Oggi, prima riunione di una parte dello staff olimpico sanitario che opererà nei tre policlinici dei siti dei giochi invernali, prima riunione di tipo "illustrativo", organizzativo e operativo. Devo dire che è difficile rendersi conto del lavoro dietro le quinte per tutta una serie di aspetti che a prima vista sembrano ovvi e naturali. Si danno per scontato tante cose, che invece sono state vagliate, concordate e decise per il buon funzionamento in tutto quel periodo.Ciononostante alcuni dubbi e incertezze (anzi tanti) rimangono.Intanto ignoriamo ancora tutta una serie di informazioni a circa una decina di giorni dalle prime prove pre-olimpiche. Non si sa esattamente quale sarà il reale intervento sugli atleti, visto che in teoria la maggior parte di loro dovrebbe avere un'equipe sanitaria a seguito, ma sicuramente tale equipe non porterà in Italia particolari attrezzature, materiali, ecc per cui dovranno far capo comunque al policlinico, che peraltro è in effetti riservato a loro e a tutti i membri della cosiddetta "famiglia olimpica".Non abbiamo ancora ben chiaro quali saranno le misure antiterroristiche e le possibilità di spostamento tra i diversi siti e anche solo la percorrenza strade nelle valli e a maggior ragione anche in Torino (anche se molti di voi già lo immagineranno!).Le ultime olimpiadi di Atene o quelle di Salt Lake City hanno fornito, grazie agli studi dei dati raccolti, indicazioni generali ma utili su ciò che ci dobbiamo aspettare e su quali siano stati i modelli operativi più efficaci, anche se alcune differenze fondamentali ci sono e si rilevano soprattutto a livello legislativo e normativo.Per esempio a livello delle leggi antidoping.Nel policlinico dove lavorerò sono organizzate le specialità di salto, sci nordico e combinata.Che dire: speriamo che tutto fili liscio e speriamo che non si facciano molto male!
OLIMPIADI
Oggi, prima riunione di una parte dello staff olimpico sanitario che opererà nei tre policlinici dei siti dei giochi invernali, prima riunione di tipo "illustrativo", organizzativo e operativo. Devo dire che è difficile rendersi conto del lavoro dietro le quinte per tutta una serie di aspetti che a prima vista sembrano ovvi e naturali. Si danno per scontato tante cose, che invece sono state vagliate, concordate e decise per il buon funzionamento in tutto quel periodo.Ciononostante alcuni dubbi e incertezze (anzi tanti) rimangono.Intanto ignoriamo ancora tutta una serie di informazioni a circa una decina di giorni dalle prime prove pre-olimpiche. Non si sa esattamente quale sarà il reale intervento sugli atleti, visto che in teoria la maggior parte di loro dovrebbe avere un'equipe sanitaria a seguito, ma sicuramente tale equipe non porterà in Italia particolari attrezzature, materiali, ecc per cui dovranno far capo comunque al policlinico, che peraltro è in effetti riservato a loro e a tutti i membri della cosiddetta "famiglia olimpica".Non abbiamo ancora ben chiaro quali saranno le misure antiterroristiche e le possibilità di spostamento tra i diversi siti e anche solo la percorrenza strade nelle valli e a maggior ragione anche in Torino (anche se molti di voi già lo immagineranno!).Le ultime olimpiadi di Atene o quelle di Salt Lake City hanno fornito, grazie agli studi dei dati raccolti, indicazioni generali ma utili su ciò che ci dobbiamo aspettare e su quali siano stati i modelli operativi più efficaci, anche se alcune differenze fondamentali ci sono e si rilevano soprattutto a livello legislativo e normativo.Per esempio a livello delle leggi antidoping.Nel policlinico dove lavorerò sono organizzate le specialità di salto, sci nordico e combinata.Che dire: speriamo che tutto fili liscio e speriamo che non si facciano molto male!