TERAPIA D'ARTE

Progetto all'Unità Spinale di Torino. Argomento: l'arte del teatro voce della realtà nell'universo della disabilità


23 settembre, incontro ore 14. presso l'Unità spinale di Torino, via Zuretti, 29 per organizzare incontro con data da stabilire sul reinserimento domiciliare e su come l'arte dello spettacolo, e non solo, rappresenta un'occasione di impegno attivo nel sociale, di divertimento e di socializzazione. Il programma del pomeriggio di presentazione che verrà presentato nella data da stabilire, che verrà comunicata per tempo èIntroduzione del vicepresidente del coordinamento paratetraplegici di Torino Piergiorgio Maggiorotti,  breve spiegazione sul valore dell'arte come elemento espressivo per un reinserimento nella famiglia e nella società dopo il periodo di riabilitazione in ospedale, da parte di Carlo mariano Sartoris presidente dell'associazione terapia d'arte e primo artefice dei progetti teatrali dedicati al reinserimento.Subito dopo: proiezione di alcuni spezzoni di commedia intervallati da commenti e spiegazione sulla composizione dei testi, e il ruolo dei vari personaggi che si alternano sulla scena, in riferimento agli obiettivi contenuti nello svolgimento della storia e dedicati al più importante interlocutore: il pubblico. Al termine: considerazioni di Maria Vittoria Actis, primario della Città della salute di Torino, dibattito con il pubblico e con la stampa. Sono invitati oltre che gli operatori dell'ospedale, i pazienti a carico e quelli dimessi, familiari e amici, e anche tutti gli artisti e quanti hanno partecipato al percorso teatrale, letterario e pittorico di terapiadarte, con la facoltà di intervenire a portare qualsiasi valenza della loro esperienza anche se fosse soltanto marginale. Lo scopo primario di questo incontro, proposto e prontamente accettato con entusiasmo dal direttivo dell'ospedale, è figlio primogenito dello spirito di solidarietà e di appartenenza che ha dato origine a terapiadarte. L'esperienza della durezza di uno stacco repentino dalla normalità della vita, e poi alcune carenze della metodologia del reinserimento familiare hanno ispirato il principio fondatore dell'associazione: quello di rappresentare un esempio di reinserimento propositivo nel collettivo, una concreta speranza di poter ancora recitare da protagonisti una parte importante nel mestiere del vivere anche dopo l'esperienza dell'ospedale e il duro incontro con la paralisi che, molte volte, spezza e piega le speranze nel futuro. Questo è un momento di valutazione e di confrontoil presidente Carlo mariano Sartoris