Divagazioni

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Innamorarsi, nei film, è sempre una bazzecola. Basta uno scambio di sguardi uomo- donna (o anche uomo- uomo o donna- donna, in caso di grande progressismo) ed è già chiaro che quei due finiranno insieme.Solitamente la procedura è sempre la stessa, ripetuta con le dovute varianti: all'incontro fatale seguono diversi ostacoli e/o avversità che la prode coppia deve superare, se vuole coronare il suo sogno d'amore (si dice sempre così, "coronare il mio/suo/loro sogno d'amore". E' obbligatorio).Esempi di avversità:- lui o lei deve sconfiggere una grave malattia, guaribile solo grazie al trapianto di un fegato che sta attraversando l'oceano su un mercantile proveniente da Antigua e Barbuda;- lei deve riuscire a far breccia nel cuore del figlio novenne di lui, che ha fatto emigrare tutte le precedenti spasimanti di papà sputando nelle loro tazze di tè e riempiendo la casa di finti topi a molla;- lui e lei devono trarre in salvo una mandria di cavalli rimasta intrappolata in una gola nel deserto del Nevada, con tanto di orsi che incombono e cavalla partoriente.Una volta tolti di mezzo questi ed eventuali altri ostacoli, Nancy e John (o Bob e Lisa, o Danny e Carol) possono finalmente trascorrere il resto della loro vita in un meraviglioso ranch, o in una piacevole villetta a schiera con giardino, e procreare in letizia.Questo nell'eventualità del classico happy ending. In caso contrario, un componente della coppia muore, e l'altro fonda in suo onore un'associazione benefica oppure parte per le missioni in Africa. Sempre.Non c'è scampo: o bianco o nero. O è tutto meraviglioso o una merda totale.Non esistono mezze tinte, nei film: nessun beige, nessun grigio, nessun rosa pallido.Nessun film termina con la scritta "da questo momento in poi vivranno nella normalità e nella mediocrità, che non fanno sempre così schifo. A volte, nei momenti più impensati, saranno felici".Nella vita niente è mai così chiaro e definito. Nella vita esistono quelle perfide macchinazioni ideate da un genio maligno che vuole farci soffrire: le situazioni ambigue.Salvatemi dalle situazioni ambigue. Salvatemi dal "non lo so", dal "vorrei ma non sono sicuro però mi sembra giusto tuttavia non ho tempo". Tutto questo è sfinente.Le situazioni ambigue mi porteranno alla rovina.A 50 anni avrò già tutti i capelli bianchi, e stazionerò da mattina a sera su una sedia a dondolo sotto il portico di una vecchia casa colonica nel sud degli Stati Uniti, bevendo whiskhy di pessima qualità.Qualcuno mi si avvicinerà, chiedendomi come mi sia ridotta in quello stato. E io con voce saggia risponderò: "voglio dirti la verità, ragazzo mio: è stata tutta colpa delle situazioni ambigue".