tante hontas

Sant'Antonio


Quando avevo l'età di Chicco sant'Antonio era la fine della scuola e l'inizio delle vacanze estive...Ho sempre sofferto la compagnia di un fratello troppo timido, troppo pacifico e ponderato ed una  città troppo bomboniera del Sud per i miei giochi,per i miei balli,per i miei racconti inventati sull'altalena..Così dopo Sant'Antonio,qualora fossi stata brava e promossa ,i miei genitori mi lasciavanoun week end , o alle volte anche mesi interi con la nonna materna a Brindisi. Ecco...nonna viveva in un quartiere popolare ,una specie di Harlem ,dove la mattina le signore rifacevano i letti con le finestre aperte e la radio a tutto volume da dove si sentiva la musica di Nino D'Angelo,il non acora famoso Gigi D'alesssio ,Gigione oh bhe poi tanti altri di quel genere. Noi ragazzini eravamo lasciati per strada a giocare fra i piccoli figli dei contrabbandieri che ti insegnavano una specie di filastrocca che ora non ricordo ma finiva con-.... e fanculu alla finanza ..-I motorini ci passavano anche sui piedi e nessuno piangeva perchè lì se piangevi , ti arrrivava una sberla dalla mamma o dalla nonna,non come da me che i genitori piangevano assieme ai figli. Quando la nonna non si accorgeva che era già buio e rimanevo ancora di sotto con i miei compagni di gioco organizzavamo dei furti di Angurie o di cocomeri dall'orto di un vecchiarello ,che si era appropiato dello spazio verde del quartiere e ci aveva costruito la sua villetta con giardino...e nessuno mai gli aveva reclamato qualcosa,mai nessuno gli aveva mandato i vigili...La gente nei quartieri popolari è così, alle volte omertosa ,alle volte contro la legge...ma non è isterica,non passa ore a fare la fila nello studio di un avvocato solo perchè la vicina le ha scrollato il tappetino sul bucato...si affacciia le urla contro i suoi presunti amanti e le sue inclinazioni sessuali poco dignitose..e finisce lì.Rimanevo la notte insonne a guardare il soffitto, pensando al furto del cocomero, che poi lasciavamo sotto i cassonetti...pensavo che sarebbe arrivata una pattuglia della polizia e prese le impronte sul cocomero mi avrebbero portata in prigione...non raccontavo mai queste cose quando rientravo al mio paese,le mie compagne di gioco del posto non avrebbero mai capito, l'unica cosa che aloro interessava è che per una domenica avevo saltato la messa..ed ero perduta.Poi arrivava il momento che vedevo arrivare il babbo con il suo 128..e lì i pianti...le scenate di malessere,svenifo con un occhio aperto per vedere la reazione dispiaciuta di mia zia che puntualmente diceva- Eh su lasciala un altra settimana....- Mia mamma ferma,NO, mio padre mi prometteva figurine e libri di Candy Candy,  mio fratello mi prometteva che mi avrebbe dato la sua parte di spezzatino..( mi è sempre piaciuto mangiare ). Ma io volevo restare lì..mi aggrappavo al grembiule lacero della nonna e le promettevo di lavarle i pavimenti e lustrarle i bagni ..il nonno rideva,mi faceva il verso, batteva le mani e mi urlava- Forza forza dai pazzarella che li convinci- ...Oggi è Sant'Antonio, bella giornata di sole, mio figlio con il suo pupazzetto gioca da solo sul balcone,mentre le auto rumorose ci entrano in testa,ha un ipod alle orecchie,perchè se alziamo la musica poi il vicinato spettegola...mi guarda e sorride,è contento perchè Domenica andremo da Titty e lì potra giocare con il cane e il bambino..è arrivato Sant' Antonio anche per te tesoro di mamma...