"Alla fine se n’è andata. Ha cominciatoa cancellarmi dai messaggisul telefono: me la immagino mentrelo fa, la faccia seria, le gambe incrociate, sul letto.Io penso a lei. A un ritorno del tempoche non può più essere tempose è solo materia che cambia in materia...Così sono qui che aspetto il suo viso nel futuro.Da questo apprendimento elementaresfioro la mia incapacità, ma non la subisco più". (Fabrizio Bernini) Apprendimento elementare: la mia voglia di te.da City del 10 novembreè da tanto tempo che non scrivo più, e non penso per mancanza di ispirazione, o di voce, ma proprio per una sorta di distacco dalla scrittura per il puro piacere di scrivere...non ne sentivo nè l'urgenza nè il bisogno...e poi mi sono imbattuta in questa poesia, dove la lei che viene descritta potrei essere io, anche in questo momento. Ho le gambe incrociate, sono seduta sul letto, ho la faccia seria e concentrata, sto scrivendo...fuori il cielo è azzurro pallido, sembra quasi freddo, c'è un solino smorto, mi sono infilata un maglioncino caldo chè ho freddo...non so se c'è qualcuno che adesso stia pensando a me...so che i suoi messaggi dal telefono non li ho ancora cancellati, non so quando lo farò. certo molti se ne sono andati inavvertitamente spostando una scheda...quindi...in relatà è già successo. a tratti faccio fatica, ma è meglio così. per tutto e per tutti.anche se le parole della conferenza mi avrebbe fatto piacere condividerle con qualcuno...e vedere lì tutta una serie di persone con milioni di bimbi al seguito non mi ha fatto sentire molto bene...almeno la notte dormo.
oggi the delle 5
"Alla fine se n’è andata. Ha cominciatoa cancellarmi dai messaggisul telefono: me la immagino mentrelo fa, la faccia seria, le gambe incrociate, sul letto.Io penso a lei. A un ritorno del tempoche non può più essere tempose è solo materia che cambia in materia...Così sono qui che aspetto il suo viso nel futuro.Da questo apprendimento elementaresfioro la mia incapacità, ma non la subisco più". (Fabrizio Bernini) Apprendimento elementare: la mia voglia di te.da City del 10 novembreè da tanto tempo che non scrivo più, e non penso per mancanza di ispirazione, o di voce, ma proprio per una sorta di distacco dalla scrittura per il puro piacere di scrivere...non ne sentivo nè l'urgenza nè il bisogno...e poi mi sono imbattuta in questa poesia, dove la lei che viene descritta potrei essere io, anche in questo momento. Ho le gambe incrociate, sono seduta sul letto, ho la faccia seria e concentrata, sto scrivendo...fuori il cielo è azzurro pallido, sembra quasi freddo, c'è un solino smorto, mi sono infilata un maglioncino caldo chè ho freddo...non so se c'è qualcuno che adesso stia pensando a me...so che i suoi messaggi dal telefono non li ho ancora cancellati, non so quando lo farò. certo molti se ne sono andati inavvertitamente spostando una scheda...quindi...in relatà è già successo. a tratti faccio fatica, ma è meglio così. per tutto e per tutti.anche se le parole della conferenza mi avrebbe fatto piacere condividerle con qualcuno...e vedere lì tutta una serie di persone con milioni di bimbi al seguito non mi ha fatto sentire molto bene...almeno la notte dormo.