Creato da perilbaratto il 17/11/2006
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Sul lavoro...

Post n°4 pubblicato il 12 Maggio 2008 da perilbaratto

il lavoro non può essere un ..."colpo di fortuna" da prendere al volo come una grande occasione, ma dignitosa manifestazione delle proprie competenze acquisite e occasione per relazionarsi ai propri e altrui bisogni, manifestazione dell'essere nell'essenza sociale, è bisogno di scambio, collaborazione.

Non è un premio, no, no, ma una necessità che non oltrepassa mai la necessità di vivere nel rispetto del corpo e dei suoi bisogni primari.

e non abbiamo bisogno di vivere dentro una catena di montaggio che svilisce l'essere umano, che limita la sua capacità creativa, che condanna alla monotonia o alla falsità, che abitua all'inganno, ai falsi bisogni... che mette in pericolo la salute, che impone fretta che genera stress, che uccide in nome dell'incompetenza e della presunzione, che non ci mette in contatto con i nostri limiti ed effettivi bisogni.
Una società progredita non sopporta le morti per violenza , non sopporta e non tollera nemmeno l'ida delle morti sul lavoro.
NIENTE VIOLENZA presuppone più cultura sana e NUOVA e meno cultura spazzatura:
una vera cultura della pace, meno competitiva...
IL CONSUMISMO UTILIZZA LE NOSTRE NEVROSI Proponendo PRODOTTI AD USO CONSOLATORIO....
Il CONSUMISMO violenta le nostre anime fin da bambini, non abbiamo bisogno di chirurghi plastici ma di volerci bene.... e di salute
di più tempo per stare insieme. per la famiglia, per celebrare gli affetti
Non ABBIAMO BISOGNO DI CORPI IN VENDITA... ma d'amore sincero e più poesia...
più tempo per accorgerci della bellezza che naturalmente ci circonda tra terra e cielo.
LAVORARE VUOL DIRE PRODURRE COSE BUONE PER LA VITA E LA COLLETTIVITà.
LIBERIAMO le nostre anime e il nostro cuore sacro.

 

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Commenti al Post:
mondoaparte2007
mondoaparte2007 il 31/12/08 alle 16:26 via WEB
auspico un mondo in cui ci siano meno "falsi bisogni" e dove sia necessario meno lavoro per produrre beni di consumo artificiali ed inutili con spreco di energie risorse e vita.In questo mondo con le macchine che liberano l'uomo dal lavoro si dovrebbe lavorare tutti e poco per avere quanto serve e quanto basta e disporre del tempo per sé,di tempo libero:ma quanti saprebbero poi che farsene e come impiegare in modo utile e gratificante il loro tempo libero? Ma anche questo rientra nell'utopia,perchè non ci sono "poteri buoni" Un saluto e buon anno.valter
 
solonelcielo
solonelcielo il 03/03/09 alle 17:32 via WEB
Cara mia, ho scoperto che liberare le nostre anime non è facile. Fino a che saremo bombardati dai media crederemo che tutto ciò che ci propinano sia vero, giusto e desiderabile. Pochi ce la fanno lo stesso. Ma se quei pochi si dessero da fare per aiutare gli altri a liberarsene, allora può darsi che diventino tanti. E liberarsene non vuol dire solo inteirormente, ma anche fisicamente. Più o meno tutti siamo d'accordo che la pubblicità ci ha rotto le scatole, che la tv è squallida, che ci sono troppi pochi ricchi troppo ricchi e troppi poveri troppo poveri, ecc.... Allora, cominciamo a reaire. Per esempio cominciamo a tirar fuori un progetto di legge popolare che mette un limite massimo alle ore (direi minuti) di pubblicità al giorno), un altro che mette un tetto agli stipendi dei dirigenti, un altro che mette un tetto agli utili di una società, un altor ancora che mette un limite alle speculazioni finanziarie... Già con questi pochi suggerimenti ci sarebbe la rivoluzione... Chi ci stà?
Vedo che hai tolto i precedenti commenti e post, cosa è successo?
Un saluto
 
solonelcielo
solonelcielo il 09/10/09 alle 11:03 via WEB
Hai la casella piena, e quindi ti rispondo quì.
Mi sento come te. Uguale uguale. Tranne che per una cosa: rompo le scatole a tutti, parenti, amici, barista e bloggers, su come dovremmo essere, su come dovrebe essere la nostra società, sui veri mali di questa epoca, e di quelli radicati nelle nostre tradizioni. Almeno mi sento meno staccato dall'anima! :-) Stò per iniziare una serie di post, dove evidenzio questo malessere profondo, vorrei far capire che siamo in una società sbagliata sin dalle fondamenta, che dobbiamo darci una svegliata tutti quanti, e smetterla di seguire i politici, ma coninciare a fare da noi. Mi sono stufato di lamentarmi e sentire lamentele. Ho voglia di fare qualcosa, e se ci spremiamo tutti insieme, dalla disperazione qualcosa verrà fuori. Basta crederci. Sono in tanti che hanno iniziative del genere, e dobbiamo essere sempre di più. Un caro saluto.
 
InsiemeSullaTerra
InsiemeSullaTerra il 29/05/10 alle 15:57 via WEB
Ciao. Hai la casella piena (come al solito) quindi ti copio il messaggio quì:

Cari ragazzi, ce l'ho fatta! Potete trovare la lista riunificata dei principali problemi nei nuovi post:
"Evidenziare i principali problemi sociali attuali. 2. La lista completa" Parti 1, 2, 3 e 4. A partire dal post n. 5.
Dateci una occhiata, e datemi un parere a caldo, che poi si comincia sul serio... ;-)
Buona lettura! ;-)
Silvio Perroni
 
endchurch
endchurch il 03/06/11 alle 12:39 via WEB
Ottimo!!!...è quello che penso io...se uno studia una vita non può poi fare il primo lavoro che gli passa il convento,ma dato che esistono le specializzazioni professionali, deve fare cio' per cui prova passione.. ovviamente, nel mondo moderno, non è tanto premiata questa scelta di vita, ma non bisogna demordere mai..bisogna far vedere di che fibra si è fatti pur di portar a termine il nostro dovere..!!!..Brava, bel post, i miei complimenti
 
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