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TEATRO MAGNO

DOVE TUTTO E' FINTO NIENTE E' FALSO

 

 

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Post N° 246

Post n°246 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da teatromagno


(taj73 Il sipario si apre nella stanza d’albergo del killer. Lui rivolge le spalle al pubblico,si sta medicando la ferita al braccio guardandosi allo specchio. Poi d’improvviso si ferma guardando la sua immagine riflessa)

KILLER:

Volevo smettere.
Avevo deciso che questo sarebbe stato il mio ultimo incarico. (sottovoce) Non mi aspettavo che andasse così.
Una donna.
La mia donna.
Una figlia mia figlia.
Ora la mia vita ha un senso. Ho delle nuove responsabilità,ho due persone da proteggere e non da uccidere.
Come fare?
Cosa devo fare?
Pensare, riflettere, ragionare per trovare un modo di eliminarlo e vivere.
Si devo trovare la soluzione che mi permetta di eliminarlo in modo pulito. Questo lo so fare, lo ho sempre fatto. Non devo prendermi in giro questa volta è tutto diverso. Non ci sono i soldi che mi invogliano: c’è l’amore , ci sono io, c’è Lisa, c’è Giulia. Ci siamo noi .
Forse una soluzione c’è.
Ma si certo perché non ci ho pensato subito?

(il killer si avvicina al cappotto e prende un biglietto)

Ramirez, lui può aiutarmi.

(prende il telefono e compone un numero)

Ramirez, sono io. Non chiedermi nulla ma ho bisogno di te. Stanza 419 Riverside Hotel, ti aspetto, grazie.

(attacca il telefono)

Vi sono tanti modi di morire e una pallottola è soltanto uno dei tanti.
Lo posso uccidere togliendoli tutto quello per cui ha lavorato in questi anni. Gli tolgo il potere, i soldi, la moglie e la figlia.
Lo lascio vivo, denudato da tutto.
Ecco, si.
Questa è la morte che si merita un bastardo come lui.

(Bussano alla porta, il killer si interrompe e va ad aprire. Entra il portiere dell’albergo che gli porge un biglietto)

PORTIERE:

Questo è per lei lo ha lasciato una donna.

KILLER:

Grazie

(Il portiere esce di scena, il killer spiega il biglietto e inizia a leggerlo)

Amore mio, ti ho ritrovato e ora ho una tremenda paura di perderti di nuovo, grazie per quello che stai facendo per noi.
Il bastardo, ha un grosso affare da chiudere dopodomani al porto. Armi, droga non so cosa con esattezza ma qualcosa di grosso.
Lo ho sentito parlare col suo tirapiedi che questa sarà la svolta definitiva per la sua organizzazione.
Si toglierà dai piedi quei colombiani del cazzo. Non so altro. Stai attento se mi vuoi questo è un numero di cui nessuno sa l’esistenza nemmeno lui.
Chiamami.
Ti amo, ti amiamo Lisa e Giulia

(Il killer rilegge la lettera più volte, si odono soltanto pezzi di frasi. Il suono del telefono lo interrompe, si alza e va al telefono.)

KILLER:

Pronto?

MARK WEIMER:

Sei pronto ? Preparati! Domani parto sto fuori due o tre giorni. Hai carta bianca per togliermi quella puttana dalle palle. La ragazzina per il momento deve vivere.

KILLER:

(ponendo una mano sul telefono per non essere udito)

Se fossi qui ti ucciderei subito lurido bastardo.

(Toglie la mano dal telefono)

Sarà fatto.
Lei vada.
Al ritorno avrà una bella sorpresa.
Non avrà a pentirsene.

(Il killer riattacca. Poi d’improvviso scoppia in una risata isterica)

KILLER:

Devo calmarmi e ragionare.

(si sdraia sul letto, poco dopo sente nuovamente bussare alla porta e, d’istinto prende la pistola che ha sotto il cuscino. Si alza non senza una smorfia di dolore provocata dalla ferita)

Chi può essere? Perché il portiere non mi ha avvertito?
E se quel bastardo avesse scoperto tutto?
E se fossero i suoi scagnozzi che sono venuti a fare “giustizia”.

(apre la porta si intravede Lisa)

KILLER:

Che ci fai qui? Se ti scopre puoi mandare tutto all’aria.
Dai entra subito.

LISA:

(resta sulla porta senza entrare)

Ho voluto farti una sorpresa! C’è una persona che vuole conoscerti.

(Lisa si scosta ed entra n scena Giulia il killer resta immobile senza pronunciare una parola)

GIULIA:

Sei tu mio padre? Sei davvero tu? La mamma mi ha spiegato tutto ma dovevo vederti per essere sicura che fosse tutto vero. Sei tu mio padre?

KILLER:

(le sfiora il viso)

Sono io e tu sei me.

GIULIA:

Sei mio padre.

(la ragazza scoppia a piangere e gli butta le braccia al collo. Il killer la stringe forte)

Papà posso chiamarti così vero?

KILLER:

Si, tu puoi tutto.

GIULIA:

Papà, ascolta non è stata colpa tua.
Non è stata colpa di nessuno.
Avremo tantissimo tempo per recuperare tutto quello che non abbiamo potuto vivere.

(il killer alza lo sguardo a Lisa)

KILLER:

Perché correre tutti questi rischi? Se  vi scopre è finita.

LISA:

Non preoccuparti, da quando ha deciso di farmi uccidere, non mi controlla più. Sembro una donna libera.

(bussano alla porta il killer si volta verso Lisa)

KILLER:

Forse è meglio che tu sia già qui. Ora voi sedetevi tranquille sul divano e arrivata la persona che ci aiuterà.

(il killer va ad aprire la porta ed entra in scena Ramirez)

RAMIREZ:

Cinque anni di silenzio e ora ci incontriamo due volte in due giorni.

(si ferma vedendo Lisa e Giulia sedute sul divano)

Cosa ci fanno loro qui? Che storia è questa?

KILLER:

Le conosci? Come è possibile?

RAMIREZ:

Non posso dirti nulla. Cosa ci fanno loro qui?

KILLER:

Evito allora le presentazioni, ma poi dovrai spiegarmi come fai a conoscerle. Immagino che tu sappia che suo marito è Mark Weimer.

RAMIREZ:

Si, ne sono a conoscenza.

KILLER:

Bene, questo facilita le cose. Mark ha assoldato un killer per uccidere Lisa e lei ne è venuta a conoscenza. Penso che questa donna possa essere più utile da viva che da morta non pensi Ramirez?

RAMIREZ:

Penso proprio che tu abbia ragione.
Tu come sei implicato in tutta questa storia?
Cosa vuoi in cambio?

KILLER:

La realtà, a volte, supera la fantasia, non è vero?

RAMIREZ:

Prosegui.

KILLER:

Ricordi quando anni fa ti parlavo di quella donna che avevo amato con tutto me stesso?

RAMIREZ:

Ricordo perfettamente.

KILLER:

Quella donna è Lisa e, da quell’amore nacque una figlia Giulia, lei.

(indica la ragazza seduta accanto)

Io penso che Mark sia venuto a sapere tutto ciò e ha deciso di vendicarsi di Lisa assoldando, per ucciderla, l’unico uomo che le abbia mai amato.
Ha incaricato me di compiere la sua vendetta.

RAMIREZ:

Hai ragione, la realtà supera la fantasia.

KILLER:

(avvicinandosi a Lisa e prendendola per mano la fa alzare e la porta di fronte a Ramirez)

Non sapendo nulla di chi io fossi Lisa ha cercato di uccidermi.
Poi ci siamo riconosciuti e mi ha raccontato tutta la sua storia e sono venuto a sapere dell’esistenza di Giulia.

RAMIREZ:

Ecco perché eri a New York. Tu dovevi ucciderla.

KILLER:

Si. Ora, però, voglio che loro vivano e ti chiedo protezione. Cosa vuoi in cambio?

RAMIREZ:

Oggi posso ricambiarti il favore di quando mi risparmiasti la vita in Italia.
Mi è sempre pesato avere un debito con te.
Ma posso anche usare tutto ciò.

(si volge a Lisa)

Lei lo sa che suo marito è sotto stretto controllo del FBI?

LISA:

Ignoro tutto ciò.

RAMIREZ:

E lo sa che tra pochi giorni deve ricevere una grossa fornitura di droga ?
Il suo potere, in questo momento vacilla se non riceve la droga verrà fatto a pezzi dagli altri capi.
Se la otterrà diverrà il boss incontrastato di tutto il Nord America.

LISA:

Io, io non sapevo che fossimo arrivati a questo punto.
Lei deve credermi io, noi, non abbiamo nulla a che fare con questo!

RAMIREZ:

Lei è a conoscenza di un testamento, stilato da suo marito nel quale sono indicati i nomi, conti bancari, le connivenze politiche di moltissimi signori della droga?

LISA:

Un giorno lui mi disse che aveva fatto testamento e che lo aveva messo nel caveau che abbiamo in casa.
Ma non ho mai visto il documento.
Mi disse, soltanto, che se gli fosse successo qualcosa avrei dovuto consegnarlo, immediatamente, al Direttore del New York Times affinché fosse pubblicato.
Era il suo passaporto per giungere alla vecchiaia.

RAMIREZ:

Lei può procurarmi quel documento?

LISA:

Penso di si.
Credo che Mark non si ricordi neanche più di avermene parlato e io, una volta vidi la combinazione per aprire il caveau.

RAMIREZ:

Tutto dipende da lei Lisa. Vivere o morire dipende solo da lei.
Mi porti il documento e lei e sua figlia sparirete per sempre e potrete ricominciare una nuova vita.
Ora devo andare. Teniamoci in contatto ma ricordate che abbiamo poche ore di tempo.

(Ramirez esce di scena)

KILLER:

Lisa ce la farai?

LISA :

Ho paura. E se ci scopre?

KILLER:

E’ l’unica possibilità che abbiamo. Devi entro stasera, portarmi il testamento.

(Il killer si china a baciarla poi  abbraccia entrambe le donne che escono di scena)

KILLER:

(alzando gli occhi in alto)

Ti prego, aiutale .

CALA IL SIPARIO.

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Commenti al Post:
taj73
taj73 il 17/02/07 alle 14:21 via WEB
GRANDE TEATRO HAI RESO FANTASTICO QUANTO FINORA INVIATO. CONTINUIAMO COSI'. SMACK MAX
 
 
teatromagno
teatromagno il 17/02/07 alle 16:43 via WEB
Grazie grazie... :-) Allora io domani vado via per una settimana e torno domenica prossima. In quei giorni non potrò collegarmi ma tutti voi cercate di terminare la storia ...ormai manca davvero poco. Questo sarà l'ultimo atto che si svolgerà tutto nell'appartamento di Mark e Lisa. La prima scena è quella in cui Don Juan scopre che Weimr vuole fregarlo (indignazione e desiderio di vendetta). Don Juan decide quindi di andare a casa di Weimer per affrontarlo e ucciderlo. Seconda scena: Ramirez intercetta la conversazione di Don Juan con i suoi uomini e sapendo che Lisa sta pre prendere il testamento avvisa il killer e si recano tutti insieme a casa di Mark e Lisa. Terza scena:anche Lisa si reca con la figlia a casa per prendere il testamento e mentre starà per prenderlo verrà scoperta dal marito. Scena finale: la resa dei conti ...e sarà la vostra fantasia a sbizzarrirsi su come chiudere questo capolavoro che abbiamo creato tutti insieme!!!! Buon lavoro a tutti baciiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!
 
babilonia06
babilonia06 il 21/02/07 alle 02:53 via WEB
hai tutta la mia stima per l'impegno costante che dimostri in questo progetto.
 
taj73
taj73 il 22/02/07 alle 09:53 via WEB
La prima scena è quella in cui Don Juan scopre che Weimer vuole fregarlo (indignazione e desiderio di vendetta). Don Juan decide quindi di andare a casa di Weimer per affrontarlo e ucciderlo. Il sipario si apre e sulla gigantografia appare sullo sfondo una villa bellissima ed in primo piano una piscina. Sul palco è montato un gazebo sotto il quale è seduto intento a sfogliare un giornale Don Juan. A distoglierlo dalla sua lettera arriva Josè, il suo braccio destro, che gli dice:- Signore, brutte notizie. Quella microspia che abbiamo piazzato nelle macchina di Weimer ha dato i suoi frutti. È come avevamo sospettato. Quel porco è un traditore. Vuole fregarci. Don Juan apparentemente non mostra segni di nervosismo, ripiega il giornale, lo ripone sul tavolino e con voce calma chiede:- Cosa ha detto di preciso? Josè:- l’audio era disturbato, ma ha detto riferendosi al suo compare che chiusa questa faccenda chiederà a chi sa lui “di eliminare anche quel colombiano del cazzo e la sua famiglia”, così diventerà il signore incontrastato e tutti dovranno finalmente portargli il rispetto che merita. Don Juan: - Vuole rispetto? Lo avrà. Dici ai ragazzi che stasera andremo a fare una visitina a sorpresa al signor Weimer. Vai. Una volta che Josè esce di scena Don Juan si alza e con una manata rovescia il tavolino e urla (rivolto al pubblico):- Ora vedrà davvero chi è il colombiano del cazzo con cui ha a che fare.
 
taj73
taj73 il 22/02/07 alle 10:12 via WEB
Seconda scena: Ramirez intercetta la conversazione di Don Juan con i suoi uomini e sapendo che Lisa sta per prendere il testamento avvisa il killer e si recano tutti insieme a casa di Mark e Lisa. L’immagine della gigantografia cambia e ora si vede l’interno di un furgone attrezzato con le migliori strumentazioni per l’intercettazione di conversazione a distanza. Con le spalle rivolte al pubblico ci sono due agenti che indossano delle cuffie. I due restano in silenzio, mentre in sala si ascolta di nuovo la conversazione tra Don Juan e Josè. Terminata la conversazione uno dei due agenti si alza prende il telefono e chiama il capo: Sul lato del palco una luce (occhio di bue) inquadra Ramirez:- Pronto sono Ramirez chi parla? Agente:- Sono McGrady signore. Ci sono complicazioni. Quello stronzo di Weimer si è sputtanato e ora Don Juan vuole ucciderlo. Andrà da lui stasera. Ramirez:- Cazzo!!Buon lavoro ragazzi continuate la sorveglianza e avvertitemi quando si muovono. LA gigantografia cambia di nuovo e appare l’ufficio di Ramirez che passeggia nervosamente per lo studio. - Dio mio! Lisa e Giulia Andranno lì stasera per recuperare il testamento. Prende il suo cellulare che aveva sulla scrivania e richiama il primo numero che aveva in memoria. Uno squillo, due, tre poi un click di risposta. La luce (occhio di bue) ora inquadra il Killer :- Non pensavo di risentirti così presto. Dimmi sono tutt’orecchi. Ramirez:- Devi fermare Lisa, tutto annullato. Don Juan ha scoperto tutto e andrà a casa di Weimer per ucciderlo. Killer:- Non posso fermarla! E’ già lì. Che facciamo adesso? Ramirez:- Preparati passo a prenderti fra 15 minuti andiamo anche noi lì. Chiusa la comunicazione Ramirez chiama un suo collaboratore e dice:- Allerta la SWAT stasera si balla. Si parte fra 5 minuti. Cala il sipario.
 
seafunk
seafunk il 23/02/07 alle 14:39 via WEB
la porta si apre, è un giochino per gli uomini di Don Juan entrare, il boss entra piano, non sa chi troverà dentro ma avanza deciso preceduto dagli scagnozzi..niente nessuno in casa Don Juan, dice Jose...Aspettiamo, arriverà quel cazzo di avvocato...Lo studio è grande, quadri d autore sui muri, una giganresca poltrona di pelle dietro la scrivania ed il boss si va a sedere sopra, e appoggia i suoi piedi sulla scrivania, tira fuori la pistola, il suo cannone 357 magnum, lo appoggia sul tavolo e si accende il sigaro...Jose vediamo se riusciamo a trovare la cassaforte, quella fottuta lista deve uscire fuori prima che arrivi il bastardo di Wermer, muovetevi..gli uomini si sparpagliano per il grande salone guardano sotto i quadri, sotto il tappeto,niente, aprono mobili cercano doppi fondi, niente...
 
seafunk
seafunk il 23/02/07 alle 14:49 via WEB
all'improvviso un rumore secco dal soffitto...zitti c'è qualcuno su..Jose vai su muoviti prendi due uomini,Don Juan si alza di scatto afferra la sua pistola e lentamente si dirige verso la scala che porta su nelle altre stanze, Wermer, vuoi vedere che già è qui quel bastardo...rumori di lotta, grida, ma sono grida femminili, non maschili, un rumore sordo di passi che scendono la scala..Guardate qui chi abbiamo trovato Don Juan..Benvenute, guarda chi c'è, la moglie e la figlai del mio migliore amico..Don juan, che succede, come mai siete qui, e quella pistola, ...No , No niente domande qui le uniche domand ele faccio io...Il boss si avvicina alla donna gli arriva a un centimetro dal volto e gli dice rabbioso.."Dove cazzo è quel fottuto di tuo marito..parla..Io non lo so , sono rientrata in fretta per prendere delle cose, non lo so, risponde tremante Lisa"..Ah non lo sai va bene e con un gesto fulmineo afferra la bambina per il collo e la trascina a se, ora gli punta la pistola alla tempia e senza mai togliere gli occhi da Lisa gli urla...Mi vuoi dire doive cazzo è tuo marito, puttana..vuoi che faccia saltare la testa a questo marmocchio, cazzo secondo vale cosi tanto quel bastardo.. Lisa si rivolge alla bambina "Piccola andrà tutto bene non ti preoccupare, cercando di fermare le lacrime della bambina, Don Juan le giuro non lo so..anzi cerdo che non siate l'unico a cercarlo"..Ma che cazzo stai dicendo, Don juan lascia la bambina che corre disperata dala mamma e stringendo la testa nel suo vestito si incomincia a calmare, Lisa gli bacia la fronte, le carezza i capelli,..Don Juan qui sta per succeder eun gran casino, ma grosso...è un attimo la porta si spalanca di botto , irrompe qualcuno
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 25/02/07 alle 21:19 via WEB
scena della nuova settimana...Buona serata e buona settimana,Mauro.
 
taj73
taj73 il 26/02/07 alle 09:21 via WEB
è un attimo la porta si spalanca di botto , irrompe qualcuno…entra in scena, armi in pugno, Weimer accompagnato da sei suoi uomini. “C’è qualcuno che mi cercava? Ah è lei buonasera Don Juan…ci sei anche tu tesoro!” Poi con un atteggiamento di sfida si avvicina a Giulia (non si è ancora capito quanti anni abbia, non penso sia ancora tanto bambina vero teatro?) e le accarezza il viso spaventato poi aggiunge “ah dimenticavo di dirle Don Juan che deve trovarsi una nuova scorta, quella appostata qui fuori è andata in pensione!”. “Ma veniamo a noi. A cosa debbo l’onore di questa riunione di famiglia?”. Don Juan che aveva assistito a tutto senza aprire bocca finalmente con voce calma dice: “Volevi prenderti gioco di me bastardo…volevi tradirmi…ma ora e come sempre è stato e sempre sarà sono io che comando. Dammi quel fottuto testamento o tua moglie e tua figlia creperanno”. Weimer non si smuove anzi sposta la mira da Don Juan a Lisa e ridendo dice “Pensi davvero che me ne freghi qualcosa? Se l’ammazzi mi risparmi l’onere di saldare il conto con il killer che la doveva uccidere. Non mi serve più. Era solo un bell’oggetto da mostrare in società…poi quell’altra puttanella non è mia figlia, io non ne ho mai potuti avere, non so di chi sia, e non me ne frega un cazzo…vero tesoro?”. Lisa mossa da un senso di rabbia sempre crescente dà uno schiaffo al marito il quale sorridendo:”La gattina ha cacciato le unghie! Ah a proposito che ci fai qui? Non dovevi cercare di fuggire?” Don Juan stufo di tutta questa farsa prorompe : “ Basta stronzo dammi il testameto prima che venga a prenderselo qualcun altro, vero signora?” Weimer: “Che significa? Parla puttana!” Lisa: “ Brutto bastardo, come vedi non sei il solo che ha i suoi segreti, poi se vuoi chiamarli segreti, io so dove nascondi i documenti che cerca il tuo compare, conosco la combinazione della cassaforte e…” Weimer: “ Stai mentendo. Tu non puoi sapere…” Lisa: “ Credi?” a questo punto Lisa tira fuori dalla tasca del giaccone che aveva indosso una busta da lettera, che recava il timbro della società di Weimer e sventolandola sotto il naso del marito “ e questa cos’è?...Leggiamo…guarda caro sono solo nomi…il primo della lista è il nostro amico Don Juan, poi c’è il senatore Morton…il capitano Walter… devo continuare? Penso che al Maggiore Ramirez possa bastare.” Così Lisa si apre la camicetta e scopre il microfono che Ramirez gli era riuscito a consegnare appena in tempo prima che arrivasse Don Juan. Lisa: “Maggiore?...mi sente? Potete entrare!”
 
taj73
taj73 il 26/02/07 alle 09:53 via WEB
Così contemporaneamente, in un fragore di vetri rotti e porte che si spalancano entra nella stanza la squadra SWAT seguita da Ramirez: “Buongiorno Signori! Signor Weimer anche le sue guardie sono andate in pensione, ma dove andrete non ne avrete più bisogno, ve le regalerà lo Stato. E ora per cortesia gettate le armi.” Don Juan fa segno ai suoi di posare le armi e poi rivolto a Ramirez :” Maggiore io andrei, tanto non potete farmi nulla. Ricorda l’immunità diplomatica?” Ramirez: “Cazzate!! Si fermi dov’è. Lei è un uomo finito. Sono quindici anni che la inseguo e finalmente lei è mio. Ah Weimer le voglio presentare una persona, vede quest’uomo? – facendo entrare in scena il Killer – lei lo conosce. E’ il killer che avrebbe dovuto uccidere sua moglie…ma le deve confessare una cosa.” Killer: “Già vedi piccolo pezzo di merda la donna che tu volevi uccidere è la madre di MIA figlia, quindi…” Weimer sempre più sconvolto, a questo punto, prova la sua ultima disperata mossa e strappa Giulia dall’abbraccio di Lisa e puntandole la pistola alla testa: “ Lasciami andare Ramirez o l’ammazzo. Puttana hai rovinato tutto.” Ramirez: “Posi la pistola Weimer, se vuole uscire vivo di qui, posi…la…pistola! Non ha scampo.” Weimer: “La mia vita non ha più senso, che mi frega vivere o morire. Però anche quella della puttana di mia moglie e del suo compare saranno distrutte per sempre, non sarà facile vivere con il ricordo e il rimorso di una figlia che non c’è più…” Lisa: “Noooo!” Urla Lisa e fa fuoco con una pistola che aveva trovato nella cassaforte insieme al testamento. L’eco dello sparo è fortissimo, Weimer lascia cadere la pistola, Lisa si libera dalla presa dell’uomo e corre nelle braccia del suo vero padre. Weimer si gira lentamente, mentre una macchia rossa inizia ad aprirsi all’altezza del torace, e guardando Lisa dice mentre esala l’ultimo dei suoi respiri: “Puttana, hai avuto un buon maestro, ma non è finita…” Tutti restano immobili come in un fermo immagine, cala il buio sulla scena, tranne due fasci di luce che inquadrano Lisa e il Killer con Giulia. I tre si avvicinano…si abbracciano e il Killer sussurra: “ E’ finita. Ricominceremo una nuova vita tutti insieme, Ramirez ci inserirà in un programma di protezione testimoni, nessuno saprà chi eravamo, saremo felici.” Cala il sipario.
 
taj73
taj73 il 26/02/07 alle 09:54 via WEB
TEATRO IO HO PENSATO DI FINIRE COSì PERò SE VUOI MODIFICARE O CAMBIARE QUALCOSA FAI PURE... SMACK MAX
 
seafunk
seafunk il 26/02/07 alle 16:34 via WEB
per me tutto bene solo un apiccola cosa invece del programma protezione testimoni che è un po da sfigati perchè non andarsene con una barca , quella che serviva per il traporto della droga ..è un po più cool..era una mia idea..:):)
 
 
teatromagno
teatromagno il 26/02/07 alle 17:25 via WEB
eheeheh sei sempre il solito!!!!!!!!
 
teatromagno
teatromagno il 26/02/07 alle 17:27 via WEB
Clap clap clap!!!!!!! Ora sto montando tutto il lavoro...Vi chiedo volete che pubblichi anche quest'ultima parte e poi creo un nuovo messaggio con la versione definitiva oppure preparo subito la stesura finale per leggerlo tutto insieme?
 
taj73
taj73 il 26/02/07 alle 18:19 via WEB
Pubblica prima l'ultima scena poi tutto il lavoro. eventualmente anche in pps. smack ciao max
 
 
seafunk
seafunk il 27/02/07 alle 11:22 via WEB
pubblica pubblica :))))
 
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La solitudine, sì,
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      Sì,
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La solitudine?
Quale solitudine?
Ma non lo sai
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E che dovunque
ci portiamo addosso
tutto il peso
del nostro passato e
anche
quello del nostro futuro?
Tutti quelli che
abbiamo ucciso
sono sempre con noi.
E fossero solo loro,
poco male.
Ma ci sono anche
quelli che
abbiamo amato,
quelli che
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e ci hanno amato,
il rimpianto,
              il desiderio,
       il disincanto
            e la dolcezza,
le puttane
e la banda degli dei!
            Solo!
Ah, se soltanto
potessi godere
la vera solitudine,
non questa mia solitudine
infestata da fantasmi,
ma quella vera,
fatta di silenzio e
         tremore d'alberi
sentire tutta l'ebbrezza
    del flusso
          del mio cuore.
    La solitudine!


(Caligola A.Camus)
 
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