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Da un racconto.......

Post n°1 pubblicato il 13 Giugno 2007 da crystaltears69

“Piccola mia, tu sei già in trappola. L’uomo a cui appartieni ti ha condotto per questo sentiero senza ritorno. Come vedi la tua fiducia è stata mal riposta. Nessuno verrà a sollevarti dalle tue paure né ti scalderà e proteggerà più dalle crude amarezze della vita. Sei sola ora.

Smettila di insistere e non contraddirmi! Non serve! Il tuo cuore ha già tutte le risposte.”

“Taci”- tuonava cosi una antica quercia maestosa che dispensava tutt’intorno un profumo rassicurante, innalzando al cielo forti braccia tese in un’umile ed estatica preghiera. Il bosco tacque.

 “Hai parlato con lingua doppia; ad animarti è una volontà perversa e distorta”. “Spesso la verità si nasconde ; occorre avere occhi per vederla nella sua interezza. Non sempre la tempesta distrugge ed annienta, a volte purifica e crea un terreno fertile per una rinascita.

Perché un seme germogli trasformandosi in un essere rigoglioso occorrerà certamente terra buona, ma soprattutto che la sua forza vitale lo porti a superarsi e ad evolversi sacrificando il primo involucro.

Potresti mai immaginare che dietro la perdita di un figlio l’anima possa comprendere che non possiede nulla, nemmeno ciò che definiamo carne della nostra carne?

Ogni essere arriva, vive e riparte nei confini stabiliti del suo tempo, quello utile e necessario per maturare sé stesso in seno alle leggi che regolano l’armonioso scorrere della Vita per poi farne dono agli altri. Questo è il talento che ognuno di noi è chiamato a realizzare.

Due vie conducono ad infrangere quella corteccia dura e rigida che ci impedisce di essere pienamente uniti ala gioia della Creazione: la prima è la sofferenza che nasce dall’ostinarsi in vecchi schemi mentali ed emozionali che non producono più frutti buoni; l’altra è aprire gli occhi e rimanere svegli per fluire nell’oceano dell’esistenza abbandonandosi fiduciosi alle sue onde.

Come il naufrago lotta ciecamente contro i marosi senza speranza alcuna, così noi ci ancoriamo disperatamente al piccolo scoglio delle nostre certezze ;per cogliere il frammento perdiamo la visione del Tutto. 

Guarda invece i gigli del campo! Nella loro infinita bellezza chiedono solo di donare il loro profumo: di essi si occupa il Padre.

Davanti a Lui ogni essere umano, animale o vegetale ha pari dignità ed importanza perché la vita che scorre in ognuno è il miracolo della Sua manifestazione.

Non sentirti abbandonata e torna alla realtà. E’ giunto il tuo tempo”.

 

 
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