Parole messe lì...

In verità, in verità vi dico. Che poi, mica è vero che in tredici a tavola porta sfiga.


Spesso, in questi anni ed anni (ed anni) di blog, mi è stato chiesto come io faccia a scrivere un post al giorno. Non è difficile, ti dirò. Basta sedersi di fronte al monitor e premere qualche tasto. Tutto qua, davvero. Anche perché poi c’è da dire una cosa: io, a parte lavorare, non ho mai niente da fare. O meglio, niente da fare di così impegnativo, che mi impedisca di scrivere un post, ecco. Non ho figli da portare in piscina o al calcio, non ho mogli da portare al centro commerciale, non ho amanti che reclamano la loro razione di sesso giornaliera (e meno male aggiungerei), non ho genitori da andare a trovare, se non al camposanto. Che uno dice: si, ma ci vuole anche lo spirito giusto. Vero. Diciamo allora che ho sempre lo spirito giusto. Anzi no…direi che molte volte lo spirito giusto non ce l’ho proprio per niente….che io, anche se spesso può non sembrare, son mica una persona facile, sai…io lo so che per starmi accanto ci vuol pazienza, mi devi volere davvero bene per starmi accanto. Io ad esempio, uno come me lo manderei affanculo dopo dieci minuti, per dire. Solo che vuoi…ormai sono quarantasei anni che mi sopporto ed in fondo, un po’ di bene ho imparato a volermene. Quel tanto che basta, diciamo. E insomma dicevo: lo spirito giusto. C’è chi certe cose le vive rinchiudendosi, chi tira testate in un muro, chi devasta le palle al suo prossimo. Io quando c’è qualcosa che non va, sparo cazzate. E se proprio non mi va di dirle, le scrivo. Facile, no?