TEATROM

democrazia diretta e conoscenza


 Insieme, non come schiavi o sottomessi l'uno dell'altro, ma come Unità, uniti nelle diversità, laddove la diversità diventa arricchimento del gruppo. Disponibilità al cambiamento e all'ascolto. Il fatto è che, Individuo e società non possono essere conciliabili. Il fatto è che, per me, nessuno è rappresentabile, pertanto ognuno dovrebbe partecipare e rappresentarsi. Pertanto solamente la colleggialità può funzionare. l'unanimità Reale frutto di confronto e apertura; ma l'essere umano è ancora a livello di larva, per lo più, ha bisogno della guida, vuole delegare e pertanto rifiutare la responsabilità. per poi potersi lamentare. come confermava anche l'amico settantenne dalla pelle dura di ieri, la gente ha iniziato a delegare sempre più dagli anni '70, a lasciare che altri si occupassero della cosa pubblica, a disertare gli incontri pubblici, i consigli di quartiere, a lasciare che altri se ne occupassero, votarli per fregarsene, e per poi lamentarsi; sempre meno gente che andava ai consigli di quartiere, sempre più scoramento, e ignoranza, fino alla beatizzazione di un vero furfante quale fù Craxi, la nascita di Forza Italia, il partito privato di Silvio Berlusconi. e a questa desolanza che è il PD, erede della vecchia sinistra.... mah