Il fico d'India (o ficodindia) (Opuntia ficus-indica (L.) Mill., 1768) è una pianta succulenta della famiglia delle CactaceaeL' Opuntia ficus-indica, per la sua capacità di svilupparsi anche in presenza di poca acqua, si rivela una pianta di enormi potenzialità per l'agricoltura e l'alimentazione dei paesi aridi. Ha un notevole valore nutrizionale essendo ricco di minerali, soprattutto calcio e fosforo, oltreché di vitamina C.La risorsa alimentare più pregiata è rappresentata dai frutti, chiamati fichi d'India, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio.Peculiari della tradizione messicana sono il miel de tuna, uno sciroppo ottenuto dall'ebollizione del succo, il queso de tuna, una pasta dolce ottenuta portando il succo alla solidificazione, la melcocha, una gelatina ricavata dalle mucillagini dei cladodi, ed il colonche una bevanda fermentata a basso tenore alcolico.La produzione di cladodi a scopo alimentare è ottenuta da varietà a basso tenore in mucillaginiNella medicina popolare:i frutti sono considerati astringenti; per la loro ricchezza in vitamina C sono stati usati in passato dai naviganti per la prevenzione dello scorbuto i giovani cladodi, riscaldati al forno, vengono utilizzati come emollienti, applicati in forma di cataplasma. l'applicazione diretta della "polpa" dei cladodi su ferite e piaghe costituisce un ottimo rimedio antiflogistico, riepitelizzante e cicatrizzante su ferite e ulcere cutanee; è un vecchio rimedio della tradizione siciliana, utilizzato ancor oggi nella cultura contadina isolana (Paolo Campagna, corso di fitoterapia, Univ. della Tuscia di Viterbo) il decotto di fiori ha proprietà diuretiche. Evidenze mediche recenti:i frutti di O. ficus-indica hanno marcate proprietà antiossidanti [2]. l'efficacia di un estratto di O. ficus-indica nella cura dei postumi della intossicazione alcolica è stata dimostrata in uno studio clinico controllato randomizzato [3]. La notevole concentrazione della frazione polisaccaridica presente nei cladodi del ficodindia, così come in altre specie di Opuntia, costituita prevalentemente da un polimero di galattosio,arabinosio e altri zuccheri denominato opuntiamannano,comporta la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti (resi pertanto non assorbibili) con risultati positivi sul metabolismo glico-lipidico e nella sindrome metabolica. le mucillagini e le pectine presenti nei cladodi di O. ficus-indica hanno dimostrato un effetto gastroprotettivo negli animali da esperimento
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Il fico d'India (o ficodindia) (Opuntia ficus-indica (L.) Mill., 1768) è una pianta succulenta della famiglia delle CactaceaeL' Opuntia ficus-indica, per la sua capacità di svilupparsi anche in presenza di poca acqua, si rivela una pianta di enormi potenzialità per l'agricoltura e l'alimentazione dei paesi aridi. Ha un notevole valore nutrizionale essendo ricco di minerali, soprattutto calcio e fosforo, oltreché di vitamina C.La risorsa alimentare più pregiata è rappresentata dai frutti, chiamati fichi d'India, che oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per la produzione di succhi, liquori, gelatine, marmellate, dolcificanti ed altro; ma anche le pale, più propriamente i cladodi, possono essere mangiati freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi, sotto forma di confettura. Vengono utilizzati anche come foraggio.Peculiari della tradizione messicana sono il miel de tuna, uno sciroppo ottenuto dall'ebollizione del succo, il queso de tuna, una pasta dolce ottenuta portando il succo alla solidificazione, la melcocha, una gelatina ricavata dalle mucillagini dei cladodi, ed il colonche una bevanda fermentata a basso tenore alcolico.La produzione di cladodi a scopo alimentare è ottenuta da varietà a basso tenore in mucillaginiNella medicina popolare:i frutti sono considerati astringenti; per la loro ricchezza in vitamina C sono stati usati in passato dai naviganti per la prevenzione dello scorbuto i giovani cladodi, riscaldati al forno, vengono utilizzati come emollienti, applicati in forma di cataplasma. l'applicazione diretta della "polpa" dei cladodi su ferite e piaghe costituisce un ottimo rimedio antiflogistico, riepitelizzante e cicatrizzante su ferite e ulcere cutanee; è un vecchio rimedio della tradizione siciliana, utilizzato ancor oggi nella cultura contadina isolana (Paolo Campagna, corso di fitoterapia, Univ. della Tuscia di Viterbo) il decotto di fiori ha proprietà diuretiche. Evidenze mediche recenti:i frutti di O. ficus-indica hanno marcate proprietà antiossidanti [2]. l'efficacia di un estratto di O. ficus-indica nella cura dei postumi della intossicazione alcolica è stata dimostrata in uno studio clinico controllato randomizzato [3]. La notevole concentrazione della frazione polisaccaridica presente nei cladodi del ficodindia, così come in altre specie di Opuntia, costituita prevalentemente da un polimero di galattosio,arabinosio e altri zuccheri denominato opuntiamannano,comporta la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti (resi pertanto non assorbibili) con risultati positivi sul metabolismo glico-lipidico e nella sindrome metabolica. le mucillagini e le pectine presenti nei cladodi di O. ficus-indica hanno dimostrato un effetto gastroprotettivo negli animali da esperimento