non so che fare

Ieri c'è stata la consegna delle schede. Ultimo atto, dovuto e forse anche un po' inutile. Fine di un percorso in cui a molti ragazzi si è detto forse troppo, forse troppo poco. Siamo tutti stanchi, io per prima, di ripetere e sentire sempre gli stessi discorsi. Alla fine, interessa sapere che si è passati, poi c'è l'estatre, settembre  è così lontano, ci penserò l'anno prossimo..
Ma ieri per me era una giornata particolare. Il saluto definitivo ai ragazzi e ai genitori. Avevo scritto una lettera a tutti i ragazzi, cercando di personalizzarla mentre la scrivevo. Non mi vergogno a dire che piangevo, scrivendola, ma non mi sono fatta nessuna illusione: su 52 fogli almeno 50 saranno già finiti nel cestino della carta straccia, insieme al mio ricordo. E' giusto che sia così, la vita va avanti.
Ma io lì, in quella scuola, con quei ragazzi ho trascorso 7 anni. Ci ho lasciato un pezzo di cuore, davvero, un pezzo bello grosso, e non so bene che fine farà.
Una collega mi ha detto una cosa giusta, forse un po' cinica ma giusta: "è meglio che te ne vada adesso, che sei ancora nel pieno dell'entusiasmo e della voglia di fare, che tutti si ricordino di te come di una presenza che ha lasciato un segno e non come una che se ne va stancamente, con le spalle curve di quello che non ha più voglia.."
Ha ragione, ma io son triste lo stesso, non lo nascondo. Allora perchè l'ho fatto?
......al di là dei motivi familiari e dei chilometri (70 al giorno, troppi), forse per questo..per mettermi alla prova?
Non so davvero alla fine perchè.

Ma ormai il dato è tratto. A settembre si riparte...