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Cellule staminali e metodi di trattamento

Post n°18 pubblicato il 28 Novembre 2010 da mazzoleni54
 
Foto di mazzoleni54

Cellule staminali e metodi di trattamento

Cellule staminali adulte
Sono tre le “fonti” da cui Beike preleva le cellule staminali: sangue del cordone ombelicale, cordone ombelicale, midollo osseo autologo. Dopo aver esaminato tutte le informazioni mediche del paziente, i dottori del nostro dipartimento medico consiglieranno da quale fonte prelevare le cellule staminali per il trapianto. In alcuni casi, i protocolli di alcuni pazienti possono prevedere l'utilizzo di più di un tipo di cellule staminali.

Cellule staminali ottenute da Sangue del Cordone Ombelicale (UCB, Umbilical Cord Blood stem cells)
Per molti disturbi, come Atrofia Muscolare Spinale, Atassia, e malformazioni del Nervo Ottico, i protocolli di Beike prevedono l’utilizzo di cellule staminali derivate da sangue del cordone ombelicale (da ora in poi, le chiameremo cellule staminali UCB). Le nostre iniezioni di cellule staminali UCB sono costituite da una soluzione contenente tre sottospecie di cellule staminali, ovvero cellule staminali ematopoietiche, cellule progenitrici endoteliali e cellule staminali mesenchimali. Come è stato dimostrato da numerosi studi, le cellule staminali ematopoietiche e le cellule staminali progenitrici endoteliali sono responsabili della formazione dei tessuti del corpo. Le cellule staminali mesenchimali, invece, stimolano la crescita dei condrociti (un tipo di cellula fondamentale per il rinnovamento dei tessuti, in particolare della cartilagine), delle cellule epatiche, delle cellule renali e dei neuroni, e sono molto utili a contrastare disturbi vascolari nelle aree del cervello, oculari, e in tutto il corpo compresi cuore, rene e pancreas. Tuttavia, a seguito degli studi fin’ora condotti sulle cellule staminali, si ritiene che i benefici riscontrati dai pazienti siano da attribuire ai fattori di crescita rilasciati dalle cellule staminali una volta somministrate.


Cellule Staminali Mesenchimali del Cordone Ombelicale (UC-MSC, Umbilical Cord Mesenchymal Stem Cells)
Sulla base di recenti pubblicazioni scientifiche e della nostra esperienza, i protocolli Beike prevedono l’impiego di cellule staminali mesenchimali del cordone ombelicale (d’ora in poi, UC-MSC) sotto determinate condizioni per le quali si ritenga appropriato il loro utilizzo. Queste iniezioni contengono una percentuale maggiore di cellule staminali mesenchimali rispetto alle iniezioni di UCB e si avvicinano molto alla composizione delle colture di cellule prelevate dal midollo osseo dei pazienti. Tutti i pazienti affetti da Sclerosi Multipla e SCI (Lesioni Spinali) ricevono questo tipo di iniezione in quanto queste cellule non solo producono importanti fattori di crescita e possono differenziarsi nei tipi cellulari desiderati, ma possono anche contribuire a regolare il sistema immunitario, riducendo infiammazioni, cicatrici, e apoptosi cellulare.


Cellule Staminali ottenute dal Midollo Osseo (BM, Bone Marrow Stem Cells)
Per alcune patologie, quali Lesioni Spinali, Paralisi Cerebrale, Traumi Cerebrali, Piede Diabetico, Necrosi della Testa del Femore e malattie cardiache, i medici possono utilizzare cellule staminali ottenute dal midollo osseo del paziente stesso (a seconda delle condizioni individuali del paziente). Le cellule staminali vengono prelevate dal midollo osseo che viene asportato dal paziente e, a seconda del tipo di midollo, si possono preparare una o due iniezioni separate. Queste iniezioni contengono inoltre un'alta concentrazione di cellule staminali mesenchimali e sicuramente le cellule staminali ottenute dal midollo osseo costituiscono una valida opzione per coloro che intendono utilizzare soltanto le proprie cellule staminali.


Metodi di Trattamento
Iniezione per via endovenosa (EV)
L’iniezione di cellule per via endovenosa (EV) è un metodo molto semplice che dovrebbe già essere noto alla maggior parte dei pazienti. Una sottile cannula con un catatere in punta viene inserito nella vena del paziente. Una volta che la cannula è posizionata in modo corretto, l’ago viene sfilato e il catetere di plastica flessibile viene lasciato nella vena con il tubicino attaccato. La soluzione di cellule staminali disciolte nel siero del sangue del cordone viene somministrata attraverso EV (previa valutazione da parte del personale medico, il desametasone può essere somministrato anticipatamente per evitare potenziali reazioni allergiche). In genere non è necessario l’impiego di sedativi per questa procedura. L'intero processo di iniezione EV richiede meno di 45 minuti.

Puntura Lombare
La puntura lombare (LP) è comunemente indicata col nome di Rachicentesi. Si tratta di una procedura utilizzata per accedere al liquido cefalorachidiano e al midollo spinale e contribuisce a fornire cellule staminali direttamente nel liquido cerebro-spinale, baipassando la barriera emato-encefalica. I nostri medici ritengono che questo sia il metodo meno invasivo per la somministrazione di cellule staminali direttamente nel sistema nervoso centrale. Il fluido cefalorachidiano (CSF) è utilizzato dal corpo per proteggere il cervello e il midollo spinale, limitando la possibilità di lesioni a queste aree. Il corpo produce costantemente CSF e quindi qualsiasi liquido che venga asportato viene poi reintegrato entro un paio d'ore.

Iniezioni locali
Le iniezioni locali possono essere utilizzate per trattare una grande varietà di casi. Tra questi si annoverano: lesioni al midollo spinale, neuropatia periferica, piede diabetico e distrofia muscolare. Per le iniezioni locali, le cellule staminali ottenute dal midollo osseo o dal sangue del cordone ombelicale vengono somministrate con una serie di più iniezioni, alcune direttamente nell’area lesa e altre nella zona circostante.

Iniezione intravascolare Interventistica
L’iniezione intravascolare interventistica può essere applicata per il trattamento di alcune malattie cerebrovascolari e cardiovascolari, nonchè malattie vascolari periferiche, come l'ictus, le malattie ischemiche e la necrosi della testa del femore. Le cellule staminali trapiantate sono iniettate direttamente nelle aree danneggiate.

www.beike.ch

 
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BEIKE SOLO IN CINA PER EVITARE RAGGIRI E SPECULAZIONI

Post n°17 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da mazzoleni54
 
Foto di mazzoleni54

BEIKE SOLO IN CINA PER EVITARE RAGGIRI E SPECULAZIONI

Comunichiamo che attualmente la Shenzhen Beike Biotechnology non ha alcun rappresentante ufficiale né uffici in Thailandia e qualsiasi azienda o organizzazione che afferma di rappresentarci direttamente o che è autorizzata a rappresentarci sta fornendo informazioni false.
Per questa ragione informiamo tutti gli interessati che la Beike Europe – Cellule staminali – da settembre ha cessato ogni collaborazione con gli ospedali in Thailandia. Offerte di trattamenti in questa Nazione sono manovre speculative di individui e pseudo Associazioni senza scrupoli.
Non fidatevi quindi di proposte di trattamenti perchè ci sono persone che propongono cure in Thailandia sotto il nome Beike a prezzi di 10-15000 eur più alti e senza rispettare i protocolli stabiliti dai ricercatori e dagli staff clinici della nostra Azienda.
Le cellule staminali proposte da queste organizzazioni non rispondono infatti ai criteri di garanzia della Beike le cui staminali sono sottoposte ad un triplo controllo rispettando i criteri dell’AABB (American Association of Blood Banks) e per cui l’Azienda ha ottenuto recentemente il Certificato ISO internazionale, tanto è vero che su ca. 8000 pazienti trattati non si è riscontrato a tutt’oggi alcun problema.
Beike Europe esprime preoccupazione per le possibili conseguenze a danno dei pazienti, oltre che naturalmente per il relativo danno d’immagine, che subirebbero sia l’azienda che i trattamenti con le cellule staminali in genere.
Da parte nostra riteniamo importante incoraggiare la corretta informazione sulle possibilità di curarsi all’estero, tuttavia la confusione che si crea con i viaggi foraggiati da sostenitori verso centri non d’eccellenza, che spesso celano vere e proprie speculazioni sulla pelle di poveri ammalati con proposte anche di associazioni italiane di terapie combinate (che spesso sono praticabili anche in Italia a carico delle ASL), sta portando a giri di vite da parte dei CRR di tutta Italia.
Attraverso il presente comunicato si vogliono mettere in guardia tutti gli interessati affinchè valutino attentamente le proposte sottolineando che Beike Europe è l’unica struttura ufficiale di rappresentanza della Shenzhen Beike Bioechnology Co. Ltd. in Europa.
Nell’occasione informiamo nuovamente sui risultati degli ultimi due studi pubblicati in merito al Lupus eritematoso sistemico (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/art.27548/abstract) che dimostra come il trapianto di cellule staminali mesenchimali da cordone ombelicale (UC-TCMS) può migliorare i sintomi e i valori biochimici nei pazienti affetti da questa malattia, e sulla sicurezza delle nostre staminali (http://bit.ly/cBNBYt) che conferma come gli effetti vissuti dai nostri pazienti siano coerenti con le prevedibili reazioni di routine per le Intravenose e per le Iniezioni lombari.

Lugano, Shenzhen – settembre 2010

Ufficio stampa Beike – pressoffice@beike.ch

Beike Bioechnology Co. Ltd., Shenzhen

 
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TRATTAMENTI CELLULE STAMINALI BEIKE SOLO IN CINA CON SENSIBILE RIDUZIONE DEI COSTI

Post n°16 pubblicato il 26 Settembre 2010 da mazzoleni54
 
Foto di mazzoleni54

TRATTAMENTI CELLULE STAMINALI BEIKE SOLO IN CINA CON SENSIBILE RIDUZIONE DEI COSTI

Informiamo tutti gli interessati che la Beike - Cellule staminali - da settembre non opera più in Thailandia. Offerte di trattamenti in questa Nazione sono truffe speculative di individui e pseudo Associazioni senzascrupoli.Non fidatevi perchè ci sono persone che propongono cure in Thailandia sotto il nome Beike a prezzi di 10-15000 eur più alti e senza rispettare i protocolli stabiliti dai ricercatori della Beike

Se fino a qualche mese fa il nome dell'Azienda di Biotecnologia BEIKE  rappresentava un nome dal quale tenersi lontani - qualche volta addirittura associato a presunte truffe - ora che è stata resa pubblica la lista delle pubblicazioni scientifiche relative all'applicazione clinica delle cellule staminali da essa usate, viene aggiornata la lista delle pubblicazioni scientifiche e sono stati ridotti i costi, il suo nome viene utilizzato da associazioni di malati e altri centri per reclutare pazienti con proposte di trattamenti che nulla hanno a che fare con la Beike Biotech, utilizzando impropriamente il nome dell'Azienda, i suoi materiali informativi, i formulari e le testimonianze originali, di proprietà esclusiva della Beike .

Le cellule staminali proposte da queste organizzazioni non rispondono ai criteri di garanzia della Beike le cui staminali sono sottoposte ad un triplo controllo rispettando i criteri dell'AABB (American Association of Blood Banks) e l’Azienda ha ottenuto recentemente il Certificato ISO internazionale, tanto è vero che su ca. 8000 pazienti trattati non si è riscontrato a tutt'oggi alcun problema.

Beike Europe esprime preoccupazione per le possibili conseguenze a danno dei pazienti, oltre che naturalmente per il relativo danno d'immagine che subirebbero sia l'azienda che i trattamenti con le cellule staminali in genere.

Da parte nostra riteniamo che bisogna incoraggiare la corretta informazione sulle possibilità di curarsi all'estero, tuttavia la confusione che si crea con i viaggi foraggiati da sostenitori verso centri non d'eccellenza, che spesso celano vere e proprie truffe sulla pelle di poveri ammalati, sta portando a giri di vite da parte dei CRR di tutta Italia.

Attraverso il presente comunicato si vogliono mettere in guardia tutti gli interessati affinchè valutino attentamente le proposte sottolineando che Beike Europe è l'unica struttura ufficiale di rappresentanza della Shenzhen Beike Biotechnology Co. Ltd. in Europa.

Lugano, Shenzhen - settembre 2010

Ufficio stampa Beike – pressoffice@beike.ch

 
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Cellule staminali: dibattiti e testimonianze

Post n°15 pubblicato il 05 Settembre 2010 da mazzoleni54
 

Cellule staminali: dibattiti e testimonianze

Cellule staminali: dibattiti e testimonianze

Negli ultimi mesi il dibattito mediatico sui trattamenti a base di cellule staminali praticati all’estero ha assunto toni polemici e fuorvianti che hanno contribuito ad alimentare la disinformazione.
 
In seguito ad un’inchiesta del Corriere della Sera pubblicata il 1 febbraio e ad un Servizio de Le Iene andato in onda il 26 febbraio si sono scatenate reazione inconsulte che appaiono più pilotate da interessi che tese a fornire chiarimenti e spunti di dibattito.
 
Mi manda RAI 3 ha risposto a suo modo ed in seguito vi è stato un vero e proprio stillicidio di articoli diffamatori e tendenziosi diffusi da giornalisti legati emotivamente ad Associazioni varie che si occupano di finanziare la ricerca in Italia.
 
Esperti del campo hanno poi contribuito sparando posizioni nel mucchio con affermazioni a volte contraddittorie che hanno contribuito ad aumentare la confusione.
 
Il nodo del dibattito è legato da un lato alle testimonianze dirette dei pazienti e dall’altro al settore delle pubblicazioni scientifiche.
 
Nella seconda questione va sottolineato da un lato come le cellule staminali non siano un farmaco, e quindi la ricerca debba seguire un filone diverso con criteri in gran parte ancora da stabilire, e dall’altro come queste ultime, che sono il mezzo attraverso cui viene divulgata la scienza medica a volte contengono “poca scienza”. Negli ultimi anni sono state criticate per aver pubblicato degli studi scientificamente deboli, in quanto le loro conclusioni non erano supportate da un metodo e dai dati, ed erano irrilevanti per i medici, e in definitiva per i pazienti.

Secondo l’ex direttore del BMJ, è da rivedere il sistema di certificazione della peer review - la cosiddetta “revisione dei pari” - ovvero la richiesta ai “pari” degli autori degli studi scientifici di rivederli criticamente prima della pubblicazione - è un processo da riformare, in quanto “fa acqua da tutte le parti”. Lo ha dimostrato, ad esempio, lo stesso British Medical Journal, che ha dedicato all’argomento ben 5 congressi internazionali. Spesso i revisori non si accorgono degli errori presenti nelle ricerche. Da un recente studio condotto su 300 di essi, ai quali era stato sottoposto un testo di 600 parole contenente 8 errori, è emerso infatti che nessuno è stato in grado di individuarne più di cinque, che il 20% non ne ha riconosciuto addirittura nessuno, e in media ne sono stati individuati soltanto due. Eppure gli editori continuano ad essere convinti che abbiano un valore inestimabile.
 
Sulla questione delle interviste ai pazienti vengono per lo più usate a scopo scandalistico alcune testimonianze critiche e ci si rifiuta di considerare le decine e decine di testimonianze positive criticandone la validità e proponendo così di fatto due misure diverse per la stessa questione.
 
Pubblichiamo volentieri di seguito, per obiettività informativa, l’intervista rilasciata da Barbara Boscolo specificando chiaramente che la stessa VIENE DIFFUSA AL SOLO FINE INFORMATIVO E NON VUOLE CONVINCERE NESSUNO A PROVARE NE AD ABBANDONARE LA TERAPIA CONVENZIONALE.
 
Barbara Boscolo nel 2007 ha fatto un trapianto di cellule staminali, oggi, a distanza di quasi 2 anni, vuole raccontare la sua storia, ma ci tiene a dire che il suo gesto non vuole condizionare la scelta di nessuno

Cosa pensi delle cellule staminali e dei viaggi che qualcuno fa?
Ti rispondo con una frase che sento sempre dal mio neurologo: "le staminali sono il nostro futuro" e io aggiungo "perchè non farle diventare il nostro presente?". Questo è lo scopo dei viaggi che qualcuno fa, me compresa!

Quando hai preso questa decisione chi ti ha appoggiato?
Nel 2007, precisamente sono partita in agosto insieme a mio marito. Ho preso questa decisione in quanto stanca di iniettarmi ogni giorno un immunomodulante (il Copolimero1) senza nessun risultato se non quello di ammalarmi in continuazione...

Avevi ricadute quando facevi il medicinale?
Si, le parestesie (ovvero i formicolii nel corpo) non passavano. In particolare non avevo più tatto, non ti dico, lavorare in cassa era impossibile per me...

Quando ti è stata diagnosticata la patologia?
Nell’ottobre 2004 con una risonanza a Torino proprio in seguito al persistere di questi strani formicolii. Le lesioni erano presenti nell’encefalo e la più vistosa in zona cervicale e parlando poi con il neurologo siamo arrivati alla conclusione che erano abbastanza vecchie in quanto già all’età di 14 anni avevo quei sintomi solo che li riportavano a conseguenze di un incidente stradale.

Cosa hanno pensato i tuoi cari quando hai deciso di partire?
Per fortuna i miei cari mi hanno appoggiata, un po’ meno il neurologo....

Cosa ti ha detto il neurologo?
Lui sosteneva (e sostiene ancora) che dobbiamo aspettare che arrivino qui in Italia senza andare dall’altra parte del mondo senza sapere cosa ci iniettano in realtà.

Dove sei stata?
Sono partita il 30 luglio alla volta della Cina insieme a mio marito.

Cosa hai trovato in Cina? Credi che sia migliore la sanità cinese?
Umanità, tantissima umanità che qui nei nostri ospedali non trovi. Questo nonostante i disagi iniziali per essere in un’altra realtà, in un’altro mondo con altre usanze e soprattutto ho trovato le staminali...!

Hai avuto paura?
Un pochino, soprattutto al primo trapianto, ma la cosa che mi pesava di più era la lontananza dal mio piccolino che avevo lasciato dai nonni.

Ti hanno mai dato la speranza di guarire?
Nessuna garanzia, nessuna promessa: a me la scelta! Nessuno mi ha mai raccontato storie di guarigioni miracolose, ma di miglioramenti e per come sono fatta io se ho una speranza vado anche sulla Luna ma perchè l’ho scelto io. Non faccio niente se non me la sento io.

Credi che siano stati onesti quando ti hanno spiegato i risultati che potevi avere?
Assolutamente si! Se volevano solo vendere non mi sarebbero venuti a dire che purtroppo alcuni non hanno avuto benefici mentre altri si! Di nuovo a me la scelta...

Secondo te potevi correre dei rischi?
Ne ha corsi di più un mio amico che ha preso un virus al San Matteo di Pavia! Mettiamola così: il vero rischio era che cadessi l’aereo...

Ormai sono quasi due anni che sei tornata, come stai?
Mai più avuto ricadute e anche i formicolii non li ho più. Prima li avevo in continuazione e mi avevano detto che era il sintomo neurologico più difficile da battere: inoltre le mie risonanze confermano lo stato d’inattività della malattia! Non vi dico la faccia del mio neurologo....naturalmente non mi ha dato nessuna soddisfazione sulla mia scelta ma è stata una grande soddisfazione per me, una sberla morale a chi non mi ha appoggiata!

Continui il medicinale?
Nooooo!!!! Sono partita principalmente perchè non lo voglio più vedere neanche in fotografia!

Hai fatto risonanze da allora?
Certo, come ti ho detto prima il risultato è lo stesso: malattia inattiva e anche alcune lesioni non me le vedono più! Te le farò avere!

Credi ci sia stata una regressione? E i tuoi medici cosa dicono?
Dal momento che alcune lesioni non me le vedono più e la più vistosa è ridotta, sì lo credo!!! Mutismo assoluto da parte dei medici...

Hai mai avuto un periodo di regressione della patologia prima di partire?
Mai! Stavo solo meglio modificando l’alimentazione: mi sentivo solo più forte ma i sintomi persistevano...

Cosa rispondi quando ti parlano di placebo o autoguarigione?
Sono la prima a credere che lo spirito positivo e l’ottimismo aiutino tanto ma fino a certo punto....semplicemente gli farei vedere le risonanze!

Quali aspettative hai per il futuro?
Che il benessere continui! A partire ci vuole coraggio, non è solo il prendere un aereo...la salute va difesa con le unghie e con i denti ora non in futuro se e quando! Voglio precisare che ho fatto quest’intervista con lo scopo di informare senza convincere nessuno. Io sono la prima a fare qualcosa solo se ma la sento! Mi sono limitata a raccontare la verità di quello che ho vissuto e continuo a vivere.

Hai provato a chiedere un rimborso?

Non ancora, ma sarebbe giusto...purtroppo è assurdo che dobbiamo pagare e andare dall’altra parte del mondo per avere qualcosa che anche l’Italia ci potrebbe offrire se si libera da certe ipocrisie....
Pensa che per me amici e famigliari hanno fatto una colletta....

Conosci qualcuno a cui non ha fatto effetto?
Si, ho sentito che alcuni non avuto grossi benefici anche se si sentono più forti.

Grazie Barbara possiamo pubblicare questa chiacchierata?
Si mi farebbe piacere, del resto come ti ho già detto questa è la mia esperienza! Un abbraccio a tutti allora!

 
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Terapie staminali sicure e all'avanguardia

Post n°14 pubblicato il 23 Agosto 2010 da mazzoleni54
 
Foto di mazzoleni54

Terapie staminali sicure e all'avanguardiaE' possibile curare malattie neurodegenerative gravi come la Sclerosi Multipla, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (più conosciuta come SLA) o l'Atassia di Friedrich, un disturbo associato a problemi di coordinazione nei movimenti? Non ancora completamente. Tuttavia grazie alle cellule staminali è senz'altro possibile migliorare la qualità di vita delle persone che ne soffrono, o quantomeno arrestare la progressione della malattia. E' la notizia diffusa nella conferenza stampa organizzata tempo fa a Milano da BEIKE EUROPE SA che ha presentato la terapia realizzata in Cina: cellule staminali ottenute da sangue prelevato dal cordone ombelicale vengono iniettate nel midollo spinale di pazienti affetti da malattie neurodegenerative, come appunto la SLA. Il trattamento non guarisce totalmente, ma può restituire ai pazienti alcuni movimenti quotidiani, come l'afferrare con sicurezza un bicchiere, pettinarsi con un braccio prima quasi immobile, o riuscire ad alzarsi da una sedia senza aiuto.Non solo: con il passare del tempo i miglioramenti permangono. Il malato resta malato, ma guadagna sostanzialmente nella qualità della vita, come hanno spiegato alcuni pazienti (due italiane e uno svizzero) presenti alla conferenza stampa e che si sono recati in Cina per sottoporsi al trattamento. Le staminali sono cellule indifferenziate, per così dire "vergini", e aventi quindi la possibilità di trasformarsi in cellule specializzate: muscolari, ematiche o cerebrali. Agendo come una sorta di sistema di riparazione del corpo, le staminali possono accellerare i meccanismi biologici per sla riproduzione di altre cellule, e ciò alla sola condizione che la persona ricevente sia in vita.Per il trattamento Beike usa di norma cellule staminali estratte dal cordone ombelicale. Solitamente dopo il parto il cordone ombelicale viene distrutto assieme alla placenta. Nel nostro caso invece dopo aver ottenuto dalla partoriente il consenso alla donazione del cordone ombelicale, si procede ad un primo esame volto ad accertare che la donatrice sia esente da malattie ereditarie o genetiche. Una volta effettuato questo test, immediatamente dopo la nascita un ago viene inserito nel cordone, e si procede così al prelevamento di un quantitativo di sangue compreso fra 80 e 140 ml, che viene immediatamente racchiuso in un recipiente sterile contenente un fattore anticoagulante.Il recipiente viene quindi inviato alla Banca del Sangue, dove il contenuto viene sottoposto a un severo esame: si controllano tanto l'eventuale presenza di malattie contagiose (sifilide, epatite, HTLV, HIV, CMV) quanto l'assenza di contaminazioni da microbi di ogni tipo.Se l'esame risulta negativo e la Banca del Sangue rilascia un attestato di purezza, il sangue passa infine al laboratorio della Beike, situato a Shenzhen. A questo punto, le cellule in esso contenute vengono nuovamente esaminate dal personale di laboratorio: un doppio controllo, quindi, al fine di offrire ai pazienti la massima sicurezza possibile.Infine, le cellule staminali ottenute dal sangue del cordone ombelicale vengono poste in un terreno di coltura che non contiene né prodotti di origine animale né sottoprodotti di alcun tipo. Ogni uno o due giorni il terreno viene cambiato, e le cellule vengono costantemente monitorate: al minimo segno di anormalità o di contaminazione tutta la coltura viene immediatamente distrutta. Il ciclo di crescita richiede dai 7 ai 10 giorni. In questo lasso di tempo è normale che alcune cellule più deboli - e quindi inutili - muoiano, lasciando spazio unicamente allo sviluppo di quelle forti e attive.Terminato il ciclo, si sono ottenute circa dieci milioni di cellule staminali dei tipi CD34 e CD133, che vengono infine prelevate dal terreno di coltura, isolate e trasportate all'ospedale Nan Shan, situato sempre a Shenzhen, a poca distanza dal laboratorio della Beike.Si pensa che ciò possa derivare dal fatto che il sangue del cordone possiede un sistema immunitario ancora non allo stato aggressivo e che pertanto le cellule, solitamente attive in una reazione immunitaria, non sono ancora "educate" ad attaccare il ricevente. Più tecnicamente si può affermare che le cellule staminali provenienti dal sangue del cordone ombelicale presentano il vantaggio di un sistema immunitario ancora di fatto inattivo, unito a quello di un telomero (ovvero della terminazione del cromosoma) ancora relativamente lungo. In altre parole, queste cellule hanno la capacità di trasformarsi nella maggior parte delle cellule di vario tipo presenti nel corpo. Il processo di produzione comprende un metodo per l'estrazione di cellule staminali di tipo CD34, CD133 e mesenchimali. Le cellule del cordone ombelicale così ottenute possono essere immagazzinate e trapiantate successivamente nell'organismo del donatore stesso, di un membro della famiglia o di un destinatario indipendente.La tecnica impiegata in Cina dal dottor Sean Hu ha già permesso la cura di oltre 6000 pazienti. La Beike Biotechnology consapevole che i pazienti possano avere delle legittime preoccupazioni sugli effetti collaterali negativi del trattamento con cellule staminali ha effettuato uno studio su 3097 casi.Le più comuni reazioni al trattamento sono: febbre, mal di testa, dolore alle gambe, diarrea, vomito e reazioni allergiche. Meno del quattro per cento dei pazienti ha accusato uno di questi sintomi. Gli effetti vissuti dai nostri pazienti sono coerenti con le prevedibili reazioni di routine per le Intravenose e per le Iniezioni lombari. Questi dati confermano i precedenti studi su 264 pazienti e permettono a Beike di operare con sicurezza nell'utilizzo delle cellule staminali coltivate nei propri laboratori. Beike Europe (www.beike.it) è inoltre lieta di annunciare che alla casa madre cinese "Beike Biotechnology Co. Ltd.", azienda dibiotecnologia, leader mondiale nelle terapie cellulari, è stata rilasciata la certificazione ISO9001 dalla International Organization for Standardization ( agenzia composta da organismi nazionali di normalizzazione di 159 paesi che promuovono standard qualitativi elevati per tutti processi aziendali). Per informazioni www.beike.it info@beike.ch

 
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