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In fondo, ti sono grata

Post n°140 pubblicato il 01 Marzo 2012 da vetrobagnato

Caro Destino, scrivo a te. Lo faccio perchè ti sono grata. In fondo, molto in fondo però. Perchè, in realtà, dovrei odiarti ed essere molto arrabbiata. Non lo sai, però io sono stanca. Molto stanca. Lavoro come un mulo. E alla fine cosa faccio? Non esco quasi mai. Cinema e teatro? Ricordi lontanissimi. E' anche tantissimo tempo che non faccio un viaggio. Lavoro e..pago l'affitto, due bollette e un po' di spesa. Poi, l'unica cosa che mi resterebbe da fare è -scusami- sedermi col culo per terra. E va bene, ho superato prove importanti. Lo so.  Il terremoto, per esempio. E ti lascia il moroso, e vabbè..continua a sorridere. E poi cercati un altro lavoro, trovandolo all'ultimo minuto. E una situazione che pensavi potesse essere bella, non finisce come vorresti. Però poi quando, da un giorno all'altro, il mio datore di lavoro mi dimezza l'orario e io mi sveglio di notte col cuore in gola per la paura di non farcela, bè..francamente è troppo. Sono forte, lo so. Ce la faccio, lo so. Però c'è un limite a tutto. E vorrei piangere, magari urlare anche un po' dalla rabbia. Poi però scopro che c'è un amico che si fa in quattro per me, dimostrandomi di volermi bene come mai avrei creduto possibile. Ora aspetto un fine settimana da trascorrere con la mia cuginona e uscire con lei, i miei amici. Poi un'amica mi regala un cioccolatino a forma di cuore. E allora sorrido. Sono loro quelle persone che mi fanno sorridere, che mi rendono grata per averli conosciuti. Perchè a volta, caro Destino, penso tu sia un gran stronzo. E io sono forte e combatto, tu -però- perchè non mi aiuti un po' di più?

 
 
 

Cronache vacanzifere 4_my music

Post n°139 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da vetrobagnato
 

 

Lodi alla mia musica, eternamente in grado di placare le mie tempeste

 
 
 

Cronache vacanzifere 3_misteriosamente rifletto

Post n°138 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da vetrobagnato

Il ritorno a Bologna è stato meno drammatico del previsto. Per quanto lungo, il viaggio è andato bene. L'autobus era un po' più comodo rispetto a quello del viaggio d'andata; ad un certo punto, il posto accanto al mio si è liberato. E io ne ho approfittato per accucciarmi comoda, tutta raccolta come in un bozzolo, nel caldo dell'autobus. Come faccio spesso prima di dormire in quella posizione quasi fetale, ho iniziato a pensare, avvolta nella mia sciarpa nuova. Grande, rosa, di una lana morbidosissima. Proprio una di quelle sciarpe da pensiero.Tutta avvolta, ho concesso libertà ai miei pensieri. Non li ho imbrigliati in catene rigide. Ora mi spiego. Non ho mai celato le spigolosità del mio carattere, a volte chiuso e difficilotto. Vorrei spesso conscere il perchè delle cose. Raramente concedo spazio al mistero, all'inspiegabile. Ma questa volta: devo. Ho iniziato a chiedermi come sia possibile "incrociare" una persona sul proprio cammino e sapere subito che sarà accanto a te. Non sai quando, nè come. Lo sai. E basta. E ti chiedi come sia possibile, perchè sei perfettamente conscia delle mille difficoltà che incontrerai. Ma tu, piccola donna a volte stanca, ti guardi nello specchio e ti scopri una luce negli occhi. Una luce nuova, una forza e un coraggio che mai avresti sospettato di avere. Tu. Da sempre timida, ti scopri allegra e socievole. Tu. Da sempre impaziente, sai che saprai aspettare perchè quella persona è destinata a te. Hai la certezza che satete insieme. E scopri improvvisamente di avere tanta energia. Come non ti accadeva da tempo. Una forza che ti raddrizza le spalle, che ti fa camminare a testa alta. E mi chiedo come sia possibile perchè, usando la razionalità, non c 'è assolutamente nulla che mi dia queste certezze. Ma è una cosa che sento dentro. E non so spiegarmela. Ma mi è accaduta, pochissimo tempo fa. Ma magari sbaglio e tra qualche giorno ne rideremo insieme, qui. Si, sbaglio sicuramente

 
 
 

Cronache vacanzifere 2_benvenuti al Sud..e al Nord

Post n°137 pubblicato il 25 Febbraio 2012 da vetrobagnato

Finiti i giorni di ferie. Domattina si torna a Bo. E i soliti pensieri si riaffacciano, vigliacchi. A rendere un po' amaro il ritorno in una regione che, pur non essendo la mia, è bella e mi dà tanto. Perchè il mio paese si sta lasciando andare, e si fa soffocare dai rifiuti e non vogliamo difenderci davvero? Io non sono coraggiosa e non ho più voglia di combattere, perciò ho scelto di andare via. O forse voglio solo salvarmi? Perchè molti tra noi, che vogliono essere liberi dalle convenzioni, dai pregiudizi, dai soliti schemi devono andare via? Perchè, per essere liberi, dobbiamo andarcene? Perchè tanti vogliono lavorare, vogliono avere una propria vita e lavorare nella nostra terra ma non ce la fanno con un lavoro normale? E allora, ecco che si arruolano in forze armate varie e poi..tornano a casa, nelle bare, con le mamme che piangono. Perchè? E poi mi viene un dubbio: forse, in fin dei conti, non siamo davvero liberi se siamo lontani ma abbiamo sempre, nel cuore, la nostalgia. E' una catena la nostalgia. Non è libertà

 
 
 

Cronache vacanzifere 1: compagni di viaggio

Post n°136 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da vetrobagnato

Libro Bologna- Grottaglie. Viaggetto niente male, iniziato alle 23,30 di ieri sera e terminato alle 9 di questa mattina. Lunghissimo, anche perchè ho dormito poco. 1) sono alta 1,72 e in autobus ci sto scomoda; 2) avendo la tosse, ho fatto casino tutto il tempo. Ho disturbato me stessa e anche quei poverini dei miei compagni di viaggio. Teneri, non li ho fatti dormire anche per un altro motivo. Visto che il raffreddore non voleva saperne mezza di lasciarmi in pace, da donnina saggia ho pensato di attrezzarmi per la traversata dell'Italia. Dunque, sosta in autogrill. Visto questo libro che desideravo da tempo, acciuffato e pagato (già che c'ero, preso anche un cornettazzo alla crema che alle quattro di mattina non guasta mai. Ma faceva un po' cagarissimo, per dirlo alla Littizzetto). In autobus, l'ho letto quasi tutto. I miei compagni di viaggio mi avranno sicuramente odiata: oltre alla tosse, li ho disturbati con sonore risate. Eh scusatemi, mica potevo farmi esplodere la giugulare per trattenere le risate, no? Cmq, che soddisfazione: bellissimo libro. Ironico, divertente e molto profondo al tempo stesso. I libri: adorabili compagni di viaggio

 
 
 
 
 

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Un blog di: vetrobagnato
Data di creazione: 14/04/2010
 

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