Liberadiscrivere

Eccomi ritornata dopo tre giorni di vacanza in occasione del Congresso di mio marito a Reggio Emilia. Riassunto stringatissimo: mangiato molto, dormito poco e speso tantissimo!

Questo è in sostanza ciò che ho fatto, goduto, preso oltre ad ammirare le bellezze di una città che non conoscevo. Il bello di poter seguire mio marito nei suoi Congressi medici non è solamente il piacere di condividere dei momenti insieme, dalle ore in macchina a quelle della cena, ma sicuramente di poter assaporare la città dove si svolge il Congresso in totale libertà.

E' eccitante per me, dopo una ricca colazione, trasgressioni dolciarie incluse, gironzolare per le vie alla scoperta di novità, ricchezze culturali e non. Ecco, parliamo soprattutto di quei "non". Ne fanno parte le boutiques, una delle ultime godurie per una donna di mezza età che deve trascorrere una giornata in totale libertà.

"Ciao, amore, ci vediamo dopo! Mi spiace lasciarti sola. Ti annoierai.", mi dice il mio adorato, infilandosi il giaccone. Gli sistemo la cravatta, lo chiudo in un abbraccio.

"Ma no, topo, non ti preoccupare. Penserò a te. Ora vai. A stasera!", ancora un bacio e poi so che assaporerò altro. Non conosco cosa mi aspetterà dopo aver attraversato la strada ma già dalla finestra della camera dell'albergo ho intravisto qualcosa di luccicante....

"Mi scusi, signora, sa se per caso c'è un mercato nella zona oggi?", chiedo alla direttrice dell'albergo.

"Ma certo!"

Ma certo? Oddio, grazie, grazie a chiunque sia lassù, laggiù, in tutti i luoghi e in tutti i laghi... grazie!

Sto per svenire ma resisto. Solitamente la risposta è negativa. Una volta, per raggiungere la strada commerciale più vicina, ho percorso tre chilometri a piedi in una sorta di tangenziale rischiando di essere travolta dai camions e pure d'essere fermata per elargire "donazioni in natura", e alla fine i negozi erano tre: gastronomia, ferramenta e merceria.

"Ci sono le bancarelle di Natale. Ha tutto il tempo che desidera: dura fino alla fine delle feste!", continua la voce gentile ma ero già fuori dalla porta con un sorriso aperto, socievole, entusiasta.

Mi è bastato seguire il profumo e come un cane da tartufo puntare il primo banco, e poi il secondo e il terzo, e mi sono ritrovata a percorrere la più bella strada mai vista incastonata tra palazzi d'epoca e un cielo intriso di nebbia.

Fa un freddo boia, ma chissenefrega: il calore dei neon sulle sciarpe di paillettes, guantini di raso rosso fuoco e falsissime bigiotterie più belle di quelle vere, mi hanno trasmesso un calore  improvviso!

Entro ovunque. Annuso tutto, mi riempo gli occhi di qualunque cosa sia esposta: è meravigliosamente eccitante! Sembro una bimba al parco giochi.

Solo un giro, mi raccomando!, m'impone una vocina. La riconosco: è la mia coscienza ma so come soffocarla. L'ho già fatto tante volte e non capisco perché riesce sempre a sopravvivere alla mia strozzatura: è evidente che non ho più la forza di un tempo!

Questa volta cercherò di darle ascolto. Le manovre di Monti mi hanno leggermente scosso e forse ancor di più la mia coscienza.

Ok, allora passeggio, fingo indifferenza, guardo ma in modo distaccato. Accarezzo di sfuggita degli stivali stupendi e ritiro subito la mano. La riallungo per sfiorare un golf di caschemire, giusto per sprofondare nella fantasia d'averlo indosso...niente di più.

Ci sono già i saldi: 20, 50 70%!!! Oddio, al diavolo le bancarelle!

No, no, no!!! Non devi, ricorda che me l'hai prmesso!

Certo che è difficile convivere con una vocina tanto saputa e che non sta mai zitta come me. E' una lotta impari!

Accendo una sigaretta dopo l'altra. Una tecnica per non entrare nei negozi e riuscire a mantenere la promessa fatta a quell'odiosa vocina. Sì, vabbè, ma in questo modo rischio il ricovero immediato per intossicazione polmonare!

A volte la vita ti pone davanti a delle scelte imbarazzanti, ardue, insopportabili ma bisogna crescere... Spengo la sigaretta ed entro. L'importante è decidersi. In fondo è Natale anche per me!

Un baciolones vincente e shoppesco a todos! Pat

Un baciolones di una buona giornata a todos!

Ieri mi sono iscritta in questo ennesimo blog trovato su google. Ennesimo perché tra pasticci causati da ignoranza personale e costrizioni indotte dall'ultimo blog al quale mi ero affezionata (http://pensieriparoleemozioni.splinder.com), devo aver invaso una buona parte del web con le mie minchiatelle.

La maggior parte dei blog ai quali ero iscritta non mi soddisfaceva o non ero in grado di gestire come avrei voluto. Iscrivendomi per poi abbandonare i vari blogs come la peggiore delle madri, ho trovato finalmente su splinder qualcosa che poteva placare il mio istinto da scribacchina ma... mannaggia alla miseriaccia, scopro che a Gennaio splinder chiude, sbattendo (ops, invitando) gli utenti a cercare "casa" altrove!

Voi non potete sapere, non ancora, quanta fatica mi sia costata imparare termini usati dia più con estrema facilità come pugging, popup, template, banner, url e altre bestiacce del genere senza avere la minima idea di che caspita fossero. L'idea di dover ricominciare tutto da capo in un altro blog mi aveva terrorizzato ma grazie alla pietà degli amici di facebook che ormai mi conoscono da anni, sono magicamente apparsa su wordpress (http://scribacchiandoliberamente.wordpress.com) da poco e con scarsa soddisfazione.

Ecco il motivo per cui sono qui, infestando anche quest'aerea, nel tentativo di riuscire a capirci qualcosa. Per cui perdonate la mia ingenuità nel gestire al momento questo blog: mettere in moto l'unico neurino rimasto nel mio cervellino non è facile!

Chiedo scusa pubblicamente anche a coloro che mi hanno invaso di messaggi non appena mi sono iscritta. Non avevo idea di come gestirli, essendo una novellina, imbranata cronica ma testarda come un mulo, e ho tentato di essere cortese rispondendo ad alcuni ma, per forza di cose, non a tutti.

Non pensavo di poter destare tanto entusiasmo da parte vostra ma dal contenuto dei messaggi ricevuti ho pensato che forse le immagini postate sul mio profilo avessero dato un'idea del tutto fuorviante dal mio modo di essere.

Chi in un modo, chi in un altro, tutti mi hanno chiesto di "conoscermi", elogiando linee, forme nei toni più disparati: cortesi, ironici, galanti e pure audaci.

Insomma, mi sono resa conto che la prima cosa che avrei dovuto fare sarebbe stata quella di eliminare certe foto che mi ritraevano in pose eloquenti per gli altri, seppur innocenti per me (erano le ultime scattate questa estate ed erano quelle in cui ero venuta decente... niente di più!). E' bastato un click.. fatto!

Ma la cosa più urgente era quella di arrestare il flusso continuo di richieste e messaggi senza essere maleducata, non è nella mia natura.

Ho scovato il modo d'inviare a tutti i contatti un messaggio personale e di aggiungere sul mio profilo che non sono qui per cercare "amicizie particolari", e poi di eliminare (mi dispiace ma è stato necessario - avevo la mail intasata -) gli amici accettati o rifiutare le nuove richieste.

Mi sono chiesta come mai così tanti uomini hanno la necessità di sfogare i propri istinti primordiali in ogni modo al solo vedere una faccina nuova sul web. Ma questo tema sarà di certo il prossimo argomento che affronterò con più calma. Per ora questo primo post d'avvio è solo una prova. Vedremo se sarò in grado di gestire quelle bestiole sopra citate.

Un baciolones a chiunque inciamperà in questo post! Pat