Creato da moderafollia il 01/02/2009
tutto quello che ci capita di sfigato

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

infamia politica da parte da malati m

Post n°50 pubblicato il 06 Marzo 2010 da lombardia88

bertolaso e berlusconi le due bb dell'infamia italiana


134533090-135ce757-6214-4b01-8c58-7f6089eb49b2-th.jpg

non si può nel 2010 difendere due uomuncoli, che per avere una donna la pagano coi soldi degli italiani, due complessati, due maniachi sessuali, due uomini di stato che ci costano sudore e sangue, due che in un paese normale sarebbero in corsia psichiatrica, bertolaso e berlusconi le due bb dell'infamia italiana
bertolasocc.jpg
peli  berlusca.jpg

Dopo l'approvazione del dl parte il tam-tam on line. Da Twitter a Facebook
Mobilitati i siti del "popolo viola" e anche le pagine internet dei leader dell'opposizioneRivolta sul web per il decreto salva liste
"Che arroganza, difendiamo la democrazia"di CARMINE SAVIANO

 

Rivolta sul web per il decreto salva liste "Che arroganza,   difendiamo la democrazia"

Il sit-in di ieri sera al Quirinale

Una protesta in tempo reale. Che cresce di ora in ora. Per dire no al decreto salva-liste varato dal Governo Berlusconi. E' quella che dalle 22 di ieri è in corso sul web. Su Facebook più di venti pagine aperte non appena si diffonde la notizia. Da Twitter un flusso ininterrotto di commenti che non si arresta neanche nella notte. "Abuso", "arroganza" e "sdegno" le parole più utilizzate. Si va dal "Popolo viola", che in un batter d'occhio organizza un sit-in al Quirinale, fino al gruppo che lancia nella rete un appello al presidente della Repubblica. E poi proposte per una manifestazione nazionale. Tra dichiarazioni di principio - "Difendiamo la democrazia" - e dure critiche al governo: "Banda di arroganti".

Basta accedere a Twitter e fare una ricerca con la parola 'decreto'. Ci si trova davanti a centinaia di post che aumentano a ogni secondo. C'è chi ipotizza scenari a dir poco inquietanti: "Essendo un decreto legge, se dovesse vincere la Bonino nel Lazio il governo potrebbe non convertirlo. A questo punto mi aspetto di tutto". In molti pongono la stessa domanda: "Può il consenso fare a meno della legge?". E ancora: "Se fosse stato il Pd a presentare le liste in ritardo, Berlusconi avrebbe fatto lo stesso?". Non mancano cinismo e ironia: "Devo chiedere a Silvio di fare un decreto per abolire il fuorigioco". E poi: "Caro Silvio, ho pagato una multa in ritardo. Me lo fai un salva-multe?".

Ma il centro nevralgico della protesta online è Facebook. Alle 22 e 30 di ieri i gruppi erano una decina. Raccolgono molte adesioni durante la notte. Tra i più attivi il gruppo "Incapaci, Divisi, Arroganti per un decreto interpretativo", quasi mille iscritti. Si cerca di capire il fondamento giuridico della scelta del Governo; ci si propone di scendere in piazza ogni giorno fino alle elezioni. E c'è chi invita a rispondere a Berlusconi "con la sola arma che ci è rimasta: il voto". Un utente scrive: "Il popolo italiano per ora subisce. Ma saprà interpretare nei dovuti modi, nei giorni delle elezioni, questa banda di prevaricatori e arroganti".
//<![CDATA[ <!-- // --> //]]> //<![CDATA[ <!-- // --> //]]>


Ancora Facebook, ancora indignazione. Altro gruppo molto attivo è "Il decreto interpretativo è un abuso di potere". Il primo post è lapidario: "Siamo alla notte della democrazia". Molti utenti si scambiano un'immagine da utilizzare come avatar. Sfondo nero, la data del 5 marzo e una piccolo tricolore. E il motto: "Lutto per la democrazia italiana". Poi un commento: "Nel procedimento elettorale preparatorio la forma è sostanza. E le regole poste sono a garanzia di trasparenza e pari opportunità". C'è chi non resiste al richiamo della piazza. E tasta il terreno per eventuali manifestazioni. Tra i più numerosi: "No al decreto per la Polverini e Formigoni", quasi 4mila adesioni; "Scendiamo in piazza contro il decreto salva-liste", 800 iscritti. 3Mila membri anche per la pagina "5 marzo 2010. Oggi c'è stato un golpe".

Sulla pagina del Popolo Viola non si fa altro che proporre iniziative di protesta.  In molti affermano di aver iniziato a boicottare le attività economiche del Cavaliere, con tanto di lista di "cose da non comprare". E sit-in spontanei vengono proposti in molte piazze italiane. Per stamattina si da l'annuncio di una protesta all'ingresso della prefettura di Milano. E di una nuova catena umana dal Quirinale a Montecitorio. E ogni diramazione locale del Popolo Viola cerca di mettere in piedi micro-proteste per informare e sensibilizzare i cittadini.

Molto visitate le pagine dei leader dell'opposizione. Sul suo profilo Pierluigi Bersani scrive: "Si sta aprendo una questione democratica nel paese. No al condono elettorale". Centinaia di commenti e molti inviti a manifestare con il voto il proprio dissenso, "perché è l'unico modo per cambiare le cose". Affollata anche la pagina di Antonio Di Pietro, e numerosi commenti all'annuncio di voler "scendere in piazza per una manifestazione di protesta civile e democratica". E Pierferdinando Casini: "In questo Paese le regole valgono per i deboli e mai per i forti. E questo è intollerabile". E in molti rassicurano Emma Bonino: "Il decreto salva-liste è il colmo. E' arrivato il momento di seppellirli sotto una valanga di voti".
 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

basta non siamo pił una repubblica

Post n°49 pubblicato il 06 Marzo 2010 da lombardia88

https://servizi.quirinale.it/webmail/missiva.asp?msg=1&t=3%2F6%2F2010+10%3A25%3A36+AM

è oramai una dittatura di berlusconi e deve finire, basta..............

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

I NOSTRI POLITICI

Post n°48 pubblicato il 05 Marzo 2010 da annettafuriosa
Foto di moderafollia

INSOMMA FATE QUELLO CHE VI DICO MA NON QUELLO CHE FACCIO, COSA CHE FA SCHIFO PURE LEI, SINDACALISTA DI SE STESSA, MI FA PURE LEI SCHIFO, ADESSO CAPISCO IL PERCHè HA ACCETTATO IL BERLUSCA, SONO SIMILI


La furbetta del Palazzo

26 gennaio 2010

La Polverini ha mentito in un atto pubblico ed evaso 19mila euro nell’acquisto del suo appartamento

L’abolizione della tassa sulla seconda casa è la carta segreta di Renata Polverini. Non se ne trova traccia nel programma, ma il leader dell’Ugl ha già realizzato il sogno di milioni di elettori sorpassando a destra il Cavaliere proprio sul terreno fiscale.

E’ solo un problema di comunicazione. Tutti sanno che il Cavaliere ha abolito l’Ici sulla prima casa, nessuno sa invece che la leader sindacale, senza tanto baccano, ha abolito le tasse di registro sulla seconda casa. Il taglio dell’odiosa aliquota del 10 per cento è avvenuto (caso unico nella storia) prima ancora di diventare presidente e risale addirittura al 2002. Polverini ha preferito non dirlo in giro per la semplice ragione che l’imposta l’ha tagliata solo per sé, mentendo al fisco, mentre gli altri italiani hanno continuato a pagarla fino all’ultimo euro.

Dopo avere consultato i numerosi atti di compravendita del candidato presidente, il Fatto Quotidiano, ha scoperto che Renata Polverini ha mentito in un atto pubblico e ha evaso le imposte per circa 19 mila euro.
Non solo: per risparmiare altri 10 mila euro in un secondo acquisto ha architettato una doppia donazione con la mamma, realizzando un risparmio fiscale che puzza di elusione.
Siamo di fronte al classico esempio di beffa dopo il danno: in entrambi i casi gli appartamenti erano stati acquistati a prezzi di saldo, il primo dall’Inpdap e il secondo dal Vaticano. Per capire l’inghippo bisogna partire dall’inizio. Nel 2001, Renata Polverini compra la casa del portiere di uno stabile in cortina vicino a villa Pamphili. Nel frattempo le capita un affarone.

Già dalla fine degli anni Novanta è inquilina di "Affittopoli". Ha ottenuto dall’Inpdap un grande appartamento al Torrino, vicino all’Eur. La casa è dell’ente previdenziale nel quale l’Ugl e gli altri sindacati sono presenti in consiglio per tutelare le pensioni dei lavoratori e non, come spesso accade, per accaparrarsi le case più belle.
Come da copione quella affittata (chissà in base a quali criteri) dall’ente governato dai sindacati all’allora vicesegretario Ugl finisce in vendita a marzo del 2002 e lei compra per un prezzo stracciato: 148 mila e 583 euro per sette vani e un box. Un terzo del valore attuale, metà del prezzo di mercato dell’epoca.

Polverini però non vuole pagare nemmeno le tasse sulla seconda casa pari al 10 per cento del valore. Così, pochi giorni prima del secondo acquisto dall’Inpdap dona alla mamma la prima casa di Monteverde. L’atto è registrato il 28 marzo. Così, lo stesso giorno, Polverini si può presentare al fisco come una nullatenente per pagare l’aliquota del 3 per cento, risparmiando circa 10 mila euro di tasse. Ovviamente, dopo 5 anni la mamma le restituisce la casa di Monteverde. E quella del Torrino finisce a un altro appartenente alla casta: il segretario confederale della Ugl, Rolando Vicari che dichiara di pagarla 234 mila euro nel 2007.

Se, quando compra dall’Inpdap, Polverini si limita al trucchetto della donazione, quando compra dallo Ior passa del tutto il guado dell’evasione fiscale. Il 17 dicembre del 2002, 9 mesi dopo l’acquisto della casa dell’Eur dall’Inpdap, Renata Polverini non si fa sfuggire un’altra grande occasione. Le offrono un primo piano di ampia metratura a San Saba, vicino all’Aventino a un prezzo imperdibile.
Anche stavolta il venditore non è un privato qualsiasi ma lo Ior, la famigerata banca del Vaticano.

L’avvocato Gabriele Liuzzo, in rappresentanza dello Ior diretto da Angelo Caloia, le cede sei stanze, tre bagni, due box e tre balconi al prezzo ridicolo di 272 mila euro. Stavolta Polverini dovrebbe pagare il 10 per cento di aliquota, ma fa la furba e dichiara al notaio Giancarlo Mazza "di non essere titolare esclusiva di diritti di proprietà di altra casa nel comune di Roma".

Le carte del catasto però la smentiscono: Renata Polverini è stata proprietaria della casa dell’Eur fino all’aprile del 2007. Se la sindacalista non ha corretto con una dichiarazione successiva o un condono la sua posizione, è ancora debitrice verso l’Erario di circa 19 mila euro, cioè la differenza tra il 3 e il 10 per cento di 272 mila euro. Anche se non ha più nulla da temere perché è scaduto il termine per l’accertamento.

E non si può nemmeno dire che l’allora vicesegretario dell’Ugl non avesse dimestichezza con le regole: è stata azionista di una serie di società della galassia Ugl che si occupavano di tasse: da Consulfisco Telematica a Servizi telematici fiscali. Né si può dire che le mancavano i soldi per pagare l’Erario. Meno di due anni dopo era pronta a comprare un altro mega appartamento gemello con i soliti doppi ingressi e tre bagni, nello stesso palazzo di San Saba; il Fatto Quotidiano ha contattato lo staff di Renata Polverini per avere una spiegazione. La candidata ha preferito non replicare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

nominati vignetta.jpg 12:

Post n°47 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da annettafuriosa

nominati

vignetta.jpg

12:

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

il nuovo logo protezione civile logo p c.jpg

Post n°46 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da annettafuriosa

il nuovo logo protezione civile

logo p c.jpg

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

i0hcjmenatworksrlMarcelusDBsiriosegreteriagiulio.veltreamiglioChattanoogaChooChoCATIA11bertocchiem27romar1magictoninorongonitollare.sveiw2noxbadboy028
 

Chi puņ scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963