Parole messe lì...

Una volta.


Una volta era diverso. Era diverso lo sguardo delle persone. Ed era diverso il modo in cui quelle persone che ti guardavano con lo sguardo diverso, si approcciavano a te. Una volta non esisteva il telefonino. E tutte quelle persone con lo sguardo diverso, che si approcciavano a te in maniera diversa, dovevano cercare un gettone ed una cabina, per poter avvertire che avrebbero fatto tardi. Una volta non c'era internet. E tutte quelle persone con lo sguardo diverso, che dovevano cercare un gettone per avvertire che ritardavano, i propri pensieri li scrivevano sulla carta. Una volta sull'autobus c'era il gabbiotto per il controllore e il biglietto lo si faceva a bordo. Il controllore era già lì e tu andavi da lui e compravi un biglietto. Ora il controllore sale e ti guarda male. Sa già che lo vuoi fregare. Una volta, avevo circa nove anni, vidi morire un coniglio. Che poi il coniglio, avrebbe volentieri vissuto un altro po', credo....solo che Giuseppe, il mio vicino di casa, decise che non doveva vivere più, il coniglio. Allora mi chiamò e disse: "Vieni qua, che ti faccio vedere una cosa." Io ci andai...credevo che mi volesse far vedere il coniglio....invece no...prese il coniglio e gli diede una mazzata tremenda nel collo. Ora io dico...ma come cazzo ti viene di far vedere ad un bambino sta cosa? Sei imbecille...non c'è altra spiegazione....solo che poi, a Giuseppe gli è morto un figlio...per colpa di quel brutto male, che anche a scriverlo da fastidio. Io quando seppi questa cosa, avevo circa undici anni, pensai che il coniglio, in cielo, aveva parlato con Dio e lo avesse convinto a far morire il figlio di Giuseppe. Allora lo dissi a mia mamma e lei sorrise....lì per lì credevo che fosse una cosa buffa ed ero contento di aver fatto ridere la mamma...solo che poi vidi Giuseppe che piangeva...e capii che forse non era una cosa buffa. Una volta era Natale. Oggi lo è ancora, forse. Una volta si faceva il nodo al fazzoletto, per ricordarsi qualcosa. Oggi ci sono i fazzoletti di carta. Forse è per questo che la gente certe cose le dimentica.