Rod Morris-VegasRome

Caro Dio.....


Caro Dio, a prescindere dal fatto che sono ateo ( ma non per questo escludo categoricamente la remota possibilità che Lei possa esistere davvero ), volevo porLe qualche domanda e renderLa partecipe di alcuni miei pensieri. Riflettendo sul corso e sugli avvenimenti della mia vita, anche in relazione al mondo e al tempo nel quale vivo, la prima cosa che mi viene semplice domandarLe è la seguente: perchè donare un futuro ad un presente che già da tempi lontani ha dismesso presupposti sani per il genere umano? Rischierò di apparire blasfemo, ma a volte mi piacerebbe che Lei mi prendesse la mano e rispondesse tra queste righe in maniera inequivocabile, vorrei capire il senso di tanta ed inutile sofferenza per milioni di innocenti, comprendere come possa un creatore così buono e perfetto com'è Lei permettere che tutto ciò continui ad accadere senza intervenire a proposito. Penso, seguendo i fatti che ci racconta la storia, che è già da parecchio tempo che l'uomo ha varcato i limiti della tollerabilità e della decenza, penso che troppe vite siano scorse via lungo fiumi di sangue misto lacrime, che troppi superstiti siano sopravvissuti sopportando un dolore insostenibile per tutto il corso della loro vita aggrappandosi alla speranza di una giustizia divina. Cosa di più terribile di quello che ha già fatto deve fare l'uomo prima che Lei decida di manifestarsi palesemente facendo cessare questo scempio di disumanità diffusa? Le mie sono solo le parole di un semplice uomo imperfetto, colmo di dubbi e difetti, una persona comune che come tante altre è stufa ed esausta di vivere in un mondo dai colori sbiaditi, un mondo ormai abituato ad affidarsi solo all'estetica delle cose ed alla loro apparenza, un mondo carente di sostanza, assente di uguaglianza, un mondo gestito dalle mani sporche di poche persone, in definitiva un mondo al quale è stato oscurato il lume della ragione e la via del cuore. In quanto umano, immagino che tutto questo sia un peso realmente insostenibile da sopportare e nonostante io creda che per Lei e le sue grandi spalle tutto sia possibile ( in riferimento a ciò che si dice in giro sul suo conto ), allora spero che domani mattina venga il grande giorno in modo che io e tutta la gente che affolla questo mondo possa trarre un prezioso beneficio e possa vivere dignitosamente il tempo che Lei è disposto a concedere. Resto molto scettico ( perdoni la mia onestà ed i miei limiti ) sulla sua esistenza, ma in cuor mio spero tanto di sbagliarmi e confido eventualmente nella sua immensa comprensione e mi riprometto di chiederLe mille volte perdono nel caso in cui i miei dubbi fossero infondati, alla fine per me ciò che più conta è che il mondo possa essere un posto meraviglioso in cui albergare per ogni creatura che lo abita. Genova, 2 Giugno 2008.