Creato da jupiter.love il 04/09/2009 |
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"
Costituzione della Repubblica Italiana, art. 21, co. 1
. . 001. Ogni notte porta in grembo un sogno. 002. Dietro il volto d’ogni quadro si nasconde sempre una tela. 003. Chi ama è amore. 004. Il silenzio è l’amplesso di ogni parola. 005. L’amore è luce, il cuore ne è voce. 006. Felicità è ogni qualvolta l’eternità ruba posto all’attimo. 007. Vivere. Sporcare pagine. 008. L’amore è un cavallo di Troia nell’anima. 009. Parole. Intermezzi dei silenzi. 010. Non rileggo mai ciò che scrivo, detesto perder tempo a cancellare tutto. 011. I sogni non son altro che rifugi in cui nascondersi dalla realtà. 012. Non è mai una pistola ad uccidere, ma il dito di chi preme il grilletto. 013. La miglior cura è la malattia. 014. Il silenzio conforta le parole. 015. L’inferno non ha pareti. 016. Ogni attimo è unico ed irripetibile e viverlo è l’unica ricompensa. 017. Senza emozioni gli uomini sono vite senza avvenire. 018. Come dar torto alla ragione? 019. Più sai, più solo sei. 020. Una verità sola è una verità triste. |
. Ho dipinto un sogno nel tramonto della realtà |
. Folta la chioma balena ai tuoi occhi tracciando sul volto un mero sorriso
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. Innamorarsi facile? Poco affidabili gli uomini amico fedele, tu che non scegli perché non hai voce e poco conta la tua opinione, i tuoi sentimenti, tu che non giudichi chi tra mille mode ha scelto te come capriccio, chi si è invaghito di un’idea ma si è lasciato abbattere dalla realtà, dal peso delle sue responsabilità, chi ha goduto del tuo amore incondizionato e presto ti ha dimenticato amico fedele….. Così te ne vai incontro ad un epilogo chiamato destino, rincorrendo a perdifiato ciò che credevi fosse un sogno, un amore corrisposto, incontro all’indifferenza di un’autostrada d’agosto. Genova, 20 Ottobre 2009. .
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. Così come ogni volta il disagio di trovarsi davanti ad una pagina bianca, nuda e senza rumore in dono all'incedere dell'inchiostro, vergine bagnata dall'incontro ideale delle parole ed il silenzio imbarazzante della vita, impronta dopo impronta i pensieri se ne vanno per la propria strada, tra trasparenza e opacità, illusione e indomabile realtà..... così più d'ogni volta la paura di non trovare le parole giuste, le più oneste, a combattere le contraddizioni, le perplessità, per un attimo soli con se stessi, a tu per tu senza ombra di compromesso, cercando ragioni invisibili, planando pensieri impalpabili, così come chi chiudendo gli occhi inciampa nella consapevolezza dell'incapacità comune di gestire un sogno.
Genova, 05 Febbraio 2010. . |
Ricordare (Morricone-Tornatore) . . La vita assorta in uno sguardo, un meccanismo dinamico che pieno nell’animo volge gli occhi laddove è il vento, la vita e i suoi tempi, la vita e tutti i suoi miracoli, i suoi oracoli, la vita e i suoi sogni perduti nella realtà, infreddoliti, impauriti, la vita, la sua libertà e i suoi assurdi compromessi, la vita e le sue sane incertezze, l’ovvio degli inabili, l’oppio dei disabili, la vita assorta in un dettaglio, una evenienza, uno spiraglio, la vita il dubbio di uno sbaglio, l’incombenza di un miraggio, la vita dimentica ciò che la vita ricorda.
Genova, 28 Ottobre 2006.
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. . Fatti i conti con la vita e t’accorgi sempre che qualcosa non torna, che qualcosa manca all’appello, una spiegazione, un dettaglio, impazzisci cercando un senso, imprigionato all’anello mancante di una logica zoppicante, intrappolato negli ingranaggi arrugginiti del tempo, in balìa di mille e un sentimento, travolti dalla supposizione di un destino, abbracciati all’effimero disegno di un’illusione chiamata speranza, alla spasmodica ricerca di se stessi come se vivere fosse la più cronica delle bugie, la più insana delle follie e poi….. poi, come ogni volta, mi ripropongo la solita domanda: e se la realtà non fosse altro che la proiezione di un sogno?
Genova, 01 Gennaio 2010.
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Post n°10 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da jupiter.love
Dipingo stelle chiari di luna |
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Colma la misura la pazienza perde ogni ragione, non bada alle maniere gentili la buona educazione, le cattive intenzioni affondano la coscienza in una bottiglia assassina, inizia un viaggio chiamato follia, una corsa senza ritorno destinazione inferno, colma la misura il buon senso si infrange sulla parola Fine di una notte buia, restano in silenzio le parole, sopraffatte dal dolore di chi sa che a nulla servirebbe parlare, un grido straziante e la rabbia sale e assale, fumo negli occhi il desiderio di giustizia personale, colma la misura la paura di morire e uccidere diventa zero, la vita muta in cenere e un altro sogno svanisce lungo il fiume rosso all’alba di una domenica senza tramonto.
Genova, 5 Gennaio 2009. . .
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. . Ho visto grandi parole annegare in un mezzo bicchiere d’inchiostro, rimanere senza fiato davanti ad una mareggiata notturna, ho visto inincrinabili certezze sgretolarsi di fronte agli imprevisti della vita, svanire inesorabilmente come sogni al risveglio, ho visto occhi elemosinare uno sguardo, gote agognare una carezza e ho provato amarezza nel cuore, sommerso dall’onda di un’emozione incolore, trafitto nell’anima dal morso gelido di un’esistenza insapore, ho visto grandi parole piegarsi al volere di un mediocre scrittore, svendere la propria bellezza all’incontrovertibile bruttura di certe ragioni, ho sentito l’inchiostro urlare tutto il proprio sdegno all’imbarazzante silenzio di una pagina bianca.
Genova, 02 Gennaio 2010. |
Il tempo scorre, noncurante del suo aspetto e della sua reputazione, puntuale e onnipresente come il cambio di stagione, indifferente agli uomini ed ai loro sogni, inarrestabile e sempre di fretta, incorruttibile, inapprendibile ed io, senza limite ed audace, lo sorpasso: mi innalzo nel tuffo dei suoi occhi e son oltre il cielo, più in alto del sole. Seduto all'estremità superiore di via San Vincenzo ( alle pendici del ponte monumentale ), isola nella folla che scorre via davanti ai miei occhi, gioventù tappezzata di una moda sempre più stramba, l'elemento di passaggio che è metafora della vita e del tempo. Cani a passeggio coi padroni, sacchetti colmi di acquisti ( o emozioni preriscaldate se preferite ), coppie incatenate dalle mani abbandonano gli sguardi altrove, occhiali da sole in ogni genere di posa, parole, espressioni del volto, sigarette ad intarsiar le labbra, gelati, telefonini alla mano, crocchi di sorrisi amichevoli ed occhi, occhi ovunque che ti scrutano. Il pazzo di turno è una unica cosa con il suo papiro e l'immancabile penna, fermo su una panchina e chino sulle sue righe, i passanti osservano incuriositi, forse vorrebbero fermarsi a spiare sul foglio giusto per dare un senso a ciò che l'occhio vede ma la mente non comprende fino in fondo, occhi che ti spogliano, interessati, interessanti, a volte audaci e a volte schivi, look poco curati che si alternano a capi d'abbigliamento molto ricercati, gambe al vento, seni in gran rilievo divisi dalla tracolla di una borsa, migliaia di mondi che si incrociano e si espongono al pensiero altrui, contaminazioni. Attingo al bello o il bello è attingere ? Nella massa siamo la nostra superficie, la proiezione di come vogliamo apparire ed essere visti dal mondo, omologati quanto basta per non rischiare di assomigliare a degli alieni, siamo un taglio di capelli e una marca di pantaloni, il colore di una giacca ed il modello di scarpe che indossiamo, il compromesso tra il nostro mondo e quello che ci circonda. Far parte di tutto questo delirio è la soluzione ? Vorrei poter dir liberamente ciò che penso, estrapolare qualcosa di intimo dai miei pensieri, esser ogni giorno nuovo, originale, ma non c'è nulla di personale in ciò che scrivo, nulla che sia esente dalla contaminazione di tutto ciò che mi sta intorno, le mie parole sono quelle di tutti, più o meno consuete, ritrite, e allora resto in silenzio, scosto la mano dal foglio e guardo, osservo ed ingurgito immagini, ne introietto i colori, le forme, le sensazioni e senza esternare vivo i miei rari istanti di alienazione, la mia unica libertà: l'irrealtà. Mi alzo, mi amalgamo alla folla e, senza voce, ritorno ad esser massa. |
Post n°2 pubblicato il 15 Settembre 2009 da jupiter.love
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Post n°1 pubblicato il 07 Settembre 2009 da jupiter.love
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