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Brasile 2014. Le prostitute deluse: “Senza europei è un disastro”


Ses-so in crisi al Mondiale. Le nazionali sudamericane vanno avanti, i colossi europei fanno flop e vengono eliminati: «È un disastro».
Ad analizzare il quadro degli ottavi di finale dei Mondiali non sono commentatori o tecnici, ma le prostitute brasiliane. «Se pensavo di guadagnare 1000, ora so che al massimo guadagnerò 100», dice Rita, 26 anni, che contatta i potenziali clienti in un noto locale di Copacabana.«Questi Mondiali ci hanno rovinato», dice in maniera più categorica Laura, che fornisce spiegazioni più dettagliate. I tifosi delle Nazionali sudamericane «non pagano niente, non hanno un soldo, si lamentano sempre e vogliono tutto gratis», dice.
Per questo, si sperava che le Nazionali europee, con tifosi al seguito, rimanessero più a lungo nel torneo, «quasi fino alla finale».«Qui tutti hanno alzato i prezzi: gli hotel, le pensioni, i locali dove andiamo a mangiare», aggiunge Laura. Qualche ragazza dà anche i numeri: se un cliente americano o europeo è disposto a pagare 400 reais (circa 130 euro) per un «programma», vale a dire un incontro di circa due 2 ore, i sudamericani non vanno oltre i 150 (circa 50 euro) «se va bene». «La differenza è enorme. I sudamericani, per quanto mi riguarda, se ne possono anche andare -dice una ragazza identificata come Morena-. Ma ci sono solo loro. C'è qualche tedesco e qualche americano, ma sono pochi».Gli statunitensi, a quanto pare, sono i clienti più apprezzati: «Hanno i portafogli pieni di soldi e non badano a spendere». Gli uruguayani, nota Rita, al contrario non sono facoltosi ma, almeno, «sono affettuosi». Quando si tratta di pagare, però, arrivano i problemi: «Credo proprio che non abbiano soldi». Amanda, al contrario di altre ragazze, non sembra preoccupata per le conseguenze delle partite sulla sua routine. «I più carini sono gli angolani», dice. «Gli africani che vivono qui a Rio -aggiunge- lavorano in grandi imprese. Loro sì che hanno i soldi».