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L'amore di Dio

Ricorda che per quanto tu possa avere commesso i più gravi peccati, Gesù è sempre pronto a perdonarti. Non esiste peccato che Dio non perdoni. Coraggio! Gli occhi di Dio, sono sempre fissi su di te, perchè ti ama. Vivi nella gioia, poichè Dio veglia su di te.

 

 

« Basta col male gratuitoUN GRANDE UOMO E UN GRAN... »

«Il matrimonio è da abolire», hanno detto per anni gli attivisti gay. Perché ora vogliono sposarsi?Leggi di Più: Matrimonio gay

Post n°111 pubblicato il 08 Febbraio 2013 da teologo76






«La completa rivoluzione sessuale delle persone non può esistere
 a meno che le istituzioni sociali non siano abolite», era uno degli
 slogan del movimento per i diritti omosessuali che si organizzò
 sfilando per la prima volta nel 1969 a New York.
 «Il matrimonio è un’istituzione malata e oppressiva», recita
 un manifesto gay pubblicato nel 1970. «Siamo uomini e
 donne che, sin dal tempo dei nostri primi ricordi, ci siamo
 ribellati alla struttura del ruolo dei sessi e a quella del
 nucleo familiare», scrive nel 1972 Martha Shelley, una delle
 attiviste lesbiche più note di quegli anni.

CAMBIO DI STRATEGIA? Perché lo stesso
 movimento sembra aver tradito i suoi scopi?
 A chiederselo, a ridosso del voto inglese,
 è Brendan O’Neill, editorialista del quotidiano
 inglese The Telegraph. Scrive il giornalista:
 «Il movimento gay, nel passare dal disgusto
 per il matrimonio al desiderio di viverlo (…)
 ha avuto un mutamento senza precedenti
 anche per la politica radicale moderna».
 Prima gli attivisti omosessuali chiedevano
 allo Stato di essere lasciati in pace,
 rivendicavano autonomia, sottolinea l’editorialista,
 «affinché la morale della maggioranza uscisse
 dalle loro vite e permettesse loro di fare
 tutto ciò che volevano». Ora chiedono di entrare
 «nelle loro esistenze e di dare la benedizione al
loro stile di vita e alle loro relazioni, perché
dica a tutti gli effetti: “Il tuo modo di vivere
 è valido. Lo accettiamo”». Perché si passa
 dall’«autonomia all’omologazione»? Si chiede
 il giornalista. Che la richiesta in fondo sia la
 stessa travestita dalla parola matrimonio?
Che il cambiamento sia solo strategico?
 E si usino mezzi migliori per ottenere lo stesso obiettivo?
Fa riflettere, continua O’Neill, il fatto che «persino
 il principale nucleo di rivoluzionari, nominato “Stonewall”
 dopo la marcia di New York del 1969, stia ora usando
 tutte le sue energie nel combattere per il diritto
di entrare in una istituzione che i suoi stessi
membri volevano distruggere». 

Articolo tratto da " Tempi "

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Una candela per le anime del purgatorio. Le anime del purgatorio, traggono molto sollievo dall'ardere di una candela benedetta, in quanto costituisce per loro una sorte di luce in mezzo alle tenebre in cui si trovano, prima di andare in cielo ove vi è luce che è Dio stesso.

 

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