Parole messe lì...

Orate, orate. O al limite, branzini.


Qua al paesello c’è una sola chiesa. Una. Vicino casa mia. E devo dire, che per essere questo posto una specie di distaccamento dell’Unione Sovietica ai tempi di Breznev, non è poco. Devo anche dire che mi capita spesso di passare di fronte alla chiesa alla fine di qualche funzione e vedo uscire le persone. Età media 96 anni, circa. Credo che col passare delle generazioni, la chiesa in questo posto diventi qualcosa di totalmente inutile. Ma lasciamo stare, che questo non ci riguarda, che tanto fra cinquant’anni  (se va di lusso) non ci saremo più e di chi va o non va in chiesa credo che ce ne sbatteremo discratemente le palle. Oddio…sinceramente anche ora, non è che mi affanni molto per sapere chi va o chi non va. Comunque. Stamani sono passato di lì per andare a prendere le sigarette e mentre stavo tornando a casa, la gente usciva dalla messa. Mi sono ritrovato dunque immerso in questa fiumana di persone appena liberate dai peccati, quando improvvisamente, fra tutta la gente, si è materializzato un ragazzo di colore che provava a vendere la solita mercanzia. Allora questo ragazzo si è avvicinato a due signori (?) vestiti come ci si veste per andare a messa se si hanno una settantina d’anni e gli ha chiesto se volevano qualcosa. Uno dei due, gli si è rivoltato come se gli avessero appena detto che sua figlia era impegnata in una gang bang con una decina di cubani superdotati e gli ha detto: “ma sempre a rompere i coglioni, state? Ma vedete di tornare a casa vostra, una volta per tutte. E andate a lavorare…porca miseria…lo saprei io cosa fare con voi…”.Io ho pensato: “…azz..non propriamente quello che si intende un  “comportamento cristiano”…però, dai..è appena uscito dalla messa, quindi è una brava persona…”. Poi ho sperato che Gesù scendesse dalla croce e venisse in strada a spiegargli due cose, o al limite, lo fulminasse all’istante. Ma non ha fatto nessuna delle due cose.E ti pareva.