Tea Time

Post N° 152


E. Hopper ha grande fascino per me. Ho amato molto quando era studente e casa piena di sue opere che mischiato a foto di Sakamoto sensei, di Pollok, di maestro Hokusai. Io avevo camera più occidentale che orientale e solo profumo di incenso forse o di soia e wasabi diceva che no ero molto, ... oltre a miei occhi. Questa opera si chiama Chop Suey, è nome di locale dove due donne sono a tavolo, non sa se hanno già mangiato o aspettano portate. Storia di chop suey è un poco contrastata: è piatto tipico di cucina cinese di States, se vai in Cina no trovi chop suey, oppure non chiamano così! Una storia dice che cinesi immigrati avendo poco di diversi ingredienti hanno messo tutti insieme e quindi chop suey è diventata zuppa dove ognuno può mettere quello che ha, un po di questo e un po di quello.  Ricetta quindi no c'è ma è fatta da diverse verdure (peperoni, cipolle e altro) fatte saltare in un wok, poi mette un brodo vegetale e salsa di soia. Solo importante rispettare il tempo di cottura, e prima metti le verdure più dure a cuocere (come sempre!)Edward Hopper dipingeva persone sopraffatti di società moderna di provincia americana o di  metropoli, che no potevano relazionare normali con altre persone, e questo si vede da assenza di espressione e di movimento, gli atteggiamenti di corpo e i tratti di faccia sono statici, i colori forti anche ma stanchi.La grande popolarità di Hopper, che è considerato il migliore pittore realista americano di XX secolo, è  per  suo stile e anche suo atteggiamento verso soggetti. Persone sono imprigionate nel posto che occupano perché diventano parte di composizione dl quadro e dei diversi movimenti direzionali di forme e colori. Non hanno capacità di movimento indipendente. Colori sono brillanti, ma non trasmettono calore. Hopper ha dipinto male di vivere e solitudine e incomunicabilità e alienazione.Chop Suey è venuto oggi in mano e fatto pensare a pranzo di ieri con Echiko Fijiko mia amica di scuola di tanto tempo fa. Ma tutto discorso di incomunicabilità no c'è con lei, noi capiamo ancora noi, nonostante tempo che passa e strade diverse. Poi non abbiamo pranzato no con chop suey..ma crepes con grano saraceno e dolci e salate e vino chardonnay. Poi rimaste a sole di questo autunno che colora foglie e che passa lento, mentre vita va.