tante hontas

MA TU TI FARESTI CURARE DA N INFERMIERA DI 65 ANNI ?


Ancora bufera su questi maledetti fannulloni, ancora restrizioni sui dipendenti statali . Credo che molti di voi avranno letto della proposta di legge di inalzare l'età pensionabile delle donne dell'impiego pubblico a 65 anni. Brunetta colpisce ancora e i cittadini italiani sfregano le mani perchè magari arrabbiati con quella macchina difettosa chiamato servizio pubblico. Io per prima questa settimana ho lottato con una tachicardia ed ipertensione alle stelle quando ho saputo che mio figlio dovrà andare a scuola media statale  il prossimo anno a causa della chiusura della scuola privata del mio paese  . Mi è venuto il terrore a pensare di dover nuovamente combattere con questi insegnanti e dirigenti scolastici pubblici .Ho pianto come un fontana lo ammetto ,seppure anche io sia dipendente pubblica. Ma forse chi non lavora nel pubblico impiego  non può avere a fuoco la situazione che non è altri che un impoverimento qualitativo del servizio al cittadino e  che lo porti spontaneamente a scegliere il privato e qui lo dico e qui lo nego, mia modesta opinione certamente discutibile . Forse vi ho già raccontato che quando io arrivai nel reparto in cui lavoravo ero una delle più giovani, lavoravano come macchine su modelli organizzativi che esistevano da circa 20 anni senza mai chiedersi se fosse giusto visto che l’utenza cambiava e cambiavano farmaci e presidi . Tutto venifa fatto perché era così d sempre , ogni volta che io urlavo all’arretratezza di quel sistema venivo derisa e messa alla gogna. Una grazia chiamata pensionamento di colleghe e superiori hanno completamente cambiato il volto del personale di questo gruppo di lavoro di 12 persone ( infermiere ) ed ora da ogni dove arrivano complimenti ed adulazioni per l’efficienza e la competenza del personale.Certamente si è pensato a trattenere queste donne sul lavoro forse per un risparmio delle risorse umane , per non pagare rette pensionistiche troppo in anticipo ma cari miei non si parla di come si sistemeranno queste anzianotte in attesa di pensione . Non è stato fatto nessun accenno al fatto che dopo i 50 si debba essere allontanate dai lavori pesanti o usuranti ( nel mio caso lo sbarellamento o i turni  notturni ) , non si è fatto alcun accenno su come ripartire i posti di lavoro sedentari . Pertanto è quasi certo che in un ospedale potresti ritrovarti nel cuore della notte una 65 enne che deve saltare su di una ambulanza per tirar su un 23 enne ubriaco fradicio fuori dalla discoteca e la poliziotta 63 enne che lo tiene buono. Non solo …si corre il rischio che una bella professoressa di 65 anni venga messa ad insegnare educazione civica ad alunni che magari hanno 50 anni meno di lei . Mentre certamente nelle istituzioni private dove la tutela dell’utente è al primo posto queste persone saranno demandate a mansioni più leggere per la sua e l’altrui incolumità . Dobbiamo ancora parlare di ambienti pubblici ? Quanti di noi hanno sbuffato davanti alla lentissima signora con l’occhialino sul naso che si è diplomata con il calamaio ed ora si ritrova a fare un certificto di famiglia al pc ? Di certo fra un po’ sarà un dato di fatto , perché è pur vero che ste vecchiacce devono aggiornarsi , ma lo stato non ha il becco di un quattrino per aggiornare il suo personale , pertanto noi dipendenti pubblici alle volte ci aggiorniamo con corsi e corsetti da discount della cultura giusto per portare numeri e pagare meno . Pensate che negli enti privati il personale si aggiorni da solo o è il datore stesso che si occupa di trovare un metodo formativo efficiente ?Purtroppo ogni ferita inferta nei dipendenti pubblici è inferta anche al cittadino, perché ricordate bene che di come distribuire le  poltrone dirigenziali non si parla mai , e dalle mie parti si dice che il pesce comincia a puzzare  dalla testa ,e penso che non ci sia bisogno di chiamarsi MINISTRO  per capire dove sta il nodo .