tergiversando

Riflessioni


C'è sempre qualcosa che mi sfugge, qualche dettaglio che non colgo, qualche tessera del puzzle che prima sembrava incastrarsi perfettamente e poi non è "lei", non è quella giusta.Così, spinta da spirito curioso e indomito, continuo a girare con le antenne che cercano di captare i segnali che mi arrivano a tratti, confusi, dispersi via etere e mal recepiti a livello sensoriale  e mentale.Mai niente fu più vero nel voler dividere gli uomini e le donne in due mondi diversi, paralleli e che si guardano l'un l'altro ..solo che noi donne usiamo la lente d'ingrandimento per scandagliare ogni più piccolo dettaglio , giù giù giù, fin nel profondo dell'anima che scaviamo attraversando i loro occhi e il loro cuore....e loro il grandangolo, con estrema (e per noi disarmante) semplicità.Dialogare attraverso internet, leggere i blog altrui, maschili e femminili, me ne ha datoun'ulteriore conferma : siamo davvero due mondi diversi.E se, come donna, conosco le contorte dinamiche mentali del mio lato, sempre come tale spesso spesso fatico a comprendere gli altrui movimenti e per questo amo leggere e cercare di comprendere "chi" ho di fronte, come ragiona, cosa pensa, come si rapporta agli altri e al mondo e , soprattutto , a me.Tra le tante cose che avrei voluto fare nella mia vita, una di queste era studiare psicologia. ... ma non per diventare psicologa, no, no... non mi interessava svolgere quella professione, non mi piaceva l'idea di far pagare qualcuno perchè mi raccontasse i fatti suoi , quando poteva farlo gratis.Quello che mi intrigava era "l'entrare" nella mente, scardinare le difese protettive,ma non per farne un uso negativo, non volevo manovrare nessuno, solo, e sempre, avevo e ho la necessità di comprendere.......anche se in questi lunghi anni di apprendistato , ho anche imparato che a volte non è così fondamentale "capire". La cosa più difficile in assoluto da accettare per me è proprio "l'accettare".Accettare che una persona sia diversa, che non usi il mio "metro lineare" dell'anima, del raziocinio e della mia coscienza, accettare una persona per quella che è , amandone i pro e anche i contro, senza provare quel desiderio infingardo di cambiare chi ho di fronte.E poi cambiare per chi, in nome di cosa?Perchè , in entrambi i sessi, ad un certo punto scatta quell'imput fastidioso che ti spinge a pensare che quella persona potrebbe essere migliore solo se.... ?(che poi non è mai "un solo se"...perchè se si accetta un solo se, ne puoi accettare due..o magari tre... o magari infiniti "solo se")Quanto siamo complicati nella nostra dannata semplicità.