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Un teatro sul fiume

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AAAEO - CredoContinenteCultura

Post n°31 pubblicato il 01 Marzo 2010 da teatrotello
 

Questo è un laboratorio per Educare alla Tolleranza:

  • La presenza di gruppi di emigranti nel nostro territorio e all'interno della nostra cooperativa, insieme ad altri giovani stranieri con cui lavoriamo per esperienze culturali sia presso la nostra sede di Jesi, sia in altre località della Provincia, provenienti dall'Asia, dall'Africa, dall'America e dall'Europa, dall'Oceania, ci dà la possibilità di creare un tavolo di discussione dove ciascuno porti il valore del proprio credo e della propria cultura. Questo crea le condizioni per lo sviluppo di una consapevolezza che attraverso l'identità religiosa unisca e integri i diversi gruppi etnici presenti. Sarà un tavolo di lavoro che porterà alla realizzazione di manifestazioni composte da incontri e spettacoli. Verificheremo, attraverso questo lavoro con rappresentanti delle diverse etnie, il significato dei riti, delle religioni e delle culture nei paesi che convivono con noi. A(merica) A(frica) A(sia) E(uropa) O(ceania) il significato delle Divinità e delle giornate religiose (CCC-CredoContinenteCultura). La fase si concluderà con spettacoli realizzati da gruppi di giovani attori dai 6 ai 30 anni, provenienti dai diversi continenti, residenti o domiciliati nella nostra zona.

  • date delle attività:
    • 1.) gennaio – dicembre 2010 con l’esclusione dei mesi di luglio ed agosto 2010, Jesi, incontri tutti i giovedì per 10 ragazzi dai 10 ai 13 anni dalle 17 alle 19; venerdì per 20 bambini dai 6 ai 10, dalle 17 alle 19; lunedì e venerdì dalle 20.30 alle 22.30, per ragazzi dai 15 ai 30 anni; tutto in via Esino 13. Gli incontri serviranno per realizzare dei lavori teatrali sul rispetto del Credo di ciascuno, per la Tolleranza e la Solidarietà tra i Popoli. Il progetto è realizzato complessivamente con 45 giovani attori dai 6 ai 30 anni, divisi in gruppi a seconda dell'età, provenienti da differenti paesi del mondo, domiciliati o residenti in provincia di Ancona, così come è sintetizzato nel titolo dell’iniziativa: “AAAEO-CCC CredoContinenteCultura”. AAAEO (sono le iniziali dei 5 continenti America, Asia, Africa, Oceania, CCC (sono le tre c di: Credo, ciascuno di noi ha il suo; ciascuno proviene da un Continente; ciascuno ha una propria Cultura). Durante il laboratorio si realizzerà un percorso di integrazione dei partecipanti, per annullare le differenze di lingua, cultura, religione, attraverso un'attività formativa ed educativa, calibrata sui singoli e finalizzata al rispetto delle differenze culturali, religiose ed etniche, per un rapporto tra i singoli e le comunità locali, costruito in maniera solidale e mutualistica. Con il patrocinio de Comune di Jesi;

    • 2.) dicembre 2010 - febbraio 2011, Jesi via Esino 13 spettacoli conclusivi relativi al punto precedente, ingresso euro 5;

    • 3.) febbraio – maggio 2010, San Paolo di Jesi, piazzale Ricci n. 1 incontri con 50 attori dai 6 ai 10 anni, provenienti dai diversi paesi del mondo, domiciliati o residenti nel Comune di San Paolo di Jesi, tutti i martedì dalle 14 alle 16. Lo stesso progetto del punto 1.), realizzato però in collaborazione con il Comune di San Paolo di Jesi;

    • 4.) 9 giugno 2010 ore 17, San Paolo di Jesi , cortille della Scuola Primaria, piazza del Comune, spettacolo conclusivo. L'ingresso è libero.

    • 5.) marzo – maggio 2010, Castelplanio, via Dante Alighieri senza numero civico Macine, piazza Mazzini c/o Centro Polivalente, incontri con 50 giovani attori dai 6 ai 10 anni provenienti dai diversi paesi del mondo, domiciliati o residenti nel Comune di Castelplanio, tutti i martedì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16. Lo stesso progetto del punto 1.), realizzato però in collaborazione con il Comune di Castelplanio;

    • 6.) 3 e 4 giugno 2010, ore 20.30 4 differenti spettacoli a Castelplanio presso il Centro Polivalente c/o Comune di Castelplanio.l'ingresso è libero.

    • Obiettivi e risultati attesi


      • Questo parte del progetto serve a promuovere il dialogo culturale e religioso, valorizzando le differenze come elemento aggiuntivo che porta alla crescita sia di ciascuno, sia delle comunità di appartenenza, sia delle comunità nelle quale si vive, per l'integrazione nel territorio e per uno sviluppo pacifista e non violento;

      • gli obiettivi da raggiungere attraverso i momenti di formazione proposti ai circa 200 giovani dai 6 ai 30 anni che frequentano i laboratori riguardano sia la sfera individuale che quella interpersonale e danno grande risalto al rispetto di sé e degli altri. Tra gli obiettivi abbiamo: Cercare di avere fiducia in se stessi e negli altri. Vincere la timidezza e l’imbarazzo. Cercare di esprimere le proprie emozioni e capire quelle degli altri. Interiorizzare i ruoli. Avere rispetto per il proprio ruolo e per quello degli altri. Cercare alimento per la socializzazione. Sviluppare e migliorare la conoscenza di sé e dell’altro. Migliorare le proprie capacità di linguaggio verbale e non verbale. Conoscere il gruppo ed imparare ad averne fiducia. Imparare a capire l'importanza di ciascuno all'interno di un gruppo. Imparare a lavorare in gruppo. Imparare a lavorare in gruppo per realizzare qualcosa insieme. Verificare le proprie capacità e mettersi alla prova. Ottenere gratificazioni. Divertire e divertirsi insieme. Scoprire attraverso esercizi guida le proprie risorse. Comprendere il valore delle regole e dei comportamenti sociali. Stimolare i processi creativi attraverso l’arte teatrale. Utilizzare le tecniche espressive legate al corpo, alla voce, al gesto, al mito e al rito;


      • inoltre notevole importanza viene data ai risultati psico – educativi: conoscere il proprio corpo ed i suoi movimenti in relazione a se stessi e agli altri superando i timori ed i sensi di inadeguatezza; favorire l’interdipendenza tra i membri del gruppo attraverso la cooperazione in modo da star bene insieme; acquisire capacità empatiche attraverso l’attivazione di metodi di ascolto e l’uso di un linguaggio accettante; acquisire conoscenze inerenti l’utilizzo di tecniche democratiche per la soluzione di problemi; favorire l’espressione dei sentimenti e delle emozioni attraverso la percezione di linguaggi diversificati, cogliendo la potenzialità ed il senso degli stessi; percepire la differenza tra linguaggi congrui ed incongrui attraverso l’acquisizione della lettura dei comportamenti e le espressioni e le posture del corpo. Attraverso l’improvvisazione i giovani sono chiamati a costruire situazioni sceniche utilizzando il proprio vissuto, la propria cultura, la propria creatività e sensibilità. Questo è un modo straordinario per stare bene insieme, per crescere, per liberare l’immaginazione, per avvicinarsi al lavoro creativo rispettando le esigenze della persona e del gruppo. Inoltre in uno spettacolo teatrale ogni interprete, chiamato a vestire un ruolo, ha la sua utilità e finalità. Il progetto è rivolto a favorire l’integrazione culturale di giovani stranieri DOVE CIASCUNO può esprimere ciò che è, ciò che desidera essere e ciò che si sente di essere. Le differenze culturali vengono vissute come ricchezza. Ampio spazio verrà dato all'esposizione da parte di ciascuno delle proprie tradizioni e dei propri riti. Il laboratorio è aperto a tutti i giovani, senza distinzione di sesso, etnia, colore, idee politiche e religiose, quindi aperto alle diverse culture esistenti el territorio, è un luogo non violento, pacifista e rispettoso della dignità di tutti gli esseri viventi.

    • Seconda parte - 3 serate di Festa della Cultura Nomade:

      • Proporremo momenti di spettacolo realizzati da gruppi multietnici e multiculturali, ricchi di contaminazione: teatro e musica, danza e ritualità, acrobatica, teatro visionario, allo scopo di creare una conoscenza profonda del credo religioso e delle culture e ottenere un rispetto reciproco e sincero. Saranno portate in scena nei vari momenti del programma: Leggende, cerimonie religiose e culturali dei vari popoli presenti nel nostro territorio per un teatro che in una serie di performance esalti le diverse culture degli artisti presenti. I nostri artisti sono nomadi che vivono nei vari luoghi del mondo e che lo attraversano a puro scopo di far conoscere il proprio lavoro e portare un messaggio di tolleranza, di cultura per l'apertura di quei confini che, ancora in molte parti del mondo, sono difficilmente valicabili.

        • 8 maggio 2010 Jesi via Santoni, via Roccabella, via Bencari ed altre del Centro Storico di Jesi dalle ore 21 alle 24.00, “Festa della Cultura Nomade”, con 20 artisti da tutto il mondo;

        • 3 luglio 2010 Jesi Piazza delle Monnighette Jesi dalle ore 21.30 alle 24.00, “Festa della Cultura Nomade”. Cerimonie, danze, leggende, teatro, acrobatica, performance, spettacoli, con 10 artisti migranti, zingari, nomadi, provenienti dal Mondo;

        • 17 dicembre 2010 Jesi palazzo dei Convegni Corso Matteotti Jesi dalle ore 17 alle 20 “Festa della Cultura Nomade” con 10 artisti da tutto il mondo;

        • 17 dicembre 2010 Ancona casa delle Culture Via Vallemiano dalle 21.30 alle 24.00 “Festa della Cultura Nomade” giornata conclusiva con 10 artisti da tutto il mondo.

        • Gli obiettivi che ci prefissiamo in questa seconda parte del nostro lavoro sono: La valorizzazione delle diverse culture presenti nel territorio, l'incontro tra le culture del mondo per la creazione di spazi espressivi; la diffusione delle diversità culturali nelle differenti sue forme. L'incontro di artisti, attori, giocolieri, acrobati, danzatori, eccetera, favorisce i processi di conoscenza reciproca ed è possibilità di scambio delle conoscenze culturali ed espressive, anche per future manifestazioni. Questi 3 giorni saranno un primo contatto per giovani attori/performer del corpo e del rito che praticano forme artistiche differenti ma che hanno la voglia di fare qualcosa insieme. La manifestazione ha anche lo scopo di creare momenti di performance tra gli artisti presenti in modo da sviluppare le contaminazione tra forme e linguaggi artistici diversi e/o appartenenti ai diversi gruppi etnici.

        • una festa dell'arte migrante, del teatro di strada, degli artisti girovaghi, della cultura zingara, che ha nella strada la sua dimora più diffusa. In questi tre giorni artisti di tutto il mondo si troveranno per rappresentare le proprie performance e poi realizzare anche uno spettacolo insieme, con le conseguenti contaminazioni. Gli artisti presenti hanno un percorso diverso, anche perché appartengono a gruppi etnici differenti. Sarà perciò un momento di conoscenza delle diverse attitudini e soprattutto di quale percorso ciascuno degli artisti ha seguito per raggiungere l'effetto nel suo spettacolo.

 

 
 
 
 
 

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