Creato da pal_jazz il 31/03/2010

tergiversando

tessere di puzzle a incastro

 

 

emozioni

Post n°13 pubblicato il 05 Marzo 2012 da pal_jazz
Foto di pal_jazz

..se avessi il potere di spostarmi con uno schioccar di dita e di riavvolgere il tempo, anche solo di poche ore, ecco, oggi è così che mi sentirei, di fronte a Te.

Come questa splendida immagine che ha saputo cogliere lo sguardo esperto del mio
amico sardo-bolognese, di questo splendido mare che onda dopo onda sempre riporta e allontana e riporta emozioni , pensieri e desideri.

Sospiro..e chiudo gli occhi. E' facile immaginarsi di fronte a questo mare frustato dal maestrale, è semplice sentire il naso "pizzicare" e i polmoni quasi bruciare per l'aria che entra con violenza.

Desiderio di sbentiare... prendimi con te e allontana e separa i pensieri che tolgono energia da quelli adrenalinici.

 
 
 

Riflessioni

Post n°12 pubblicato il 03 Marzo 2012 da pal_jazz
Foto di pal_jazz

C'è sempre qualcosa che mi sfugge, qualche dettaglio che non colgo, qualche tessera del puzzle che prima sembrava incastrarsi perfettamente e poi non è "lei", non è quella giusta.
Così, spinta da spirito curioso e indomito, continuo a girare con le antenne che cercano di captare i segnali che mi arrivano a tratti, confusi, dispersi via etere e mal recepiti a livello sensoriale  e mentale.
Mai niente fu più vero nel voler dividere gli uomini e le donne in due mondi diversi, paralleli e che si guardano l'un l'altro ..solo che noi donne usiamo la lente d'ingrandimento per scandagliare ogni più piccolo dettaglio , giù giù giù, fin nel profondo dell'anima che scaviamo attraversando i loro occhi e il loro cuore....e loro il grandangolo, con estrema (e per noi disarmante) semplicità.
Dialogare attraverso internet, leggere i blog altrui, maschili e femminili, me ne ha dato
un'ulteriore conferma : siamo davvero due mondi diversi.
E se, come donna, conosco le contorte dinamiche mentali del mio lato, sempre come tale spesso spesso fatico a comprendere gli altrui movimenti e per questo amo leggere e cercare di comprendere "chi" ho di fronte, come ragiona, cosa pensa, come si rapporta agli altri e al mondo e , soprattutto , a me.
Tra le tante cose che avrei voluto fare nella mia vita, una di queste era studiare psicologia. ... ma non per diventare psicologa, no, no... non mi interessava svolgere quella professione, non mi piaceva l'idea di far pagare qualcuno perchè mi raccontasse i fatti suoi , quando poteva farlo gratis.
Quello che mi intrigava era "l'entrare" nella mente, scardinare le difese protettive,
ma non per farne un uso negativo, non volevo manovrare nessuno, solo, e sempre, avevo e ho la necessità di comprendere.
......anche se in questi lunghi anni di apprendistato , ho anche imparato che a volte non è così fondamentale "capire".
La cosa più difficile in assoluto da accettare per me è proprio "l'accettare".
Accettare che una persona sia diversa, che non usi il mio "metro lineare" dell'anima, del raziocinio e della mia coscienza, accettare una persona per quella che è , amandone i pro e anche i contro, senza provare quel desiderio infingardo di cambiare chi ho di fronte.
E poi cambiare per chi, in nome di cosa?
Perchè , in entrambi i sessi, ad un certo punto scatta quell'imput fastidioso che ti spinge a pensare che quella persona potrebbe essere migliore solo se.... ?
(che poi non è mai "un solo se"...perchè se si accetta un solo se, ne puoi accettare due..o magari tre... o magari infiniti "solo se")
Quanto siamo complicati nella nostra dannata semplicità.

 

 

 

 

 
 
 

Ritorni

Post n°11 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da pal_jazz
Foto di pal_jazz

.. dopo un periodo di lungo silenzio, dovuto a mille svariati motivi, sento forte il desiderio di tornare a scrivere e di riprendere antiche abitudini che mi donavano serenità.

 
 
 

Tristezza

Post n°10 pubblicato il 15 Agosto 2011 da pal_jazz

.... ho scalato una montagna con fatica, pensando al panorama mozzafiato che avrei trovato al mio sospirato arrivo.

Arrivata in cima, ho visto il Sole sorgere, gli uccelli librarsi il volo, le nuvole correre inseguendo il vento ..mi sono seduta stanca ma felice ad ammirare il Creato intorno a me che avevo tanto inseguito e per il quale avevo tanto lottato....ma sono stata morsa da un serpente nascosto sotto un masso mimetizzato nell'erba..e sono precipitata giù, fino al fondo della valle, dolorante e spaventata.
Mi sono nascosta tra gli alberi, ho tremato per ogni rumore che non riuscivo più a distinguere per la paura che mi lacerava l'anima e mi faceva abbassare lo sguardo, incapace di guardare ancora verso il Sole, quasi non avessi più diritto di esserne accarezzata dal calore e di apprezzare i colori dell'Universo.
... poi ho trovato una fonte d'acqua fresca e lentamente, guardinga e sospettosa, mi sono avvicinata.
Ho messo una mano dentro l'acqua. Era fresca.
L'ho guardata.Era tersa.
Guardandomi più volte alle spalle, mi sono sporta verso l'acqua e ne ho bevuto, poi sono tornata a nascondermi nella boscaglia timorosa degli effetti che poteva forse avere su di me.
Ho dormito su un cuscino di felci e il mio cuore era leggero, si staccava da me come una libellula e librava sui miei capelli accarezzandone il respiro.

Il giorno successivo sono tornata alla fonte d'acqua e ne ho bevuto ancora..e dopo qualche giorno, mi ci sono lentamente immersa, di nuovo fiduciosa.

Il canto melodioso degli uccelli che si inseguivano felici sulla mia testa, mi fece alzare lo sguardo ancora verso la montagna che con tanta fatica e felicità avevo raggiunto e da cui ero rotolata malamente giù, avvelenata e ferita.

Ho provato il desiderio di scalarla di nuovo, ma questa volta con maggiori precauzioni. .. e sono risalita, con mille soste, mille ripensamenti, mille tentennamenti e sono arrivata in cima...ma la sensazione provata non fu più la stessa della prima volta. Accanto a me c'era il timore di essere nuovamente morsa dal serpente e mi guardavo intorno con circospezione, trasalendo ad ogni passo, ad ogni fruscio.

..ma il serpente se n'era andato e al suo posto c'erano due mucche che pascolavano tranquillamente...e io pensai.."ma cosa ci fanno a questa altezza? come sono arrivate fin qui? esiste forse un sentiero che poteva permettermi di evitare tutta questa fatica?" ..e iniziai a cercare, munendomi di bastone con il quale pestavo il terreno cantando, sempre timorosa del rettile che poteva essere in ogni dove.

Trovai il sentiero e iniziai a percorrerlo..sembrava facile, in discesa.. Che stupida che ero stata, quanta fatica avevo fatto inutilmente, se solo mi fossi informata meglio prima, se solo avessi osservato meglio il mondo intorno a me..! E scesi giù a riva.

Mi trovai di fronte ad un enorme fiume la cui portata d'acqua era inimmaginabile e scendeva con violenza verso la valle, inarrestabile. Al suo interno però sostavano , chi a mezz'aria, chi a galla, un gruppo di anatre che osservai con curiosità.. e fu a quel punto, in quel momento di serenità così a fatica ritrovata, che mi sentii mordere per l'ultima volta sulla caviglia dal serpente..che con pazienza mi aveva seguito in silenzio, fermandosi ogni volta che io mi ero fermata in ascolto, ripartendo silenzioso e sferrando il colpo finale proprio quando pensavo di essere finalmente , completamente guarita.

Il mio  urlo di stupore e dolore tagliò l'aria come uno sparo e fece alzare in volo anche le ultime anatre.

Il cielo sopra di me accolse la mia sconfitta.

 

 
 
 

Viva

Post n°9 pubblicato il 17 Marzo 2011 da pal_jazz

Sono su un ottovolante, confusa, ma viva.. e determinata a realizzare i miei sogni oggi più che mai.

 
 
 

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