UNA VITA DA SCRIVERE

ADDIO, MUSINO PELOSO!


   Chissà dove si troverà ora Prinny, il mio tenero custode di diciotto anni di vita casualmente trascorsa insieme. Se qualcuno ora si sta chiedendo cosa c’entri la morte di un gattino con un blog di scrittura, sappia che il gatto è per definizione la mascotte di ogni scrittore.         Quel piccolo musino assorto, in una perenne serietà meditativa, dallo sguardo un po’ spiritato da giovane, divenuto col tempo grave e profondo. Un arco di tempo lunghissimo, che ha attraversato insieme a me, alle mie passate scorribande amorose, alle mie bizzarrie comportamentali. Al giocoso viavai  del mio appartamento di single. Si era perfino adattato al trasloco, già a dodici anni suonati aveva cambiato radicalmente ritmo di vita, sempre sereno, sempre gioioso nella sua nuova casa, si era divertito a scoprire i suoi angoli preferiti; uno di questi era nella libreria, dietro a una fila di libri, da dove si divertiva a fare cucù con la sua testina, più piccola della media dei gatti, era un micio  di taglia minuta, simile a un animaletto di pelouche. Chissà  se da dove si trova ora sta seguendo le mie mosse, il mio ticchettio sui tasti, e magari, con la sua nuova vista, ormai ritrovata, sta cercando di picchiettare anche lui sui tasti con il suo zampino invisibile, con il sottofondo delle sue fusa perenni, che mi sembrerà di sentire sempre, nel silenzio delle domeniche vuote, senza la sagoma del suo corpicino rannicchiato sul divano. Senza la sua presenza defilata ma importante di gattino emotivo e un po’ possessivo, che si è portato dietro una bella fetta  della mia  vita.