UNA VITA DA SCRIVERE

L'ODORE DELLA DISPERAZIONE


Esistono vari modi per manifestare al mondo il proprio male di vivere. O di non manifestarlo tenendolo stretto a sè. C'è chi mangia, dando prova di un amore esagerato per il cibo , al punto tale di deformarsi nel fisico - e nella salute. C'è chi butta i propri soldi in modo sconsiderato (nel gioco o nello shopping compulsivo), c'è chi usa sostanze di vario tipo. Un modo per farsi male alla portata di tutti e che non resta confinato nell'area della persona che ne abusa, ma che  si espande all'esterno, in modo da far sapere a tutti quelli che si trovano nel raggio di pochi metri, da urlare a squarciagola il proprio malessere è l'alcol. Purtroppo chi ne abusa se ne porta dietro  una traccia olfattiva indelebile, terribile da annusare, specie nei luoghi chiusi come i mezzi pubblici. E si sentono sempre più persone con addosso questo odore, e non parlo  di stranieri,  ma di persone di ogni età e provenienza,  ben vestite, con l'aria indaffarata, lo sguardo vivo, il telefonino all'ultima moda. E la disperazione incollata all'anima. Perchè è in netto aumento questo fenomeno così silente ma anche così invasivo?