La neve.Scende la neve una mattina. Al risveglio è scuro. Si vedono i piccoli fiocchi ghiaggiati contro la luce dei lampioni ancora accesi. Fiocchi sottili che quasi non diresti che nevicasse se non fosse per quelle stille ghiacciate che ti punzecchiano il viso.Il cielo è grigio mentre inizia il giorno.Macchina lungo la strada. Attraversa una foto in bianco e nero.Passa accando a un lampione e questo si spegne. Quasi a non spezzare le suggestioni. Quasi un inchino al re. Un segno di rispetto.I tergicristalli sbattono. Rumore ovattato. I rumori sono ovattati quando nevica. L'ovatta è simile alla neve.L'interno si scalda. Il corpo si rilassa.Poco alla volta si diradano i fiocchi. Inizia a piovere. La speranza di un paesaggio bianco dopo anni di nebbie invernali si scioglie rapidamente.La gioia infantile che quei fiocchi trasportano si scioglie rapidamente.Il bianco si fa sempre più grigio. Urbano. Civilizzato.Il giorno trascorre. Disillusione.La notte fa molto freddo.I cumuli sporchi ghiacciano. Sopravviveranno all'ombra per qualche giorno.Consumandosi lentamente. Sembre più neri. Sempre meno simili a quello che per minuti hai sognato fossero.Infieriranno assieme alla civiltà sui tuoi sogni bambino. Di ragazzo. Di uomo.Oggi c'è un bellissimo sole invernale.MW
