A Modo Mio

11 Settembre 2001


 Lo so, sono in anticipo perché mancano ancora dei giorni 10 giorni. Non ho mai fatto un post per commemorare questa giornata, una tra le varie pagine orrende della storia.Ho sempre inserito immagini che  immortalavano le due torri trafitte dadue aerei con la classica frase sotto: "Per non dimenticare".Oggi invece voglio dedicare due parole in più.Lo faccio perché ho avuto un incubo, mi vedevo dentro una di quelle torri epoi perché ricordare questa giornata solo l'11 Settembre? ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::Tra tante immagini terrificanti, ho scelto questa, secondo me quella che più rappresenta l'11 settembre di 23 anni fa,  un atto di assoluta malvagità deliberata ha strappato via migliaia di vite innocenti.
In questi anni migliaia di bambini sono cresciuti senza genitori.Migliaia di genitori senza più i loro figli.Mariti e mogli hanno dovuto andare avanti senza i loro partner al loro fianco.Uomini e donne hanno perso i loro fratelli, le loro sorelle. Le loro amiche i loro amici.In questa immagine c’è tutto il dolore, tutto il terrore.In questa immagine c'è il batticuore, c'è il silenzio gelido,la decisione di scegliere la morte:  morire tra le fiamme oppuredi gettarsi giù nel vuoto.Sono le immagini che il resto del mondo restò ammutolito, incredulo, atterrito, preso dal panico davanti alla diretta TV!Non abbiamo nessuna immagine dei passeggeri su  quei voli, possiamo solo immaginare.::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Quando arriviamo a questa data è come avere di nuovo davanti agli occhi quelle immagini, gente che cadeva giù come fossero stracci.È come sentire nelle orecchie le grida di tutti quei poveri disperati.La sensazione di annusare quel denso fumo nero.Il dolore per tutti quei corpi a terra.L'angoscia per quei corpi che non sono mai stati trovati. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: E poi ovviamente penso a loro, ai pompieri e ai soccorritori.A due veri eroi Frank De Martini (architetto) ePablo Ortiz.( ispettore alle costruzioni.)Due uomini che quella mattina erano nella torre Nord, all'88esimo piano, uomini che non sono più scesi.Dopo aver salvato la vita a 77 persone, non sonoriusciti a salvare  la loro.Chi quel giorno lì era dentro ed è sopravvissuto, sono certache non sarà più la stessa persona prima della tragedia.Non voglio certo fare la telecronaca di quel giorno, internet èpiena di documenti e video.Non sono nemmeno alla ricerca della verità, perché quella non si saprà mai.Quando l'odio porta al male e il male porta alla morte.L'umanità ha sempre ucciso tra folli atrocità, ma quei dolori non sono mai stati seppelliti  insieme ai corpi, il dolore  è ancora qui a volar lievemente nel vento,  ricordarci ciò che è stato ciò che l'uomo è riuscito a fare. La distruzione della vita e della dignità umana.    :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Adesso ci sono due vasche che hanno sostituito le fondamenta di quelle torri,con due enormi cascate artificiali di nove metri ricostruite nell’esatto perimetro delle torri gemelle.
Qui al memoriale arriva tanta gente, i parenti accarezzano nomi dei loro cari incisi nei pannelli di bronzo che coronano le due vasche, infilando  nelle lettere incise qualche bandierina a stelle e strisce e molti fiori.::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Un particolare di questa tragedia mi è rimasto molto impresso: tutto intorno al Memorial Plaza sono stati piantati alberi di quercia bianca, tranne uno, lui che è sopravvissuto al crollo e posto lì come simbolo di sopravvivenza e resistenza. È un pero che da un tronco segnato dalle ferite è riuscito a far germogliare di nuovo la vita.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: La storia dell'unico albero sopravvissuto.Dopo il crollo delle torri gemelle era rimasto schiacciato dalle macerie.I volontari e i vigili che ripulirono Ground Zero, il sito dove sorgevano le torri,lo trovarono solo un mese dopo, scavando tra la ferraglia ed il cemento che ancora riempivano la piazza. L'albero era in parte carbonizzato, aveva un solo ramo ancora in vita, mentre gli altri erano spezzati, ma da quell'unico ramo vitale spuntavano  delle foglioline appena nate.Era il segno che l'albero stava lottando con tutte le sue forze per continuare a vivere.Nonostante le pochissime possibilità che sopravvivesse ancora a lungo, l'albero fu  trasportato e curato al parco Van Cortland Park nel Bronx.Contro ogni previsione, nella primavera 2002  l'albero sopravvissuto era di nuovo in fiore.I suoi rami ospitavano anche il nido che una colomba aveva costruito per i suoi piccoli.Nel 2010, ormai guarito è stato trasportato e trapiantato al National 9/11 Memorial Plaza conosciuto come  Survivor Tree e si trova vicino alle fontane costruite dentro le fondamenta delle torri.Ha ancora tutte le sue ferite, dove si possono notare i segni delle bruciature e i buchi causati dai rami spezzati violentemente, ma continua a vivere grazie al lavoro di  una comunità che non si è mai arresa di fronte al dolore.Ogni anno i semi dell'albero sopravvissuto vengono donati alle città che hanno subito attacchi terroristici. Di questi piccoli alberelli, sparsi in tutto il mondo, uno si trova in Italia a Bologna.Un albero simbolo di forza!::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Ci sono state molte teorie sul complotto dell’attentato, ma di questo non mi sento di parlarne, quello che so è che con alcune di queste  mi hanno generato dei seri dubbi.