Taste in men

Beklemeden birdenibre


flashback: venerdì 3 marzoHo preso il trenino la mattina presto col biglietto che mi ha preso P. il giorno prima. Ho fatto colazione sul baretto in banchina.Circondato da hostess in partenza, con i loro trolley sul mio trolley. Ho messo su il cd di L'aura, mandato gli ultimi messaggi dall'italia.Check-in rapido e veloce. Attesa interminabile per i ritardi accumulati, connection leggermente a rischio causa neve.Ingoio in sequenza un frisium, una birra, un frisium e un vaprom + birra a Zurigo. Il primo volo è stato un po' agitato, questa neve mi rende instabile.Il secondo volo procede tranquillo. Il franco-arabo accanto a me si agita contro le mie gambe. Gliele osservo, gli squadro il volto, la linea delle labbra. Si fa accarezzare le ginocchia, la coscia, arrivo quasi all'inguine. Respira affannoso. Il tavolino abbassato, la rivista di tecnologia in francese, l'hostess che vende i prodotti in promozione bloccata su di lui col carrello ingombrante.Mi tolgo la giacca, rimango in maglietta, il tatuaggio che spunta dall'orlo della manica. Io muovo le dita, non so cosa pensa. Se mi allontano si avvicina.Approfitto delle turbolenze x avvicinarmi di più. Sbircio in cerca di turgori. Vorrei afferarglieli e farlo sospirare.Chiede permesso alla hostess e si alza. Forse è eccitato. Mi alzo e lo seguo verso la coda. Entra nel lavatory davanti al mio. Si prolunga più del dovuto.Lo immagino masturbarsi con foga, sputandosi sulle dita e scaricare nel flush ad alta pressione.Quando ritorno al mio posto non c'è ancora. Torna molto più calmo e riposato, evidentemente sazio e senza + eccitazione.Mi abbandono al Picasso. Attendo che il sole sul bosforo mi colpisca il viso. E sento il sogno che si realizza. Ho aspettato settimane questo momento, ho sognato questo volo, questo viaggio.Ora ci sono, le onde increspate del mar di Marmarma, i mercantili, i ponti sullo stretto, i minareti, le strade brulicanti di automezzi, la pista, gli alberghi, l'atterraggio.Esco: a Istanbul è già primavera. Questa volta all'improvviso non pioverà.