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ENERGIE ALTERNATIVE »

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Post n°1 pubblicato il 12 Novembre 2008 da tavoloperlambiente

L'uomo non sa soltanto distruggere, sa anche amare, apprezzare e costruire cultura. Questi sono i lati migliori che ciascuno di noi, anche il più abbietto, possiede dentro di sé.

Talvolta si usa moltissima energia per nuocere, per procurare dolore, per vendicarsi, ma soprattutto per avere il potere, in nome del quale l'Uomo esce dal campo della razionalità per entrare in quello oscuro della follia perdendo ogni connotato umano, animale, biologico.

Ciò avviene molto facilmente ed è il lato assurdo che può determinare la nostra fine.

La nostra specie è l'unica che uccide senza necessità reale ed è anche l'unica che ha capacità distruttive tali da mettere in pericolo l'esistenza del Pianeta che ci ospita e questo ci rende  i più forti in assoluto.

A quale scopo ?

Se le nostre energie fossero rivolte in buona parte verso la ricerca, oggi forse avremmo risolto i problemi energetici, alimentari, del controllo delle nascite e sconfitto ogni malattia, ma non è così.

Questo atteggiamento inopportuno contrasta con la nostra natura e la dimostrazione di quanto affermato è nel fatto che l'Uomo non è felice; ha paura della società che ha costruito e vive nel terrore che altri possano costruirne peggiori.

Abbiamo potuto compiere la nostra evoluzione grazie alla nostra abilità manuale associata al fatto che abbiamo adottato un linguaggio complesso che ci ha permesso di comunicare, poi la scrittura ci ha permesso anche  di tramandare ; oggi abbiamo nuovi  e potenti mezzi tecnologici per comunicare e  questo può servire a diffondere cultura in ogni angolo della Terra, ma ciò non basta.

Non è sufficente "capire" le cose, è necessario "sentirle", ma con la nostra parte istintiva riusciamo a comunicare ormai con difficoltà perché forse ci siamo allontanati troppo dalla Natura, forse non sappiamo più ascoltare con i nostri timpani sfondati dai rumori, forse non riusciamo più ad assaporare pienamente il piacere di vivere dagli spazi ben delimitati dei nostri appartamenti, oppure non ci ricordiamo neppure com'erano gli odori, i sapori, le emozioni. Molti non sono più capaci di goderle  fino in fondo, le emozioni, ma visceralmente, geneticamente gli mancano ed allora le cercano attraverso la violenza, la rabbia, la droga, fino all'ultima delle emozioni, la più grande: la morte.

Possiamo edificare qualcosa di diverso, far leva sul nostro istinto di conservazione individuale e di conservazione della specie, tendere l'orecchio interiore e cercare di ascoltarci, allora avremo la forza e la voglia di cambiare qualcosa per veder sorridere i nostri figli, i nostri discendenti in un mondo che vorrebbe  diventare migliore.

Dobbiamo cominciare il rispetto di noi stessi dall'aria che respiriamo, da ciò che mangiamo, dal fatto che prima di essere Presidenti, Senatori, Potenti, siamo organismi biologici che hanno faticato ad uscire da un grembo e che hanno pianto, riso e sperato, che siamo vivi solo perchè altri ci hanno rispettato quando giacevamo inermi in una culla, perchè altri ci hanno allevato e curato, utilizzando la cultura di altri uomini e mettendoci il mondo a disposizione .

Vogliamo essere così stupidi da negare tutto questo ?

Se così fosse, saremmo veramente una specie in via d'estinzione, ma chi ci proteggerà ?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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