Taste in men

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Quando ho rivisto F. non sapevo ancora cosa mi aspettava. Ho aspettato pazientemente tutti questi giorni, standomene in disparte, in attesa che P. si stancasse. Quando ci siamo incrociati nello stretto passaggio tra il soppalco e il bagno del R. mi ha sorriso, mi sono voltato per parlargli, lo guardavo nelle fessure strette dei suoi occhi neri che fissavano le mie labbra. I nostri visi inevitabilmente sempre + vicini. Mi strofina il naso con il suo. E' dolce da emozionarmi. Bevo ogni erre arrotolata del suo accento emiliano, la voce sottile e non ascolto quello che dice. Sento gli occhi intorno di tutti, S. e D. che sorvegliano dall'alto. Scompaiono. Sento solo le sue labbra addosso. Ho paura a trattenerlo. Mi sento in colpa e ho il cuore a mille. Spero che P. non mi veda. Non saprei come giustificarmi. L'ho corteggiato con distacco, quasi per gioco. Senza dar peso alle parole. Ma ora so che ci sta. Che era sincero. Piccolo F. Ho mantenuto la freddezza nel saperti a letto con P. quella notte, un sorriso calmo a sentirne raccontare i dettagli, e ora sei qui, nelle mie braccia, mi accarezzi la testa e ti sono tra le labbra e non ti lascerei mai.Ci stacchiamo, sorrisi da bambini. Confuso e felice so che non ci scapperemo