i casi della vita

nuovo primo incontro


malgrado abbia ripensato mille volte a quel pomeriggio di luglio, mi viene sempre difficile ricomporre nella memoria ciò che ci siamo detti in quelle prime ore, però ricordo benissimo la confusione , l'imbarazzo, l'eccitazione a mille, oltre la felicità, il senso della trasgressione (!) l'unicità dell'evento che stavo vivendo.Anche lui era un po' teso, ma lo sapeva dissimulare. Dopo i primi convenevoli ci sediamo e cominciamo a parlare fitto fitto, proprio come in chat, telefono o sms però questa volta ci tenevamo per mano e ci guardavamo, era bellissimo stargli accanto ed anche lui era felice, si capiva, avevamo 40 anni di dialogo da recuperare e tanta tanta voglia di stare insieme.Una mezz'oretta di chiacchiere comodamente seduti, ma la serata ci aspetta. Col suo permesso mi cambio (in bagno!) ed usciamo. Incredibile, sembra che 40 anni non siano mai passati: siamo due persone perfettamente compatibili, una sintonia inimmaginabile, un piacere reciproco, e, cosa sbalorditiva, una grandissima confidenza, come se in tutti questi anni ci fossimo sempre tenuti in contatto. Ma forse è vero, cioè ,raccontandoci le nostre vite, ci accorgiamo di aver vissuto medesime esperienze "in contemporanea" , non solo, che ci sono analogie che ci legano con un filo invisibile.Le ore passano veloci ed abbiamo ancora tanto da dirci, ma .............