Lund...erasmus city

snowing

Tornavo a casa ieri pomeriggio verso le 5, con qualche accenno di nevischio mentre tra me e me mi lamentavo per questo terribile freddo davvero insopportabile molto al di sopra di quello a cui ero abituato nel primo semestre. Mi metto subito a cucinare e appena possibile cominciamo la cena. L'atmosfera è surreale, sembra ke in casa ci sia un morto. Nessuno ha il coraggio di aprire bocca, o meglio nessuno sa ke dire. Il morto non c'è ma c'è un paul ke in 12 ore partirà per gli us. Solo 12 ore per vedere paul giocare al suo beer pong. Solo 12 ore per vederlo ancora, bandana alla testa, cucinare pancake; 12 ore per vederlo far girare cristina in aria; solo 12 ore per vederlo piangere. I gemelli gli ragalano un concerto ed è il momento + triste della serata, naturalmente dopo stamattina. Canta sulle canzoni degli icarus' cry con un velo di tristezza e fa senso vederlo in quello stato. Alle 22.00 in punto sangria e calimocho sono pronte e il beer pong + lungo della storia ha inizio. Durerà fino alle 7.30. Arriva annemie, ke ha discusso la tesi in mattinata sprizzante di gioia. Arriva gianluca ke fa il compleanno. Sylvie si fa vedere solo 10 minuti ma tornerà nella notte per stare fino a mattino. Alle 23.30 mi guardo intorno e mi accorgo ke ci sono solo italiani. Proprio così, una delle tante differenze di questo semestre è il numero esorbitante di italiani. Conolizziamo la piazza. Arriva Nigora, ma ha strane idee in testa questa sera. Iniziamo a discutere accanitamente. Poi ci spostiamo in camera mia. Veramente non la capisco...Finisco per innervosirmi in malo modo come non mi succedeva da anni. Esco verso il party sbattendo la porta veramente incazzato. Come se la serata non fosse stata già triste di suo. Intanto sono arrivate anke le greke e conosco la 2 metri svedese del piano di sotto. Ore 3.30, in cucina gira anke una canna. Ore 4.30, in cucina sono rimasti solo una ventina di spagnoli, i + intimi del corridio, silvye e gianluca. Ci rifugiamo nella stanza di cyrus per passare ancora qualke intimo momento con ki non vedremo + tutte le mattine, lasciando gli spagnoli a ballare sulla gasolina e cose del genere. Alle 5.30 anche gli spagnoli si arrendono. Ore 6.00 io e jonas compiamo il miracolo e dopo un paio di colpi fortunati vinciamo l'imbattibile team paul-cyrus. Dovranno riscrivere i libri di storia. Ore 7.30 gli gemelli entrano in cucina per fare colazione e imponiamo di suonare altri 3 pezzi. Ore 8.26: paul lascia il mitico 4 floor della building c sotto una sarcastica bufera di neve verso la fermata del bus ke lo porterà dopo altri cambi di mezzi pubblici a lasciare il suolo svedese. Non riesco a trattenere le lacrime e torno in camera mia a pensare a quello ke è stato e a cosa perdiamo. Quando mi sveglio è tutto bianco e continua a nevicare. Intanto, domani party internazionale al kahuset per incontrare i nuovi arrivati. La famiglia ha perso forse l'anima del gruppo ma bisogna pur andare avanti coscienti ke tante cose cambieranno in bene o in peggio e sicuri ke ci reincontreremo prima o poi in qualke remota parte del mondo a giocare a beer pong e a skerzare sulla vita. Intanto, farewell "great pendejo testa di cazzo paul"