Texas Hold'em Poker

Texas Hold'em: strategie per gli heads up


Sarà perché il "faccia a faccia" ricorda gli antichi duelli dei cow-boy o forse, più semplicemente, perché i confronti uno contro uno in qualsiasi disciplina rappresentano sempre il massimo della competizio­ne. Quel che è certo è che per molti appassionati di Texas Hold'em gli heads-up sono il momento più caldo del gioco. Al punto che, soprattutto oltreoceano, le sale che organizzano tornei dedi­cati esclusivamente a questa specialità sono sempre più numerose. Per non parlare delle poker room online: nel mondo, i tavoli virtuali per "duellanti" sono sempre affollatissimi. Ma come ci si prepara per affrontare uno sconosciuto intenzionato ad accaparrarsi in poche mani tutte le nostre fiches? Quali sono, se esistono, le strategie da adottare? Nell'uno contro uno Texas Hold'em è solamente questione di fortuna o conta ancora l'abilità?Sul filo del rasoioPer prima cosa vale la pena aprire una parentesi piutto­sto importante riguardo il valore delle mani in una par­tita heads-up: sarà abbastan­za raro chiudere un punto al flop. Nel Texas Hold'em anche una bottom pair sul board dovrà quindi diventare una mano da difendere e con cui provare a vincere il piatto. Venendo agli aspetti più pratici, come sempre (anzi, a maggior ragione) la po­sizione giocherà un ruolo chiave nella sfida a due. Le posizioni sono soltanto due (sul bottone, quindi ultimi a parlare, o sul big blind, quindi fuori posizione e pri­mi a parlare) e, quando sare­mo sul dealer, con il piccolo e il grande buio già pagati, avremo odd 3 a 1.    Attenti al lupo!Infine, da non sottovaluta­re nell'analisi degli heads-up, ecco il fattore aggres­sività. Nel Texas Hold'em mancheremo il flop 7 volte su 10. Questi numeri, così eloquenti, ci permettono di capire che quando entriamo nei pot senza la giusta con­vinzione, le nostre percen­tuali di successo nel lungo periodo si assottiglieranno pericolosamente. Quando ci troveremo occhi negli occhi con l'avversario, dovremo ricordarci che non c'è altra strada che quella di vincere e, per farlo, dovremo dimo­strarci più aggressivi, con­centrati, strategici e fortuna­ti della persona che abbia­mo di fronte. D'altra parte, se sarà un buon giocatore di Texas Hold'em, anche lui starà pensando la stessa cosa. Non dobbiamo lasciarci sfuggire, pertanto, la possibilità di prendere un piatto o di aggredire il pot, di mettere sotto pressione il rivale o di concentrarci su una strategia vincente e col­laudata.