Non lo so

Calcio


Nel senso del pallone, non nel senso di quello che sta nei formaggi o di quello che si vorrebbe assestare nel sedere di chi ci sta antipatico. Dicevo, parliamo di calcio. Di pallone. Ecco, io penso di essere geneticamente indisposta alla comprensione del fenomeno in oggetto. Scenario. Ieri sera. In servizio allo stadio. Un freddo becco. Partita Bologna-Fiorentina. Inizio male odiando tutti i calciatori perchè cuccano un sacco di soldi per due calci a un pallone, mentre io sto lì a ibernarmi. Gratis. E vabbè. Entrano in campo dei ragazzini e io pensano che siano dei calciatori. E guadagnandomi insulti dai miei amici della Croce Rossa. Noi a bordo campo e il Bologna fa gol due volte. Ma mi credete se non me ne sono accorta? Io con la faccia ebete mentre chiedo al mio collega "Che è successo? Perchè tutti urlano?" E gli altri che pensano io sia fusa come il formaggino. E vabbè. Non ne capisco nulladi calcio, non mi interessa. Nella speranza che non succedesse niente, io e il mio "collega" Federico eravamo lì, ad ingozzarci di cioccolata mentre quelli correvano e si sfiatavano, insultandosi a vicenda. E noi a mangiare cioccolata, alla facciaccia loro. Però una cosa proprio non capisco. E va bene il tifo..però. Se in campo c'è un calciatore di colore perchè, per insultarlo per le sue scarse prestazioni calcistiche, lo si deve chaiamra "marocchino" o "gay"? Ma che c'appizza col fatto che uno non sappia fare gol? Me lo dite? Ma perchè uno si incazza così tanto se la propria squadra perde e, per protesta, si deve sporgere dalla balaustra? E se cadi e ti rompi il collo? Per una partita, ne vale la pena? Hanno perso una partita, mica hanno ucciso tua madre. Bah. Cori e controcori. Mah. Com'è che non investiamo le stesse energie in politica o in proteste civili? No, tutto 'sto macello per un pallone. E m'è pure venuto mal di gola. E ho sonno. Mai più allo stadio d'inverno