Taste in men

Spring, you end.


Un ritorno annunciato da una canzone. Non male. Stato d'animo giusto. Reminescenze tardo-adolescenziali. Note heavy rock.Un non ritorno dovrei dire, sì xché, signori miei, non c'è stata alcuna vacanza, nessuna rambla, nessuna caccia o pesca miracolosa.Tutto è crollato in un misero pomeriggio, inc ui i destini si sono divertiti ad alterarmi programmi, umori, piani, e sentimenti.Mi ero preparato, avevo organizzato, avevo scaricato F. con un tempismo preciso e corretto, nonvolevo scheletri. E invece l'hanno avuta vinta le invidie altrui.Ho messo da parte la nostalgia, ho abbracciato la delusione, la disillusione, la primavera, le amicizie.Mi sono crogiolato nell'incredulità e nei vani tentativi di risollevarmi e devo ammettere che è stata dura ritornare sul binario giusto.Ho messo da parte tutte le mie cattive intenzioni, ho scelto l'isolamento, l'elezione, le selezione.Pochi ma buoni, nessun diversivo. Solo qualche buona e sana risata. Nessun patema d'animo, nessuna seduzione.Giorni di privazione, di castità e abbuffate.Non poteva succedere nulla di eclatante, né di divertente, né di piccante da raccontare in questi giorni. Ecco il silenzio.A pari passo con la storia. Nulla di +, nulla di meno. Sono riuscito anche a superare indenne quelle paure intra e post voto. La paura di non farcela, di un futuro incerto.E invece per il momento, tutti sorridono, e spero anche io.Ma andiamo con ordine, voglio tirare le fila anche di questo medioevo primaverile.E' giusto che si narri se c'è quel minimo da narrare.L'ordine degli eventi e i capitoli non saranno rilevanti. Lascero' le trame al vento, libere di spargersi e intrecciarsi su questa pagina.Un collage di polaroid.