TERAPIA D'ARTE

Dopo la "c'èna pizza" che ha salutato il 2013, come si conviene, ecco il messaggio del Presidente di fine danno, per il 2014


Venerdì 27 dicembre, ore 20, presso il ristorante - pizzeria: il cigno, in corso Torino 153, Sommariva Bosco, 1 km in direzione di Carmagnola, abili e disabili di Terapia d'arte, amici e simpatizzanti invitati a condividere il desco, non solo non si sono perduti... tranne uno, ma hanno dato vita a una simpatica tavolata dove non sono mancati i soliti spunti di un'allegra brigata di persone che sanno scherzare anche sulle proprie disgrazie, senza troppo protestare... Grazie e... tutti al 2014! Auspicando un impegno per consolidare i risultati raggiunti in questi anni e, nuove iniziative che possano dare ancora maggior senso alla nostra associazione. Una storia nata nel 2008, con obiettivi nobili di uguaglianza e di appartenenza, molteplici e diversificati,  immaginando un ampio raggio di azione in un contesto socio-culturale che sicuramente ha bisogno di noi! Che il 2014 sia un anno di serenità e soprattutto: di buone idee! Di proposte artisticamente sorprendenti, di fiducia e di unità. Solo così potremo diffondere un messaggio positivo, un faro per tutti coloro che lottano contro ai problemi che la vita ci impone. Arte, fotografia, letteratura, musica, canto, e naturalmente: convegni sulla disabilità e sulla prevenzione stradale sono obiettivi che sarebbe bene rendere sempre più operativi, perché anche questo è quello che la società ci chiede e che ha apprezzato fino adesso.Durante quest'anno abbiamo fatto buone cose, ma in alcuni momenti, abbiamo smarrito abilità già raggiunte e un certo smalto, mentre in altri casi siamo stati decisamente incisivi. Ormai ci conosciamo, sappiamo improvvisare... andare a ruota libera... almeno lei!La seduzione di raccontare soprattutto le nostre storie di vita, di emarginazione camuffata da distratti aiuti socio assistenziali, e di difficoltà quotidiane, è forte. Sono storie vere, ma dobbiamo adoperarle con leggerezza, alla gente "normale" certe storie troppo marcate, fanno male. I nostri messaggi sono diretti soprattutto all'esterno del mondo della disabilità. Le persone che vengono a vedere i nostri spettacoli, non sempre sono pronte a troppa sofferenza dichiarata. È nostro compito rendere il messaggio morbido e farci apprezzare soprattutto per i nostri valori artistici, per la nostra capacità di coinvolgere, di stupire, di far ridere e pensare senza crear disagio, altrimenti sarà tutto più difficile.Abbiamo bisogno di farci sentire, ma occorre sempre lungimiranza. Il rischio è di allontanarsi da quei motivi che ci hanno visti nascere e trasmettere principalmente emozioni personali. Allontanarci dalla disabilità e penetrare nell'appartenenza è il miglior messaggio che possiamo portare. È difficile, ma lo sappiamo fare...Il futuro e le sue scelte dipendono prima di tutto dalla nostra salute che, con il passare del tempo, per esempio nel mio caso, certamente non migliora, ma anche dalla chiarezza dei nostri obiettivi. Le opportunità non mancano per farci sentire, per farci apprezzare, è nostro compito scegliere il livello delle nostre aspirazioni, delle nostre legittime ambizioni. È questa la strada per mostrare a noi stessi prima di ogni altro, che le capacità residue della disabilità vanno oltre le barriere mentali della società. Terapia d'arte è un porto al quale si approda per poi salpare verso delle mete che, più si riveleranno importanti, più avranno reso un servizio alle nostre problematiche e a quelle di tanti altri ragazzi che vedranno in noi un esempio da seguire. La tentazione di restare chiusi, al riparo del porto, in certi casi è comprensibile. Personalmente credo che, questa avventura che è la vita, debba invitarci a trascinarci fuori, a stupirci di noi stessi, prima ancora di stupire gli altri! So che a volte posso sembrare esigente; non è così, è che provengo da un percorso  che mi ha visto più volte ricoprire un ruolo professionale. È un sistema legato alla visione dell'insieme delle cose. Funziona anche nel divertimento, ci vuole sempre un po' di buona organizzazione anche per quello, soprattutto quando si è in tanti, ancora di più quando si fanno delle cose che sono molto belle, ma anche importanti, non dobbiamo aver paura di non farcela, quasi mai!Abbiamo ancora molte porte aperte, altre da scoprire, dobbiamo scegliere quali imboccare. Per me andrà bene qualsiasi scelta, vi voglio molto bene, siamo tutti delle brave persone, c'è un grosso potenziale perché uniti e con le idee chiare, siamo piuttosto in... gamba!Ancora grazie a tutti!Il presidenteCarlo mariano Sartoris