" non sarà un'avventura"...... la la la la

Post n°11 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da ciao.principessa

Eh già amici, non è stata un'avventura

Sono tornata molte volte nella città dove lavora, ed ogni volta  le poche ore trascorse insieme sono state magiche!

La complicità, la gioia, l'entusiasmo adolescenziale, non si è esaurito, anzi si è arricchito della consapevolezza che tra noi comunque il "filo rosso" era solo nascosto, ma è sempre esistito; ci siamo ritrovati, questo è l'importante.

Nessuno dei due desidera danneggiare l'altro, la nostra non è "attrazione fatale" , tra noi non c'è egoismo, anzi, entrambi vogliamo il bene dell'altro, e se qualche altra volta avremo l'opportunità di vederci sarà sempre con tanta tanta gioia, ma sappiamo fin troppo bene che la lontananza non ci è amica, per fortuna che, tra telefono, chat, e qualche follia da programmare, il nostro legame mantiene tutto il suo smalto.

Un bacio grande a chi avrà colto la vera essenza di questa storia.

Ed una stretta di mano a chi invece l'avrà trovata "solo" banale......

 
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................. comincia la favola

Post n°10 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da ciao.principessa

Eh sì, è proprio vero, " le occasioni vanno colte e le follie vanno fatte" non so chi l'abbia scritto , ma niente (in quei giorni ) mi è sembrato più vero e finchè non ci si trova dentro fino al collo, non si può comprendere.
Ci siamo visti solo di sera, in quei pochi giorni, lui era comunque inchiodato dagli impegni, ma le poche ore che trascorrevamo insieme, erano magiche!  Ritrovarsi, parlare, scoprire che c'era un filo che ci aveva comunque tenuti uniti per tanti anni a nostra insaputa era inebriante, ed io mi sentivo come in una favola.
Ma il momento di rientrare nella mia città doveva pur tornare, ed infatti sono partita, con un po' di magone, ma convinta di aver vissuto una magia. Solo che già in treno abbiamo ricominciato a messaggiare, ci siamo sentiti appena sono arrivata ,il giorno dopo pure, ed ancora le settimane dopo .....
Insomma, altro che "occasione colta" la nostra stava diventando una storia vera e propria!
Ma mi piaceva, mi piaceva da morire, aspettavo il momento di poter chattare, parlare, messaggiare, con l'ansia di una diciottenne, e la certezza che anche per lui fosse così,
ed era così, ero sicura, nessuno dei due aveva interesse ad ingannare l'altro, due persone lucide, concrete, rispettosissime del privato dell'altro, già perchè entrambi avevamo (ed abbiamo) una vita impeccabile, ma completamente convinti dell'inevitabilità di ciò che ci stava accadendo..... 

 
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vivere in un'altra dimensione, si può

Post n°9 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da ciao.principessa

Incredibile, 5 di luglio , un caldo torrido, ma quella sera del nostro tanto agognato incontro, cosa succede?   PIOVE !!!!!

Andiamo con ordine, dove eravamo rimasti? ah sì, usciamo dall'albergo per andare a cena, ma naturalmente mentre io avevo avuto il tempo di rinfrescarmi dopo il viaggio e cambiarmi, lui di ritorno dal lavoro desiderava togliere la "divisa" ossia giacca e cravatta, insomma cambiarsi per uscire con me. E fin qui niente di strano, ma sulla strada tra l'albergo e casa sua comincia una pioggia appena appena un po' fastidiosa, ma affrontabile. Un po' riluttante salgo con lui, "tanto deve solo cambiarsi" mi dico, in fondo era salito su in camera , all'hotel, non potevo certo farmi tanti scrupoli se andavo a casa sua.

Il tempo di entrare , ancora un po' di chiacchiere , ma poi mentre lui si ritira per cambiarsi, comincia un temporale come non ne vedevo da anni......

"mi sa che per ora non possiamo uscire, ma lo vedi non è colpa mia, c'è questo temporale...."

Inutile dire che "dopo" abbiamo mangiato di buon appetito un bel piatto di spaghetti aglio e olio................ 

 
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nuovo primo incontro

Post n°8 pubblicato il 04 Febbraio 2011 da ciao.principessa

malgrado abbia ripensato mille volte a quel pomeriggio di luglio, mi viene sempre difficile ricomporre nella memoria ciò che ci siamo detti in quelle prime ore, però ricordo benissimo la confusione , l'imbarazzo, l'eccitazione a mille, oltre la felicità, il senso della trasgressione (!) l'unicità dell'evento che stavo vivendo.

Anche lui era un po' teso, ma lo sapeva dissimulare. Dopo i primi convenevoli ci sediamo e cominciamo a parlare fitto fitto, proprio come in chat, telefono o sms però questa volta ci tenevamo per mano e ci guardavamo, era bellissimo stargli accanto ed anche lui era felice, si capiva, avevamo 40 anni di dialogo da recuperare e tanta tanta voglia di stare insieme.

Una mezz'oretta di chiacchiere comodamente seduti, ma la serata ci aspetta. Col suo permesso mi cambio (in bagno!) ed usciamo. Incredibile, sembra che 40 anni non siano mai passati: siamo due persone perfettamente compatibili, una sintonia inimmaginabile, un piacere reciproco, e, cosa sbalorditiva, una grandissima confidenza, come se in tutti questi anni ci fossimo sempre tenuti in contatto. Ma forse è vero, cioè ,raccontandoci le nostre vite, ci accorgiamo di aver vissuto medesime esperienze "in contemporanea" , non solo, che ci sono analogie che ci legano con un filo invisibile.

Le ore passano veloci ed abbiamo ancora tanto da dirci, ma .............

 

 

 
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l'attesa...................

Post n°7 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da ciao.principessa

il treno rallenta, si ferma, apro la porta e mi guardo in giro, è dalla mattina che spero segretamente che lui si sia liberato in tempo per farsi trovare alla stazione. Ma non c'è nessuno: "fà niente- penso -  me lo aveva detto che ci saremmo visti in albergo"

prendo il taxi e mentre siamo fermi al semaforo squilla il mio cellulare:

".... sei arrivata?" - " si sono in taxi" - "bene, fai le cose con calma, ti raggiungo tra poco

il cuore a momenti balza fuori dalla maglietta, non vedo niente, ho mille ronzii nella testa

quando arrivo in albergo sono tesa come un wind-surf, ricordo solo di aver posato il trolley di essere andata in bagno per rinfrescarmi un po' e di aver camminato su e giù per un tempo che mi è sembrato infinito, magari sarà stato un quarto d'ora......

squilla il campanello, mi fiondo ad aprire .......

una bimba che vuole fare uno scherzo ed una mamma mortificatissima che mi chiede scusa; accidenti ancora non è lui

altro squillo, di nuovo corro ad aprire e, non so per quale istinto, mi nascondo dietro la porta, comparendo solo con uno spicchio di me.

sconcerto totale, all'improvviso mi rendo conto che sto per fare entrare nella mia stanza un perfetto sconosciuto, ma ormai è tardi, ed il mio istinto mi dice che non sono io a volerlo, è il destino che mi ha preso per mano, così riesco a dominare il terrore per il rischio che sto correndo

mentre penso queste cose, lo faccio entrare, lui mi tende la mano, fa per portarla alle labbra per baciarla, ma io gli salto al collo e lo abbraccio con un trasporto quasi infantile, sussurro solo " sei tu, sei tu...."

che bel regalo stava per farmi il destino !

 
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