Taste in men

CQ


sabato 21 gennaio 2006La settimana scorsa mi richiama C., l'egiziano del bus. Mi chiede cosa faccio sabato, gli dico che mi libero verso le 19.30 e che magari ci vediamo alla fermata della metro. Dice un OK convinto, intanto con la nebbia non ho voglia di uscire. Rimango in casa, mi organizzo il sabato. Non vado a cena con M. e G. ma li raggiungero' dopo, tanto non dovrei essere occupato per più di 20 minuti. In programma il Co. e forse il B1.Vado all'appuntamento un po' stanco e stufo. Ho freddo e gironzolo mentre aspetto. Ne vedo uno ma non mi piace. Dopo un po' chiamo... Era lui. Non avevo notato che zoppicasse... sarà il freddo, o la paralisi del viaggio da malpensa a milano senza muoversi di un centimetro.Saliamo in auto. Ho già deciso che non ho voglia di portarlo a casa. Faccio mente locale nel mio database dei posti tranquilli. Opto x il solito. Tanto non ci metterà più di due minuti.Parliamo poco. Non ho voglia di costruire, anzi voglio liberarmene al + presto.Parcheggio la macchina al fondo della via, dove la luce dei lampioni non arriva, la giro di fianco. Spengo la musica, gli dico di scendere.Ci ripariamo dietro la macchina. Gli sgancio i jeans e infilo una mano sotto la maglia per sentirne il calore e il pelo.Nel frattempo sono tanto curioso da prendergli il viso tra le mani, lasciarmi stringere e mettergli la lingua in bocca, che succhia e ricambia come non mi era mai capitato con un egiziano prima d'ora.Gli stringl'erezione. Non era poi tanto diversa da quando era seduto. Ho un attimo di disappunto, ma ormai siamo in gioco.Mi spoglio e lascio che mi guardi. Quando mi accarezza il pelo sul petto e sullo stomaco, capisco che puo' andare oltre. Mi succhia i capezzoli con avidità, e mi passa le mani tra le gambe accarezzandomi le palle e facendomi rabbrividire di piacere. Poi mi stringe il sesso e prende a masturbarmi, guardandoselo per bene come un fetish degli uncut. Ho sempre pensato che per gli arabi fosse fastidioso armeggiare con i prepuzi, invece scopro che ci sono anche i buongustai. Mi accucio per bagnarli l'erezione, mi chiede se ho condòm. Forse si rispondo. Ma non saprei cosa farmene. Non voglio andare tanto oltre. Dopo averlo ciucciato un po' e averlo fatto controvoglia, mi rialzo. Gli metto un mano sulle mie palle e con l'altra lo invito ad abbassarsi. Non esita. Lo prende in bocca con le labbra aperte. Glielo spingo in fondo, fino a sentirgli i baffi sul pube. Usa i denti. Non è piacevole. Lo faccio accucciare, in modo da pomparglielo per bene. Vorrei prenderlo a sganassoni e dirgli che i denti non si fanno sentire. Pero' mentre glielo ripasso sulla lingua penzoloni e lui mi massaggia le palle, sento che sto per venire. Lo rialzo, mi bagno la mano e lascio che mi masturbi mentre io la faccio a lui. Un camion si affaccia dall'altro lato della strada, tentenno. Approfitto. Lascio che i miei spruzzi sfiorino quasi lo sportello della macchina, lui continua ad agitare. Forse sta schizzando ovunque: sui jeans, gli scarponi, l'asfalto. Mi ripulisco, vuole girarmi e mi chiede il condòm... Ma qualcuno gliel'ha mai detto che dopo che un uomo viene non ha + voglia di continuare né tanto meno di sentirselo piantare nel culo? Non credo... loro sono quelli che lo fanno per ore... ma non nel senso che durano ore, nel senso che vengono a ripetizione nell'arco di quelle ore...Per questa volta l'amico C. non si + è fatto sopraffare dall'eccitazione e mi tocca soddisfarlo senza voglia e interesse. Mi accuccio, glielo prendo in bocca. Succhio e soffio, Gli tiro le palle ritratte per il freddo, la borsetta ridotta a un mucchietto rugoso di pelle e muschio.Si masturba mentre gli offro la mia bocca come tampone umidificatore. Lo fa con due dita. Gli faccio sentire i denti per dispetto. Quando lo sento muoversi a scatti capisco che ci siamo. Mi rialzo lo rigiro e lo accarezzo dal dietro assecondandogli l'orgasmo nel bacio finale.Quando ci siamo riassettati lo riaccompagno alla metro. In silenzio. Non ho voglia di rvederlo. Spero non mi richiami più.