pensieri liberi

LA RIVINCITA DELLE CAVALLETTE


Cerco un centro di gravità permanente...cantava qualcuno...ma è praticamente impossibile trovarlo! essì, questi giorni sono giorni di fuoco. sono statao per così tanto tempo lontano dalla mia coscienza scrivente, che solo un rimorso dettato dall'ignoranza sopravanzante, mi ha convinto a riguardarmi in faccia. Sono davvero giorni duri questi qua, bagnati ogni tanto da qualche goccia fresca ma pur sempre mi ritrovo nell'aridissimo deserto delle idee morte, confinante con il mare del futuro ignoto...mi piacciono ste metafore che mi vengono così, estemporanee...Il limite della pazzia adesso lo tocco con mano. Devo sopportare carichi di tensione inconbenti, sempre col cupo presagio di non vedere mai la riva. Sto annegando nell'oceano di notte...nn c'è nessuno intorno a me...è tutto buio, l'acqua è placida e calma, ma non la vedo....so soltanto che ci sono kilometri di abisso sotto di me ed ogni tanto mi sento striscare pinne di squali sotto i miei piedi...segno che mi stanno per divorare. Potrei nuotare ma sono a migliaia di kilometri da terra....potrei urlare ma nessuno mi sentirebbe...potrei lottare ma mi stancherei e loro avrebbero comunque la meglio...allora che faccio? sperare. sperare e ancora sperare.Mi sento libero quando penso di diìover lasciare tutto e andare via in un posto lontano, sicuro, amico, confortevole. Ma sono in guerra con il mio mondo, quello che mi sono faticosamente costruito finora...e che, per un certo verso, mi secca lasciare. L'indecisione la fa da sovrana. Sono davvero in balia degli altri che si sono appropriati del mio essere e squallidamente adesso mi muovono come un burattino. Eppure io voglio essere condotto. pigrizia? si, tanta! voglia di fare? zero! pessimismo su ogni mia azione? COSMICO! Mi sento come una di quelle lucertole che rinchiudevo nei barattoli da piccolo. Sono alla mercè dei miei schiavisti, incapace di reagire, alla speranza che le cose cambino da sè...nn so se cambieranno. Tanto, peggio di così...I pensieri si accavallano, si scontrano, scoppiano e si riformano come bollicine di coca cola lasciata sul tavolo x mezzora...sono lenti, grandi, ingombranti. Vorrei tanto buttarla in un cesso sta ca@@o di coca cola, ma non ci riesco! l'ho pagata tanto!e vorrei, ma poi penso e non voglio più! che bella cosa stare ancora fra le braccia di mammà che ti prepara cosa mangiare ogni giorno...e bè! l'adolescenza è finita da un pezzo ma è un ricordo così bello che mi sembra ieri quando giocavo a fare il grande...mi sentivo così grande! e forte! mi veniva bene....ma ora che lo sono voglio giocare a qualcos'altro....che giocherellone!!!! smettila e riga dritto! sennò lo dico alla mamma!! aahahahahahah....che miserrima figura che sto facendo con me stesso. sono stanco e svogliato, privo di qualsiasi pensiero che possa farmi sorridere.ma l'amaro viene prima o dopo il dolce???