Parole messe lì...

Sigarette ed incontri.


Voltato di spalle al distributore di sigarette, ho notato con la coda dell’occhio, l’ombra che si stagliava sull’asfalto lucido di pioggia. E poi la voce: “sempre Marlboro te, eh? Neanche se le mettono a venti euro al pacchetto, ti arrendi”. Uguale. La voce resta uguale. A dispetto del fisico che spesso decide di cambiare. Mi sono voltato sapendo già chi avrei visto…ma prima di voltarmi, in una frazione di secondo, mi sono apparsi ricordi vorticosi: la Dyane color giada, certi pomeriggi di giugno al mare, la casa in campagna col cortile di ghiaia, le sere seduto sul muretto a far progetti che immancabilmente non si sarebbero avverati. E quando mi sono voltato ho detto: “e le tette dove sono andate a finire?”..lo so, non è stato un grande esordio, avrei potuto fare meglio, ma è stata la prima cosa che ho notato. Non ci credere mai quando un uomo ti dice che la prima cosa che guarda in una donna sono le mani. Mente. Lei ha sorriso: “le tette sono sempre lì, solo che ora hanno deciso di stabilirsi un po’ più in basso. I tuoi capelli invece, dici che poi tornano?”. Non c’è niente di più sexy di una donna che ti faccia ridere. Accento leggermente cambiato…fiorentino mischiato a qualcosa di più nordico. D’altra parte, vent’anni sono tanti…l’accento cambia per forza. Io non lo vorrei mai perdere il mio accento. Poi i soliti discorsi: “Sempre sposata?” “Si.” “Felice?” “Sposata.” Capito. Due baci sulle guance ed un saluto veloce, come i vent’anni appena trascorsi. Ed un appuntamento. Fra altri vent’anni al solito distributore di sigarette…quando le Marlboro costeranno davvero venti euro al pacchetto ed io non mi sarò ancora arreso, perché se devo morire lo voglio fare da eroe. O da stronzo, che in fondo, credo non cambi granchè.