anno scorso a imprimere una svolta nella lotta all'Aids, dopo anni di sottovalutazione, quando non di aperto negazionismo, sotto il governo precedente del presidente Thabo Mbeki. La campagna prevede un'azione massiccia di educazione, informazione e mobilitazione che coinvolgerà tutti gli ospedali e le strutture sanitarie pubbliche e tutte le Università di medicina; il ministero ha inviato 9.000 lettere a altrettanti operatori sanitari in pensione chiedendo di collaborare, e 4.000 hanno già dato la loro disponibilità. Lo stesso hanno fatto migliaia di volontari e lavoratori di Organizzazioni non governative (Ong). Anche dal settore privato é stato assicurato un contributo: una delle principali catene di farmacie del Paese offrirà gratuitamente il test dell'Aids per tutta la durata della campagna.Una svolta culturaleOltre agli interventi di prevenzione e di profilassi, la 'rivoluzione' prevede anche importanti cambiamenti culturali. Ad esempio, d'ora in poi verrà somministrata la profilassi anti Aids anche alle donne vittime di stupro, senza che esse debbano prima dimostrare di aver denunciato la violenza subita alla polizia, come invece accade ora. «Ci sono delinquenti che si presentano in ospedale dopo che gli hanno sparato e vengono curati? Ma quando una donna è violentata, l'ospedale esige prima vedere la denuncia», ha detto il ministro.Fonte: RSI.ch Informazione