UNA VITA DA SCRIVERE

IPOTESI SU UNA DELLE PIU’ ABBIETTE DEVIAZIONI


                 Mi ripugna parlare di questa tendenza che in questi ultimi anni sembra essersi dilatata ed estesa nelle propaggini più remote e inaspettate della popolazione, in prevalenza maschile, pur se con sparute – per fortuna – rappresentanze femminili. E’ orribile trattare quest’argomento, mi sembra di maneggiare qualcosa di viscido e palpitante, ma se nessuno ne parla, certo la situazione non migliora! Proviamo quindi a inoltrarci in questo terreno molle e accidentato senza  colpo ferire e senza dito accusatorio. Quale può essere l’origine di questa inclinazione verso i bambini  da parte degli adulti? E’ semplicistico - anche se molto spesso è vero - affermare che alcune di queste persone in età infantile sono state a loro volta molestate da un adulto, non credo sia sufficiente come motivazione di fondo. Certo, la cassa di risonanza di internet non è estranea a tutto ciò, se non altro questi individui la utilizzano per organizzarsi e ritrovarsi tra loro facilitandosi l’ignobile compito. Ma quale può essere stata la scintilla iniziale che ha acceso questo desiderio? Proviamo ad analizzare.                Mai come nella nostra era l’uomo ha avuto  il desiderio smodato di restare giovane. Anzi, la giovinezza è l’unica età riconosciuta dall’uomo contemporaneo, c’è un’esaltazione della gioventù, tanto da fare impallidire a volte i veri giovani, quelli al di sotto dei vent’anni. Impropriamente vengono definiti quasi tutti “ragazzi”,  quando, lo sappiamo tutti, il vero ragazzo è il bambino o al massimo l’adolescente, quindi il 18-20enne.  Già negli anni 60-70, se un trentenne veniva definito ragazzo faceva sorridere, sembrava patetico. Invece adesso son tutti ragazzi, anche i sessantenni.                Sorvolo sull’aiuto della chirurgia estetica perché andrei fuori tema, ma basta sfogliare un giornale, guardare una pubblicità, l’immagine femminile che viene maggiormente proposta qual è? Quella efebica di una ragazzina  che potrebbe avere 12 come 25 anni. Ora, se si continua a spacciare questo modello di bellezza femminile  è come se indirettamente si incoraggiassero certe tendenze. La donna ideale è quella che somiglia più di tutte a una bambina. Il fotoshop certo aiuta moltissimo, ma ci sono modelle dall’incarnato talmente levigato che dimostrano davvero un’età pre-adolescenziale.  Oppure mi viene un pensiero malevolo: forse alcune di queste orribili persone  allignano proprio  fra la gente che ruota intorno al mondo dell’immagine, per questo propongono immagini femminili così acerbe, e allora, in questo caso,  il problema è all'origine.