intervista con Aldo Busi è maturata lentamente: dal messaggio di Michele, che il 4 settembre ci chiedeva un contatto con lo scrittore per sottoporgli alcune domande che riguardavano il romanzo Vendita galline km2. Nel frattempo c'è stata la presentazione dell'ultimo libro dello scrittore, Manuale della perfetta mamma, (Mondadori 2000), bisognava attendere. Michele, che partecipa alla Redazione Virtuale, ha portato a termine la sua recensione e ha contribuito alla redazione di un altro articolo: Impossibile non darsi alla scrittura. Domenica 5 novembre Dora, stanca di aspettare, ha preso il toro per le corna e ha chiamato direttamente la casa di Busi e, dopo una conversazione molto più intima e sincera di quello che ci si potrebbe aspettare da due persone che fino a quel momento non si sono mai viste ne’ conosciute, ha strappato la promessa di una risposta via fax a tre sole domande. Che donna.Nell’intervista che segue, Busi parla della sua solitudine, dell’isolamento che sente di subire ad opera del mondo della cultura; dei pericoli che, un intellettuale non schierato e non protetto come lui, corre di fronte all’irrascibilità del potere politico; delle influenze letterarie che, nel corso degli anni hanno contribuito ad arricchire il suo stile inconfondibile.Chi ha letto i suoi libri, è aduso al suo linguaggio e ai suoi atteggiamenti estremi. Chi procede oltre questa riga, dunque, lo fa a suo rischio e pericolo e non si accettano responsabilità. Se siete minorenni, non parlatene con la mamma.Quel che ci preme, nella sostanza, è che Busi ci abbia rilasciato un ritratto di se stesso, da cui traspare una giusta dose di egotismo e di insofferenza (e chi non ha le proprie idiosincrasie al giorno d'oggi?), ma nel complesso esprima delle opinioni equilibrate (proprio lui, autore sbilanciato per antonomasia), e soprattutto sincere, sull'essere intellettuale e scrittore a modo suo, nell'odierna società italiana.Gliene siamo grati e ve lo proponiamo
busi un grande
intervista con Aldo Busi è maturata lentamente: dal messaggio di Michele, che il 4 settembre ci chiedeva un contatto con lo scrittore per sottoporgli alcune domande che riguardavano il romanzo Vendita galline km2. Nel frattempo c'è stata la presentazione dell'ultimo libro dello scrittore, Manuale della perfetta mamma, (Mondadori 2000), bisognava attendere. Michele, che partecipa alla Redazione Virtuale, ha portato a termine la sua recensione e ha contribuito alla redazione di un altro articolo: Impossibile non darsi alla scrittura. Domenica 5 novembre Dora, stanca di aspettare, ha preso il toro per le corna e ha chiamato direttamente la casa di Busi e, dopo una conversazione molto più intima e sincera di quello che ci si potrebbe aspettare da due persone che fino a quel momento non si sono mai viste ne’ conosciute, ha strappato la promessa di una risposta via fax a tre sole domande. Che donna.Nell’intervista che segue, Busi parla della sua solitudine, dell’isolamento che sente di subire ad opera del mondo della cultura; dei pericoli che, un intellettuale non schierato e non protetto come lui, corre di fronte all’irrascibilità del potere politico; delle influenze letterarie che, nel corso degli anni hanno contribuito ad arricchire il suo stile inconfondibile.Chi ha letto i suoi libri, è aduso al suo linguaggio e ai suoi atteggiamenti estremi. Chi procede oltre questa riga, dunque, lo fa a suo rischio e pericolo e non si accettano responsabilità. Se siete minorenni, non parlatene con la mamma.Quel che ci preme, nella sostanza, è che Busi ci abbia rilasciato un ritratto di se stesso, da cui traspare una giusta dose di egotismo e di insofferenza (e chi non ha le proprie idiosincrasie al giorno d'oggi?), ma nel complesso esprima delle opinioni equilibrate (proprio lui, autore sbilanciato per antonomasia), e soprattutto sincere, sull'essere intellettuale e scrittore a modo suo, nell'odierna società italiana.Gliene siamo grati e ve lo proponiamo