Target WWII
Giochi e simulazioni ambientati nella seconda guerra mondiale (ma non solo)L'avevo scoperto non molto tempo fa. E' un clone di Silent Hunter, il famoso simulatore di U-Boote. La particolarità di questo simulatore è che è open source, quindi sono disponibili i sorgenti che possono essere scaricati, come i binari, direttamente dal sito. Il progetto è piuttosto giovane quindi incompleto per diversi aspetti e al momento non è confrontabile con l'originale di UbiSoft. Però non costa nulla scaricarlo per soddisfare la propria curiosità. Naturalmente ogni contributo nello sforzo di sviluppo è bene accetto.
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LUA è un linguaggio di programmazione il cui interprete è pensato per essere facilmente integrato all'interno di altro software, così che gli script LUA possano essere usati per personalizzare ed estendere il software. E' relativamente facile sia richiamare l'interprete fornendogli gli script da eseguire, che estendere il linguaggio in modo che gli script possano interagire con l'applicazione ospite.
Utilizzerò LUA per realizzare gli script delle campagne di Target Tobruk. L'attuale sistema è troppo limitato per poter realizzare campagne di una certa complessità. La scelta è ricaduta su questo linguaggio sia per la licenza adottata (MIT), sia perché l'interprete sembra essere piuttosto veloce (devo verificare).
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Sick, uno degli sviluppatori di TargetWare, ha un suo blog. Da seguire per tenersi aggiornati circa lo sviluppo di questo simulatore.
L'ultimo post riguarda l'implementazione della collision detection, che dovrebbe tornare utile anche per far atterrare gli aerei sulle portaerei come la Victorious.
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Ebbene si, lo avrete capito, questo è un diario tecnologico, naturalmente associabile ad un tecnomaniaco quale potrei essere io. Ma io non mi sento un tecnomaniaco inguaribile. Anzi, spero nella redenzione della natura.
Un ricordo che è riaffiorato in questi giorni è quello della vacanza fatta in Messico qualche anno fa. In particolare ricordo uno dei posti più bello che mi sia mai capitato di vedere: Teotihuacan, quella che gli Aztechi chiamavano la città degli dei. Le rovine della città si trovano poco distanti a nord-nord est di Città del Messico. C'è un pulman che dalla stazione degli autobus a nord parte regolarmente per raggiungere in un'oretta circa il parco archeologico. E' un posto che suggerisco vivamente di visitare a chi ne abbia la possibilità, se possibile arrampicandosi fino in cima alle due piramidi principali: la piramide del sole e quella della luna. Dalla seconda la vista è stupenda: la strada dei morti che si allunga verso sud e l'ampia vallata dell'altopiano su cui sorge Teotihuacan e più in la, oltre la Sierra Guadalupe, Città del Messico, l'antica Tenochtitlan; le nuvole basse che nel corso della giornata pian piano riempiono il cielo, il sole caldo, parecchio forte (copritevi con le creme abbronzanti!), un vento non troppo forte e costante che non fa sentire in quella zona l'enorme inquinamento prodotto dalla megalopoli messicana; la cima delle piramidi oltre ad esser affollata di turisti sembra molto gradita anche alle farfalle.
Se non ci siete stati, vi auguro di andarci. Per il momento vi lascio il link che inquadra l'area da google maps.
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Dato che questa è una giornata particolarmente impegnata... cioè tutto il contrario... dovrò trovare il modo di impegnare il mio tempo, ad esempio scovando eventuali bug nel blog ;)
Beh, forse è meglio che mi cerchi casa :)
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 08:08
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 01:57
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 22:51
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 22:51
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 22:34