UNA VITA DA SCRIVERE

L'immagine riflessa


         Lo so, questo blog è nato con il proposito di parlare di scrittura, lettura e attività connesse con la parola scritta. Ma siccome, in fin dei conti, tutto è riconducibile alla parola scritta, non credo di andare fuori tema con le mie solite osservazioni periodiche e ricorrenti sulla vita, e allora andiamo con questo ennesimo messaggio in bottiglia che – spero – verrà raccolto dalle persone giuste.         La nostra vita è come uno specchio, ho letto da qualche parte, se sorridi ti sorride, se gli fai il muso te lo restituisce. E allora, per l’appunto, perché tutti questi musi lunghi mi circondano all’improvviso? Perché mi ritrovo di colpo accerchiata da tanti spiriti tetri? La risposta è presto data: perché anch’io, in questo momento, ostento uno spirito negativo e allora per una sorta di misteriosa  risonanza, attraggo tutti gli spiriti tetri della terra.         Insomma, ciò che rimproveri agli altri, in alcuni particolari momenti, stai certa che vorresti rimproverarlo a te stessa, ma lo ritrovi riflesso nel tuo prossimo e allora, non essendo molto naturale attaccare noi stessi, ci si proietta negli altri.         Quello che vedi negli altri quasi sempre ti appartiene, è sempre così. Difficile notare in un altro qualcosa che non ci risulti familiare. Specie quando si tratta di qualcosa di ripetuto e riproposto da più persone. Insomma, se recepisci dagli altri sempre la stessa solfa, sempre la stessa tiritera, sempre lo stesso messaggio, è qualcosa che siamo noi stessi a inviare e allora ci ritorna indietro e in un primo momento abbiamo l’impressione che  provenga dall’esterno. Gli altri, in fondo, a volte sono delle pecore che aspettano solo di essere condotte.         Provare per credere.